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Milano, il comune vieta di dare da mangiare agli animali nei parchi della città. Il motivo

I parchi e le aree verdi di Milano, attrezzate e non, sono più di 60, un patrimonio che ogni giorno viene affollato da migliaia di famiglie e che è affollato da animali selvatici sempre più integrati con la popolazione

Novità in arrivo a Milano per tutti i frequentatori dei parchi milanesi. Si tratta di una vera indicazione che arriva da Palazzo Marino e che riguarda non solo i milanesi che a migliaia affollano le aree verdi per passeggiare, correre e trascorrere qualche ora in libertà spesso anche con il proprio cane.

I cinghiali, sempre più vicini di casa per i milanesi – Credits Stefano Benzi (MilanoCityRumors.it)

Ma anche i numerosissimi turisti che in modo particolare scelgono di visitare il centralissimo Parco Sempione e la vicina area verde del Castello Sforzesco.

Milano, il Comune vieta il cibo agli animali e i parchi

Nei prossimi giorni, i parchi di Milano, si parla di oltre sessanta aree verdi tra parchi urbani, aree protette e specchi d’acqua, saranno dotati di nuovi cartelli che ricordano a residenti e turisti di non nutrire gli animali selvatici. La popolazione di animali ospitati dai parchi milanesi è in costante aumento. Un censimento è praticamente impossibile: ma si parla di scoiattoli, anatre, piccioni, tartarughe, pesci e nutrie. Persino volpi e cinghiali – non pochi – che vivono nelle aree rurali e nei parchi agricoli.

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La campagna di sensibilizzazione votata dal consiglio di Palazzo Marino è già in atto e si ospita al Regolamento per il Benessere e la Tutela degli Animali entrato in vigore nel 2020, che impone il divieto di alimentare la fauna selvatica per proteggere la loro salute e preservare l’ecosistema urbano.

Milano e i parchi

La decisione del comune di Milano di mettere in atto un regolamento vigente ormai da quattro anni è una forma di tutela nei confronti degli animali selvatici. Anche se in tutta la città di Milano le situazioni cambiano, da zona a zona. Pochi sanno per esempio che il Castello Sforzesco, tra il parco e il fossato, ospita una delle più rilevanti colonie feline selvatiche della città. Si parla di decine e decine di gatti che vengono rifocillati da residenti e volontari.

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C’erano state alcune lamentele per gli avanzi di cibo che a volte richiamavano anche la presenza di topi. Così come sui social ha destato qualche perplessità l’immagine di una signora che offre carote alle nutrie di Parco Lambro. Animali buffi e bizzarri che però possono anche portare malattia infettive importanti e dunque risultare pericolosi per gli animali domestici.

Perché questo provvedimento

Il divieto di nutrire gli animali selvatici nei parchi non è solo una questione di ordine pubblico o igiene, ma anche un’indicazione per proteggere la fauna locale. Come spiegano le autorità cittadine, offrire cibo agli animali può sembrare un gesto di gentilezza, ma può avere effetti negativi per la loro salute e per l’equilibrio naturale dell’ambiente urbano. Spesso, infatti, gli animali vengono alimentati con cibi inadatti che, oltre a provocare disturbi e malattie, possono aumentare la dipendenza dell’animale dall’uomo, alterando i comportamenti naturali di sopravvivenza e causando un sovrappopolamento di alcune specie.

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Secondo l’assessora all’Ambiente e al Verde Elena Grandi, il messaggio che si vuole trasmettere è semplice: “È difficile comunicare a cittadini e cittadine, o ai numerosi turisti che vivono la nostra città, di non dare cibo agli animali selvatici. Il messaggio viene spesso interpretato come una posizione di non cura nei loro confronti, soprattutto per quegli animali che ispirano simpatia e tenerezza tra adulti e bambini, come scoiattoli, pesci rossi, anatre e tartarughe. Tuttavia, è importante ricordare che nutrire queste specie, spesso con alimenti per loro innaturali, può essere dannoso sia per la loro salute e sopravvivenza che per l’equilibrio della fauna in città.”

I parchi di Milano: un patrimonio verde significativo

Milano, con i suoi numerosi parchi e giardini, rappresenta un’oasi di verde in una città sempre in movimento. Tra i parchi più conosciuti vi sono Parco Sempione, i Giardini Pubblici Indro Montanelli, il Parco Nord, il Parco Lambro, il Parco delle Cave, Trenno, il grandissimo Parco Agricolo Sud e la vasta area verde che circonda l’Idroscalo.

