È stato un Ferragosto di lavoro intenso per le forze dell’ordine impegnate nel normale controllo a Milano, con un bilancio importante tra denunce e fermi
In una Milano assediata dal caldo, ma anche da qualche aggressività di troppo e da una certa preoccupazione per furti e rapine, le forze dell’ordine presentano un conto importante di una giornata intensissima di controlli.
Decine gli agenti e i militari impegnati tra posti di blocco e controlli sul territorio in tutta la cerchia della circonvallazione esterna e interna.
La città ha risposto al Ferragosto mantenendo al minimo i servizi necessari. Trasporti regolarmente in funzione, ma a scarto ridotto. Pochi i bar e i ristoranti aperti, anche in centro e solo nei pressi delle zone turistiche più rilevanti.
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L’impressione è che a lavorare nel corso del lungo Ferragosto che si allunga verso il fine settimana più festivo dell’anno siano state soprattutto le forze dell’ordine la cui presenza sul territorio si è dimostrata efficace e costante.
Anche durante il periodo di vacanza estiva, polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli per garantire la sicurezza e il rispetto della legge. Questi controlli hanno interessato diverse aree della città e dei comuni limitrofi, portando a numerosi interventi significativi.
Fermi e denunce nei controlli di Ferragosto a Milano
Le operazioni sono cominciate fin dalla serata di mercoledì con una serie di interventi intorno alla zona della Stazione Centrale di Milano. In questa operazione sono state identificate 115 persone. Tra queste, un giovane di 19 anni, originario dell’Egitto, è stato denunciato per non aver esibito i documenti di identità. Altri due uomini, un 20enne peruviano e un 26enne egiziano, sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale in Italia. Per entrambi sono state avviate le procedure di espulsione.
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Molte altre operazioni di questo tipo si sono svolte nell’hinterland milanese. A nord della città, i carabinieri della Compagnia di Rho hanno denunciato un 37enne egiziano, residente a Baranzate: sottoposto a regime di detenzione – arresti domiciliari – non era a casa durante un controllo. Tecnicamente è una evasione. Che peggiora il quadro delle sue accuse. Numerosi altri fermi durante normalissimi controlli sul territorio: un 36enne ucraino è stato segnalato per detenzione di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di oltre due grammi di marijuana e un grammo di hashish. L’operazione ha incluso anche un controllo in un campo nomadi a Senago, dove sono state identificate 42 persone.
La stretta delle forze dell’ordine non si è limitata a queste aree. A Basiglio, i carabinieri della stazione locale e della compagnia di Corsico hanno denunciato un tunisino di 32 anni, senza fissa dimora, che aveva sottratto le chiavi dell’auto della propria compagna durante una lite. Durante l’operazione, i militari hanno effettuato controlli in otto locali pubblici, identificando 58 persone e verificando 25 veicoli. Questo tipo di interventi, focalizzati sulla prevenzione e sul controllo, sono fondamentali per mantenere l’ordine pubblico anche nelle aree più periferiche.
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Nel pomeriggio di Ferragosto, un’altra importante operazione si è svolta nel quartiere di Baggio a Milano. I carabinieri della compagnia Milano Porta Magenta, supportati dal nucleo radiomobile e dai cinofili di Casatenovo, hanno effettuato controlli su 91 persone e 35 veicoli. Tre giovani di 31, 29 e 22 anni sono stati segnalati al prefetto per possesso di una dose di hashish, evidenziando l’attenzione delle forze dell’ordine verso il consumo di droghe leggere. Inoltre, un 53enne originario dello Sri Lanka è stato denunciato per soggiorno illegale sul territorio nazionale.
Questi episodi si inseriscono in un contesto più ampio di operazioni di controllo intensificate a Milano negli ultimi mesi. Già in precedenza, infatti, la città era stata teatro di numerosi interventi delle forze dell’ordine, spesso concentrati nelle aree più sensibili come la Stazione Centrale e i quartieri periferici. Questi controlli hanno portato all’arresto di diversi individui sospettati di attività illecite e alla prevenzione di crimini, contribuendo a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza urbana.