Ancora una maxirissa a Cinisello Balsamo, teatro in passato di violenti scontri tra bande, coinvolta anche una ragazza, ferito un agente di polizia
Calci e pugni, una maxirissa violentissima è scoppiata la notte scorsa a Cinisello Balsamo, ancora una volta teatro di un episodio di violenza urbana davvero grave.
Una situazione che sta diventando una vera e propria emergenza, una tendenza preoccupante che sta caratterizzando diverse zone di Milano ma anche della provincia.
La chiamata al 112 arriva da un passante… “Correte, si stanno ammazzando” dice la persona che chiama il numero unico di emergenza. E come indicazione pone l’angolo tra via Machiavelli e via Corelli, nei pressi del parco Cilea dove diverse persone si stanno picchiando.
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Arrivano due volanti una delle quali era già in zona e stava tenendo d’occhio un gruppo di persone che stavano discutendo molto animatamente. Quando gli agenti decidono di entrare in azione ci sono cinque persone che si stanno picchiando selvaggiamente.
I poliziotti sono intervenuti immediatamente per separare i contendenti e riportare l’ordine. Ma due dei partecipanti alla rissa, un italiano di 29 anni e un altro di 24 anni, hanno reagito con estrema violenza contro gli agenti, colpendo uno di loro alla spalla e hanno finito per aggredire la pattglia in modo estremamente volento. Uno degli agenti coinvolti è stato costretto a ricorrere alle cure mediche ed è stato trasportato in ospedale, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di sei giorni.
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Gli altri tre coinvolti, un ecuadoriano di 28 anni con precedenti penali, un italiano di 20 anni anch’esso con precedenti, e una donna di 21 anni senza alcun precedente, sono stati fermati e indagati in stato di libertà per rissa.
Nessuno di loro ha riportato ferite gravi né ha necessitato di cure mediche, ma la violenza dell’episodio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per sedare lo scontro e ripristinare la calma.
Ormai episodi di questo tipo sono quasi all’ordine del giorno. Negli ultimi mesi, diversi episodi di risse, pestaggi e scontri fisici hanno destato allarme tra i residenti e preoccupazione tra le autorità.
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Uno degli episodi più significativi è avvenuto a luglio, nel cuore di Milano, in zona Porta Ticinese, dove una rissa tra giovanissimi è degenerata in un vero e proprio pestaggio, ripreso con i telefoni cellulari e poi diffuso sui social media. Le immagini mostrano un gruppo di ragazzi che si accanisce su un giovane a terra, colpendolo con calci e pugni. La polizia è intervenuta rapidamente, ma la violenza della rissa ha lasciato il segno, suscitando indignazione e una forte richiesta di maggior sicurezza da parte dei cittadini.
Un altro episodio grave è avvenuto a fine giugno in zona Navigli, durante la notte. In questo caso, una lite scoppiata per futili motivi tra due gruppi di giovani è degenerata in una rissa violenta. Le forze dell’ordine, intervenute su segnalazione di alcuni residenti svegliati dalle urla, hanno faticato a riportare la calma. Diversi giovani sono stati fermati e indagati, ma l’episodio ha evidenziato ancora una volta come la movida milanese possa trasformarsi in un contesto di pericolo, soprattutto nelle ore notturne.
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In corso Como il mese scorso una maxirissa è finita a coltellate. E si potrebbe continuare: se si pensa che a Cinisello Balsamo proprio l’anno scorso in un episodio del tutto simile numerose persone sono state fermate e un locale è stato chiuso a tempo indeterminato.
La questura di Milano ha aperto un vero e proprio studio su questo genere di fenomeni che da una parte sembrano spesso alimentati da eccessi di alcol e droghe. Ma in misura maggiore sembrano essere il risultato di una serie di fattori che vanno dal disagio giovanile alla mancanza di spazi di aggregazione sani e sicuri.
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Le strade di Milano, soprattutto nelle zone più frequentate dalla movida, si trasformano frequentemente in scenari di tensione, dove basta poco per scatenare risse che coinvolgono decine di persone.
Le conseguenze di queste risse non sono solo fisiche, ma anche sociali. La percezione di insicurezza cresce tra i cittadini, che si sentono minacciati e poco protetti, soprattutto in quartieri che dovrebbero essere luoghi di socializzazione e divertimento. Questo clima di paura e tensione ha portato le autorità a rafforzare i controlli, soprattutto nelle aree più critiche, ma il problema sembra essere ben lontano dall’essere risolto.
In risposta a questi eventi, il Comune di Milano ha intensificato le pattuglie notturne e avviato campagne di sensibilizzazione per prevenire la violenza tra i giovani. Tuttavia, i risultati finora ottenuti non sono stati sufficienti a fermare l’ondata di violenza che sembra attraversare la città. Di qui anche la regolamentazione sulle strade che ospitano la movida milanese che cominceranno da lunedì prossimo.