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Ogni quartiere ha la sua area verde e il Comune negli ultimi anni ha spesso incassato critiche dai residenti per la difficoltà con cui queste aree vengono sorvegliate e mantenute pulite. Tant’è che anche questa iniziativa del divieto di cibo agli animali selvatici ha finito per sollevare sarcasmo e qualche polemica… Anche in considerazione che soprattutto questa estate le operazioni di pulizia, taglio dell’erba e tutela si sono di gran lunga diradate. In alcune zone di Milano il mese di agosto ha visto molte aree alle prese con lunghi giorni di degrado e sporcizia. Di qui le polemiche on-line…

La fauna selvatica milanese

In realtà ogni parco offre un habitat diverso per varie specie di animali selvatici. Nei grandi spazi verdi, come il Parco Nord e il Parco delle Cave, è possibile avvistare volpi, ricci, e una varietà di uccelli migratori e stanziali, tra cui cormorani, gabbiani, merli e picchi. Altri parchi, come Parco Sempione e i Giardini Indro Montanelli, ospitano invece una fauna più tipica dell’ambiente urbano, con scoiattoli, anatre, tartarughe e pesci.

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Il Parco Agricolo Sud spesso riserva sorprese con cinghiali, volpi, tassi, moltissimi uccelli migratori – anche germani reali e aironi cenerini – volpi e pipistrelli. Non è isolato il caso di famiglie di ungulati che si avvicinano alle cascine in un rapporto sempre più stretto e a volte un po’ invadente con le famiglie dei residenti. Moltissime poi le famiglie di leprotti che in qualche caso vivono persino all’interno dei giardini condominiali…

Scoiattoli e nutrie

Gustavo Gandini, Garante per la Tutela degli Animali del Comune di Milano, sottolinea l’importanza di mantenere l’equilibrio tra fauna urbana e ambiente cittadino: “Gli animali che decidono di stabilirsi in città entrano in equilibrio con l’ambiente e non creano generalmente problemi. Siamo noi, nutrendoli, che alteriamo gli equilibri portando sofferenza agli animali e disagio per molti cittadini.”

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Da alcuni anni Milano è invasa dagli scoiattoli, in particolare quelli americani, i cosiddetti scoiattoli grigi, che si sono perfettamente adattati agli alberi dei parchi e dei giardini. Anche le nutrie sono sempre più numerose e possono danneggiare il terreno e le piante con le loro attività di scavo.

Gli esperti concordano che l’intervento umano, anche se fatto con buone intenzioni, può avere conseguenze indesiderate. Il cibo offerto dagli umani non solo può essere inadeguato dal punto di vista nutrizionale, ma spesso promuove la proliferazione di specie invasive a discapito di quelle autoctone.

Avviso ai frequentatori dei parchi

Proprio il caso degli scoiattoli grigi è significativo. Una specie invasiva che sta gradualmente soppiantando il più piccolo scoiattolo rosso, la nostra specie locale, creando un problema di biodiversità nei parchi di Milano.

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I nuovi cartelli sono già pronti e verranno installati in tutti i principali parchi milanesi. Non solo i giardini cittadini ma anche i grandi parchi di cintura. L’obiettivo è informare e sensibilizzare il pubblico, evitando incomprensioni e cercando di promuovere un comportamento rispettoso verso gli animali e la natura.

Uno stormo di uccelli migratori circonda il Pirellone – Credits ANSA (MilanoCityRumors.it)

I Frequentatori dei parchi di Milano

I parchi di Milano sono frequentati da una vasta gamma di persone: famiglie con bambini, sportivi, studenti, anziani e turisti. Ognuno di loro ha un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio dell’ecosistema urbano. Insegnare ai più piccoli l’importanza di non nutrire gli animali selvatici è fondamentale per la conservazione della biodiversità in città.

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La presenza degli animali selvatici non solo arricchisce l’esperienza di chi frequenta questi spazi verdi, ma contribuisce anche a creare un ambiente urbano più sostenibile e in armonia con la natura.

Verso un futuro più consapevole

Milano è senza dubbio una delle città italiane più pet-friendly, ma c’è ancora molto da fare per migliorare la consapevolezza dei cittadini. Con oltre 60 parchi e giardini pubblici, Milano offre ampie opportunità per godere di spazi verdi e della fauna locale. Una risorsa che impegna molto e richiede investimenti estremamente significativi da parte delle amministrazioni locali…

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.