Esito clamoroso nel posticipo della quinta giornata di Serie A, ulteriormente rinviato a causa di pioggia e maltempo, il Como rimonta e vince a Bergamo contro l’Atalanta la sua prima partita stagionale dopo la promozione in Serie A
Il Como che non ti aspetti. Prestazione di grande carattere da parte della squadra allenata da Cesc Fabregas che con un avvio di secondo tempo dirompente conquista una vittoria preziosissima sul campo dell’Atalanta e muove con decisione la propria classifica.
Serata storta invece per l’Atalanta di Gasperini che nonostante un buon primo tempo che vale il vantaggio, finisce per annotare una delle partite più storte degli ultimi tempi.
Partita imprevedibile, strana – se vogliamo – quella tra Atalanta e Como, uno dei tanti derby di Lombardia di questa stagione. Se le statistiche dei precedenti e le considerazioni generali della vigilia sulle due squadre sembravano dare poche chance alla squadra di Fabregas, va detto che il Como ha giocato una partita di grandissimaintensità, con un secondo tempo assolutamente micidiale.
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I tre gol lariani sono arrivati in rapida successione senza consentire alcuna replica alla Dea che quando ha marcato il rigore che avrebbe anche potuto rimettere in discussione il risultato, era ormai dieci minuti oltre il 90esimo, senza ulteriore tempo utile per centrare il pareggio.
Si gioca senza pioggia. E dopo il diluvio degli ultimi giorni che ha causato non pochi problemi a Bergamo e in tutta la provincia, è già una buona notizia. Cielo nerissimo e minaccioso. Ma terreno in buone condizioni dopo il rinvio di lunedì. Atalanta che inizia con estrema determinazione schiacciando il Como e costruendo subito almeno un paio di occasioni importanti: clamorosa l’opportunità che Retegui, su appoggio di De Ketelaere spara addosso ad Audero che si supera deviando in calcio d’angolo.
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Il vantaggio dell’Atalanta è una logica conseguenza: da azione di calcio d’angolo deviato corto dalla difesa del Como, Zappacosta si inventa un tiro acrobatico che vale il vantaggio dei bergamaschi. Nonostante la superiorità l’Atalanta non riesce ad aumentare il suo vantaggio. Anzi… è il Como a costruire la sua prima palla gol con Carnesecchi che respinge miracolosamente sopra la traversa un tiro a botta sicura di Cutrone. Altra occasione con Cutrone al 35’, con palla di poco a lato. Poi di Sergi Roberto, altro intervento di Carnesecchi decisivo. Ma nel finale è l’Atalanta a recriminare per un atterramento a danno di De Ketelaere, arbitro e VAR dicono che si può proseguire…
La reazione del Como in avvio di ripresa è davvero sorprendente. Nemmeno 20 secondi e il Como pareggia: Sergi Roberto spalanca un tacco splendido per Strefezza che con un bolide infila la porta avversaria con un diagonale potentissimo.
L’Atalanta che per la verità aveva subito parecchio anche per tutta la seconda parte del primo tempo, fatica a reagire: e il Como si impone con grande personalità. Al 54’ passa in vantaggio con una bella azione corale aiutata da un episodio fortunato: tiro potente da fuori area di Nico Paz è stato deviato da Kolasinac nella propria rete, un tocco che spiazza completamente Carnesecchi e vale l’1-2.
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Come se non bastasse, appena quattro minuti più tardi – dopo che Gasperini mette mano alla formazione inserendo Cuadrado e Lookman per Zappacosta e un Retegui non brillantissimo – il Como trova anche il terzo gol con Fadera. L’ex giocatore del Genk riceve un lancio millimetrico da Nico Paz, superato De Roon con una serie di finte e ha infila Carnesecchi con un preciso diagonale di sinistro.
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L’Atalanta prova a reagire: tre gol subiti in nemmeno un quarto d’ora, Gasperini prova a inserire anche Samardzic. Ma per il Como si aprono spazi invitanti in contropiede e dietro, nonostante qualche sbandamento, il Como regge grazie anche a un paio di interventi di Audero davvero provvidenziali, bravissimo prima su un bolide di Kossounou e poi su una conclusione ravvicinata di Cuadrado. Nel finale è proprio il Como a sfiorare il poker: Carnesecchi tiene a galla la squadra con un intervento strepitoso prima su Nico Paz e poi anche su Strefezza, vicinissimo alla doppietta con un colpo di testa da pochi metri.
Quando la partita è ormai conclusa, al nono di recupero, un fallo di Dossena su Vanja Vlahovic vale il calcio di rigore che Lookman trasforma. Ma subito dopo arriva anche il triplice fischio finale che sancisce la prima vittoria stagionale del Como in Serie A.
Una sconfitta sostanzialmente giusta se si considerano le molte palle gol costruite dal Como anche quando la squadra lariana era ancora in svantaggio. Una partita intensa e matura quella della squadra di Fabregas, sicuramente la migliore tra quelle viste fin qui in questo avvio di campionato.
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Una sconfitta che rappresenta un duro colpo per l’Atalanta, ferma a sei punti dopo cinque giornate di campionato: un bilancio sicuramente al di sotto delle aspettative per la squadra di Gasperini che ha evidenziato alcune gravi lacune difensive nel secondo tempo, crollando sotto la pressione del Como.
Fabregas, alla sua prima esperienza in panchina, può ritenersi soddisfatto della prova dei suoi, che hanno mostrato carattere, qualità e una notevole capacità di ribaltare il risultato contro una squadra di livello superiore come l’Atalanta.
ATALANTA-COMO 1-3
18′ Zappacosta (A), 46′ Strefezza (C), 54′ aut. Kolasinac (C), 58′ Fadera (C), 90’+8 rig. Lookman (A).
Atalanta (3-4-1-2) – Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson (75′ V. Vlahovic), Zappacosta (55′ Cuadrado); Pasalic (46′ Brescianini); Retegui (55′ Lookman), De Ketelaere (59′ Samardzic). All.: Gasperini.
Como (4-2-3-1): Audero; van der Brempt, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Sergi Roberto, Perrone (77′ Goldaniga); Strefezza (89′ Sala), Nico Paz (89′ Engelhardt), Fadera (62′ Mazzitelli); Cutrone (77′ Gabrielloni). All.: Fabregas.
Arbitro: Paride Tremolada di Monza.
Ammoniti: Sergi Roberto (C), Moreno (C), De Roon (A), Van der Brempt (C).