Dopo la vittoria sul Cagliari, Cesc Fabregas si dice orgoglioso del percorso con il Como ma lascia intravedere un possibile addio, nel suo futuro potrebbe esserci il Bayer Leverkusen
Sesta vittoria consecutiva per il Como in Serie A: un record assoluto per la squadra lariana che non accenna a rallentare la sua straordinaria marcia oltre il decimo posto.
Anche Cesc Fabregas non nasconde l’orgoglio per l’ennesima vittoria della sua squadra, ma le parole che pronuncia dopo il 3-1 contro il Cagliari assumono contorni diversi e delineano un futuro non così chiaro per l’allenatore.
Il tecnico del Como parla di un progetto che cresce: ma potrebbe proseguire anche senza di lui…. “Sono fiero di quanto fatto finora, di come è cresciuto il gruppo e dell’atmosfera che si è creata intorno al Como. Qualsiasi cosa accada, porterò con me gratitudine per questa società” dice Fabregas.
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Non è un mistero che l’allenatore spagnolo sia accostato in questi giorni al Bayer Leverkusen. Ma il tecnico ribadisce che la sua attenzione è solo sul Como. Anche se…. “Quando arriverà il momento, parlerò apertamente. Per ora, sono solo contento di vedere i frutti del lavoro. Voglio lasciare qualcosa, un’eredità solida per chi verrà dopo di me”.
La partita con il Cagliari ha mostrato una squadra reattiva e consapevole. Fabregas non cerca giri di parole: “Abbiamo affrontato un inizio complicato, ma anche oggi siamo riusciti a reagire. Il gruppo ha creduto nel nostro calcio e nella sua identità. Questo mi riempie di soddisfazione”.
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Il tecnico ha anche voluto ricordare il percorso fatto da agosto a oggi: “All’inizio avevamo pochi punti di riferimento. Oggi abbiamo un’identità chiara, una cultura del lavoro che chiunque venga qui potrà respirare. E questa è la vittoria più grande”.
Interpellato nuovamente sul pressing del Bayer Leverkusen nei suoi confronti e sulle voci che lo vogliono lontano da Como già da giugno, Fabregas risponde con diplomazia ma lascia aperte le porte: “Sono tranquillo. Oggi sei bravo, domani basta una sconfitta e cambia tutto. Ma il mio messaggio è rimasto coerente. Io sto bene qui, ma so anche che nel calcio le situazioni evolvono rapidamente”.
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Poi però aggiunge… “Mi interessa che chiunque arrivi dopo di me trovi una base solida, con giovani pronti e un ambiente sano. Questo mi motiva più di ogni altra cosa”.
Dal punto di vista tecnico, Fabregas ha analizzato i momenti salienti del match, partendo dallo svantaggio iniziale: “Il Cagliari ci ha sorpresi con un bel contropiede, poi siamo saliti di tono e abbiamo gestito bene. La reazione è stata da grande squadra”.
Sui singoli, il tecnico elogia Reina: “Pepe meritava di giocare, è una guida silenziosa”). Ma anche Cutrone: “Entra e segna come un autentico veterano”. E Nico Paz: “Ha qualità rare, riesce sempre a fare la cosa giusta”.
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Sul piano tattico Fabregas sottolinea altri aspetti di soddisfazione: “Abbiamo trovato un assetto che funziona. Ma quello che conta di più è l’atteggiamento con cui andiamo in campo. Oggi abbiamo visto personalità e fiducia”.
Con 48 punti e il decimo posto in classifica, il Como può guardare con ambizione alle ultime due gare: “Non so se faremo dei cambi, è ancora presto. Ma l’obiettivo è chiaro: vogliamo vincere fino all’ultima giornata. Chi gioca, deve farlo per dare il massimo. È il minimo che possiamo fare per i tifosi che ci stanno seguendo con entusiasmo incredibile”.
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Infine, un pensiero ai suoi calciatori: “Li ho visti crescere. Hanno affrontato difficoltà, si sono adattati a nuovi ruoli, hanno accettato le mie richieste. La continuità che abbiamo trovato non nasce dal caso: è frutto del lavoro quotidiano”.
Fabregas poi conclude con una battuta, che sa tanto di arrivederci: “Allenare è bello, ma logorante. Se ho ancora energia è perché ho un gruppo speciale. Finché sentirò questa connessione, continuerò a dare tutto. Poi, vedremo cosa ci porterà il futuro”.
Il Como domenica prossima sarà ospite al Bentegodi del Verona nella penultima giornata di campionato.