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Milan-Bologna, trionfo rossoblù: Ndoye regala la Coppa Italia dopo 51 anni

Il Bologna batte il Milan 1-0 all’Olimpico e conquista la Coppa Italia per la terza volta nella sua storia: decisivo un gol di Ndoye in avvio di ripresa. Milan sterile e senza idee, rossoblù in Europa League, rossoneri alla disperata ricerca di un posto nelle coppe

Il Bologna scrive la storia e torna a sollevare la Coppa Italia dopo oltre mezzo secolo. All’Olimpico di Roma, la formazione di Vincenzo Italiano supera 1-0 il Milan in finale aggiudicandosi la terza Coppa della sua storia, dopo i successi del 1970 e del 1974.

Il Bologna conquista la sua terza Coppa Italia, 51 anni dopo la seconda – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

A decidere il match è Dan Ndoye, che firma il gol decisivo all’8’ della ripresa, approfittando di una respinta corta in area e battendo Maignan con un destro secco all’incrocio.

Il Bologna batte il Milan e alza la Coppa Italia

Nonostante qualche lamentela da parte milanista su alcuni episodi e un paio di valutazioni del direttore di gara non del tutto convincenti, la superiorità del Bologna è parsa evidente nel corso dei 90’. A parte un paio di fiammate in avvio, e una clamorosa palla gol fallita in avvio, il Milan fa davvero poco nel corso della partita. Sterile anche il secondo tempo quando ci si sarebbe aspettata una scossa da parte dei rossoneri che sono mancati soprattutto nelle loro stelle più attese, in particolare Rafa Leao, del tutto insufficiente.

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Bologna molto attento e ordinato, protagonista di una gara accorta che nel finale si è trasformata in una vera difesa al fortino mentre il Milan buttava palloni in avanti alla disperata.

Una vittoria che consente ai felsinei di accedere direttamente alla fase a gironi della prossima Europa League e che premia il progetto tecnico della società emiliana, diretta da Vincenzo Italiano al suo primo trofeo dopo tre finali perse con la Fiorentina. Dall’altra parte, per il Milan è l’ennesima delusione stagionale: la squadra di Conceição chiude senza trofei e con il futuro dell’allenatore ormai segnato. Pesanti le critiche alla squadra da parte dei tifosi sia all’uscita dello stadio che sui social in un clima estremamente pesante.

Milan-Bologna, primo tempo: niente gol, poche occasioni

L’avvio è tutto di marca rossonera. Al 4’, Leao brucia Lucumí in accelerazione e serve un pallone d’oro per Jimenez, che però sbaglia clamorosamente il colpo a porta spalancata. È la palla gol più importante della partita. A poco a poco il Bologna viene fuori: una gran punizione di Miranda trova pronta la girata di testa di Castro, Maignan è reattivo e devia. La risposta del Milan è immediata: al 10’, su cross teso di Jimenez, Beukema devia verso la propria porta, Skorupski salva con un gran riflesso e sulla ribattuta Jovic spara addosso al portiere polacco da due passi. Un’altra clamorosamente palla gol fallita, non ce ne saranno altre per i rossoneri.

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La gara si fa più tattica, con ritmi che si abbassano e tensioni che crescono. La pressione del Bologna si alza, ma la squadra di Italiano fatica a trovare varchi. Il Milan dal canto suo si affida a poche iniziative individuali e non riesce mai a ripartire dalla difesa perdendo molto in fase di costruzione.

Ndoye, autore del gol partita – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

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Milan-Bologna, secondo tempo: il gol decisivo di Ndoye

L’equilibrio si spezza dopo otto minuti nella ripresa. Il Bologna attacca centralmente: Freuler trova Fabbian, che serve Orsolini. L’esterno viene chiuso da Theo Hernandez, ma la palla resta lì con la difesa del Milan che tarda a intervenire. Ndoye, ben appostato, controlla e piazza un destro potente e preciso sul secondo palo che batte Maignan. È il gol che vale la Coppa.

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Il Milan accusa il colpo e prova a reagire con una tripla sostituzione: dentro Walker, Joao Felix e Gimenez, fuori Tomori, Jimenez e Jovic. Conceição ridisegna i suoi in un 4-2-3-1 offensivo, che però non porta effetti concreti. Italiano risponde con Casale e Pobega per rinforzare la mediana e la difesa. La partita si fa molto spezzettata e discontinua: cosa che ovviamente fa molto comodo al Bologna che nel finale è costretto a resistere all’assalto finale dei rossoneri, dettato più dal cuore che dalle idee. Entrano anche Abraham e Chukwueze, ma Skorupski non deve compiere parate straordinarie. Il fortino del Bologna regge fino al 6’ di recupero e la festa può cominciare.

Cosa cambia in Europa

Con il successo all’Olimpico, il Bologna conquista l’accesso diretto alla fase a gironi della prossima Europa League. Si tratta di un traguardo storico per il club emiliano, che torna in Europa per il secondo anno consecutivo dopo l’esperienza di quest’anno in Champions League.

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Per il Milan, invece, la sconfitta in finale rende ancora più incerto il futuro europeo. Al momento i rossoneri, ottavi in classifica in Serie A con due giornate ancora da disputare, sarebbero fuori da tutte le competizioni continentali della prossima stagione, in attesa dei verdetti definitivi dal campionato. Una situazione che complica ulteriormente i piani della dirigenza e che apre interrogativi anche sul futuro della squadra, sia sul mercato che in panchina.

Il tabellino

MILAN-BOLOGNA 0-1
53’ Ndoye (B)
Milan (3-4-3) – Maignan; Tomori (62’ Walker), Gabbia, Pavlovic; Jimenez (62’ Joao Felix), Fofana (87’ Abraham), Reijnders, Theo Hernandez; Pulisic (87’ Chukwueze), Jovic (62’ Gimenez), Leao. Allenatore Sergio Conceição
Bologna (4-2-3-1) – Skorupski; Holm (76’ Calabria), Beukema, Lucumí, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini (68’ Casale), Fabbian (68’ Pobega), Ndoye (81’ Odgaard); Castro (81’ Dallinga). Allenatore Vincenzo Italiano.
Ammoniti: Tomori (M), Pulisic (M); Ferguson (B), Miranda (B), Lucumí (B).
Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia