Ancora spari a Rozzano: un uomo di 30 anni è stato colpito da un proiettile e lasciato davanti al pronto soccorso dell’Humanitas in gravi condizioni. Terza sparatoria in meno di un mese. Cresce l’allarme sicurezza nel comune alle porte di Milano.
Rozzano torna al centro della cronaca nera con un altro episodio di violenza armata. Nella notte di ieri un uomo di circa trent’anni è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco all’addome e successivamente abbandonato da ignoti davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’Humanitas.
L’uomo, in condizioni gravi ma cosciente, è stato immediatamente soccorso e sottoposto a un intervento chirurgico. Al momento si trova ricoverato in prognosi riservata.
Secondo le ricostruzioni iniziali da parte degli investigatori, l’episodio sarebbe avvenuto poco prima delle 22 di ieri sera. L’uomo sarebbe stato ferito in un punto ancora imprecisato e successivamente trasportato in auto da una o più persone, che lo hanno lasciato all’esterno del pronto soccorso senza fornire spiegazioni per poi allontanarsi.
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Si tratta infatti della terza sparatoria registrata a Rozzano nel giro di un mese. Il 31 maggio e il 13 giugno si erano già verificati due episodi simili, rispettivamente in via Mimose e in zona Quinto Stampi. In entrambi i casi, si era trattato di regolamenti di conti avvenuti in strada, tra persone legate ad ambienti della microcriminalità locale.
Anche questa volta, gli inquirenti ipotizzano un contesto legato a dinamiche criminali. Il ferito, subito identificato, sarebbe già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma al momento non si escludono altre piste.
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“Non si tratta più di episodi isolati. A Rozzano si spara troppo spesso, e la popolazione è esasperata” aveva dichiarato già dopo il secondo episodio registrato quindici giorni fa il sindaco del comune, Mattia Ferretti, eletto al primo suffragio da poco al posto del padre, scomparso qualche mese fa dopo una breve malattia.
Gli investigatori dei carabinieri della compagnia di Corsico, coordinati dalla Procura di Milano, stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Non ci sono al momento testimoni oculari, e l’uomo ferito non è stato ancora interrogato a causa delle sue condizioni cliniche. Fondamentali potrebbero rivelarsi le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale e quelle installate nei quartieri limitrofi, dove si pensa possa essere avvenuta la sparatoria.
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Non è escluso che il ferito conoscesse i suoi aggressori. Il fatto che sia stato trasportato in auto e abbandonato all’ospedale lascia pensare a un contesto relazionale o criminale che coinvolge più soggetti.
L’episodio ha immediatamente innescato una serie di reazioni politiche. L’opposizione in Consiglio comunale ha chiesto un tavolo straordinario con la Prefettura, mentre la giunta ha convocato per lunedì una riunione urgente con le forze dell’ordine.
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“Rozzano non può diventare una zona franca. Servono più pattuglie e presidi fissi nelle aree a rischio”, ha affermato il consigliere comunale Marco Ferri.
Il sindaco Gianni Ferretti insiste esprendo una certa preoccupazione: “La sicurezza è una priorità assoluta. Serve un impegno collettivo per riportare legalità e serenità nelle strade di Rozzano…”
Nel frattempo, la situazione è sempre più preoccupante. Con tre episodi armati in meno di trenta giorni, il senso di insicurezza cresce, e molti temono un’estate difficile per il comune a sud di Milano. E la cronaca degli ultimi giorni sembra purtroppo confermarlo.