La vicenda del rigore calciato da Theo Hernandez e non da Pulisic ha fatto arrabbiare Paulo Fonseca che commenta con molto rimpianto la sconfitta del Milan contro la Fiorentina
È dura per Paulo Fonseca mantenere la calma dopo la sconfitta di Firenze e parlare di una squadra che ancora una volta produce ma non concretizza. E che di tanto in tanto commette ingenuità pesantissime.
La sconfitta contro la Fiorentina denota molte responsabilità. Sicuramente anche sue. E il tecnico del Milan indirettamente se la prende anche con alcune decisioni arbitrali…
Il rigore concesso alla Fiorentina non ha per nulla convinto il tecnico rossonero… E il suo non commento è di fatto una critica: “Amo il calcio e detesto partecipare al circo delle dichiarazioni. Meglio non dire niente. Adesso ogni minimo contatto è rigore. Il calcio non è così, meglio non parlarne”.
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Quanto alla sconfitta Fonseca prova a guardare il bicchiere mezzo pieno: “Fino a oggi il nostro schieramento ha fatto bene. Non è che la Fiorentina abbia creato così tante opportunità. Ma bisogna ammettere che il loro primo gol è stato davvero troppo facile. Continuiamo ad avere qualche elemento di debolezza in fase difensiva, soprattutto nei duelli”.
Ma a Fonseca pesa soprattutto la decisione di Theo Hernandez di battere il rigore che poteva essere decisivo. E sbagliarlo… “C’è poco da dire, sbagli due rigori e prendi un gol come il secondo, fallisci altre occasioni. Quando crei tanto, ma sbagli, e concedi quel tanto che basta finisce che perdi. Abbiamo preso dei gol difficili da spiegare… Dovevamo essere più veloci e aggressivi”.
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Il rigore sbagliato da Theo lo ha fatto arrabbiare: “Sono incaz… nero. Il nostro rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Ho parlato subito ai ragazzi e ho detto loro che una cosa del genere non deve succedere mai più”.
Il Milan incassa gol evitabili. E dovrà fare i conti con la squalifica di Theo Hernandez: “Non so cosa sia successo. Vedremo quali saranno le conseguenze di quel rosso…”
Matteo Gabbia analizza la partita del Milan senza fare sconti: “Non possiamo essere soddisfatti di come abbiamo approcciato la gara. E anche se dopo ci siamo compattati, avremmo dovuto fare meglio. Questa è una sconfitta che pesa perché arriva da una squadra che sicuramente non ha fatto molti più di noi”.
Ancora una volta troppi errori: “Abbiamo fatto bene in alcune transizioni del match ma non abbiamo avuto molta continuità. Nello spogliatoio dobbiamo guardarci in faccia e parlarne. Ma a fine partita ho visto rabbia e delusione: ed è giusto così. Quando si perde non c’è mai niente di bello. che si è perso, ma la squadra è compatta nell’essere delusa. E da qui si può ripartire”.
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Quanto al secondo gol… “Abbiamo sbagliato, era un rinvio lungo e sappiamo che De Gea ha un bel calcio. C’è stata una lettura sbagliata nella dinamica dell’azione. Io potevo essere più aggressivo, ma la verità è che non dobbiamo prendere un gol da una situazione così”.
Espulso nel concitatissimo finale di gara anche Raffaele Palladino: “Sono molto contento per la prestazione, la determinazione e la voglia che i ragazzi hanno messo in campo. Battere il Milan era complicato. Ma ce la siamo giocata e meritata”.
Ancora una volta Gudmunsson è decisivo: “Stiamo parlando di un campione che finalmente sta entrando in condizione adesso. È un giocatore imprevedibile che si sacrifica molto per i compagni. Ma anche Kean mi ha impressionato molto dopo il rigore. È stato un esempio per tutta la squadra anche per spirito di sacrificio. Si vede il suo strapotere fisico: e sono convinto che possa fare ancora meglio”.