La procura ha aperto una inchiesta sul caso di una donna di origine sudamericana caduta da oltre 20 metri da un balcone di Rozzano
È ricoverata in gravissime condizioni una donna peruviana di 33 anni, precipitata dal quarto piano di un palazzo popolare di via Palme a Rozzano, hinterland sud di Milano.
Circostanze e modalità poco chiare che hanno convinto il pubblico ministero di turno ad aprire un fascicolo ascoltando il convivente della donna che avrebbe fornito una testimonianza forse non del tutto chiara.
Sono quasi le 4 del mattino quando la chiamata di soccorso giunge al 112. A chiamare il numero unico è proprio l’uomo – Joel un giovane ecuadoriano di 28 anni – che con voce molto concitata avverte il centralino del pronto intervento che la sua donna è caduta dal terrazzino…
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Sul posto arrivano ambulanza, auto medica per la rianimazione e una prima pattuglia dei Carabinieri.
Le condizioni della donna, Ana Paula, una 33enne di origine peruviana regolarmente residente in Italia, sembrano subito gravissime.
Secondo la ricostruzione fornita dall’uomo, la donna sarebbe uscita sul balcone nel cuore della notte per sistemare il condizionatore. Tuttavia, la dinamica dell’incidente rimane poco chiara, e la procura sta indagando su tutte le possibili ipotesi, compresa quella di un’aggressione o di una lite precedente.
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Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli eventi della serata, durante la quale la coppia avrebbe consumato alcol e, a quanto pare, avuto una discussione. Nonostante le dichiarazioni del compagno, che ha negato la presenza di violenza o urla, le autorità stanno considerando tutte le possibilità, comprese quelle di un incidente domestico o di un gesto volontario. Per questo gli inquirenti hanno ascoltato non solo l’uomo: ma anche i vicini di casa.
Davanti ai militari – a disporre l’indagine sono i carabinieri di Corsico del capitano Rosati – che gli chiedevano cosa fosse accaduto, il giovane ha ammesso che dopo qualche drink tra i due ci fosse stata una discussione. Pare che il climatizzatore nell’appartamento non funzionasse. E che la donna avesse deciso di andare a verificare la vaschetta dell’acqua in eccesso sul terrazzo di servizio esterno.
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Qui sarebbe precipitata dal quarto piano, forse nel tentativo di scavalcare la ringhiera. Fino a ora i vicini non hanno parlato di urla, o tensioni o aggressioni. La coppia vive insieme da 11 anni e ha una figlia di 10 che in questi giorni è al mare da alcuni parenti.
La donna, trasferita in estrema urgenza al pronto soccorso dell’Humanitas di Milano, è in coma. I soccorritori l’hanno rinvenuta priva di sensi e gravemente ferita tra le auto parcheggiate sotto il palazzo. Le condizioni critiche in cui versa la vittima rendono al momento impossibile ottenere una testimonianza diretta. Gli investigatori sperano in un suo risveglio per poter meglio chiarire la sua versione dei fatti.
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Nel frattempo, l’appartamento della coppia e i loro telefoni cellulari sono stati sequestrati per consentire ulteriori indagini, mentre i parenti e i vicini di casa verranno presto ascoltati di nuovo per ottenere ulteriori informazioni sui rapporti tra i due.
In circostanze come questa è inevitabile ripensare a un quadro più ampio di violenza di genereche ha visto altre vittime nelle ultime settimane in Lombardia.
Si sta ancora indagando sul caso di Sharon Verzeni, la donna uccisa con una coltellata per il quale al momento l’inchiesta è in pieno corso ma con scarsi risultati. Tanto che nelle ultime ore si è fatta strada anche l’ipotesi di un serial killer attivo nella bergamasca.
Un altro caso emblematico è quello di una giovane donna trovata senza vita nella sua abitazione a Brescia: in questo caso il compagno è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Anche in questo caso, la dinamica dei fatti è oggetto di indagine, con la procura che sta cercando di fare luce su quanto accaduto.