Altra battuta d’arresto per il Milan che cade con la Fiorentina al termine di una partita nella quale succede davvero di tutto, tra errori clamorosi e occasioni sprecate
L’ultima partita della settima giornata di Serie A che chiude il ciclo prima della pausa è un vero e proprio spettacolo pirotecnico nel quale succede di tutto. Il Milan perde e ha molto da farsi perdonare sia in termini di ingenuità che di prestazione.
Per la Fiorentina di Palladino una serata ad alto profilo che potrebbe anche dare una svolta alla stagione di una squadra che fino a questo momento aveva marciato a corrente alternata.
Partita vivacissima, fin dai primi minuti. Al 22′, un fallo di Theo Hernandez su Dodo porta in dote alla squadra viola il primo rigore: ma Moise Kean fallisce la trasformazione esaltando Mike Maignan. La Fiorentina nella prima mezz’ora si fa vedere meglio e di più. Kean riesce anche a segnare, ma è in posizione irregolare quando l’azione nasce dai piedi di Cataldi. Al 35’ il gol arriva, ed è regolare: grande azione personale di Adli, ex di turno, che si accentra con un ottimo possesso palla e calcia a rete di destro. Difesa del Milan lentissima a coprire: Viola in vantaggio con Adli che festeggia con moderazione davanti ai suoi ex compagni di squadra.
LEGGI ANCHE – L’Inter batte il Torino e rincorre il Napoli: Thuram, tripletta e infortunio | Cronaca, Tabellino
Allo scadere del primo tempo anche il Milan ha una grandissima occasione per pareggiare: altro rigore, stavolta per un fallo di Ranieri su Reijnders. Dovrebbe calciare Pulisic, il primo rigorista scelto da Fonseca. Ma Theo Hernandez si porta sul dischetto: e sbaglia. Tiro respinto da un formidabile intervento di De Gea. E il Milan torna negli spogliatoi in uno stato emotivamente fragilissimo.
La situazione per i rossoneri precipita in avvio di ripresa. Altro rigore, stavolta per un fallo di Kean su Gabbia. A calciare va Tammy Abraham: tiro debole che De Gea intuisce e blocca con un intervento di grande autorevolezza.
Nel momento peggiore il Milan riesce comunque a trovare il pareggio per merito di Christian Pulisic. Assist di Theo Hernandez che lo statunitense infila con un bel tiro al volo mirando all’angolo più lontano.
LEGGI ANCHE – Monza e Roma, botta e risposta con Dovbyk e Mota Carvalho: cronaca e tabellino
Partita che si fa splendida nonostante i moltissimi errori, da una parte e dall’altra. Il Milan spreca una buona occasione e capitola. Un erroraccio di Tomori concede a Kean tempo e spazio per servire un assist al bacio per Gudmundsson che si conferma letale: il suo rasoterra è di precisione perfetta e si insacca.
Il Milan attacca rabbiosamente costringendo la retroguardia viola a una difesa ostinata e caparbia ma anche molto lucida nonostante l’espulsione di Palladino che assiste ai minuti finali sbuffando e soffrendo lontano dalla panchina. Il finale si traduce in altra tensione dopo il fischio finale: Theo Hernandez peggiora ulteriormente una partita pessima andando a protestare in modo ingenuo e vistoso, e si fa cacciare.
Capita di rado vedere tre rigori sbagliati nel corso della stessa partita. Ma alla fine gli errori più pesanti sono stati quelli del Milan, errori che sicuramente hanno compromesso una partita che dal punto di vista offensivo ha visto la squadra rossonera produrre molto e sprecare moltissimo. E a questo va aggiunta una prestazione straordinaria del portiere viola De Gea decisivo e lucidissimo anche nei minuti finali della partita.
FIORENTINA-MILAN 2-1
35′ Adli (F), 60′ Pulisic (M), 73′ Gudmundsson (F)
Fiorentina (4-2-3-1) – De Gea; Dodô, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Cataldi (67′ Richardson), Adli (77′ Biraghi); Colpani (93′ Kayode), Gudmundsson (77′ Kouamé), Bove; Kean. Allenatore Raffaele Palladino.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic (82′ Chukwueze), Morata, Leão (73′ Okafor); Abraham. Allenatore Paulo Fonseca
Arbitro: Luca Pairetto
Espulsi: Palladino (all. Fiorentina), Theo Hernandez (M) dopo il fischio finale
Ammoniti: Dodô, Tomori, Morata, Reijnders, Bove
Una vittoria che spinge la Fiorentina nelle zone alte della classifica a un solo punto dal Milan che dovrà riflettere sui molti errori commessi. Quelli dal dischetto, certamente. Ma anche in fase di impostazione. Critiche anche sulla formazione schierata da Fonseca costretto a qualche scelta obbligata dagli impegni europei e da acciacchi importanti. Due soli cambi dalla panchina da parte del tecnico rossonero (Okafor e Chukwueze) a fronte di una panchina con poche scelte ma che avrebbe potuto proporre – se non altro – Camarda.
Milan che perde terreno e scivola al sesto posto, scavalcato anche dall’Udinese, prossima avversaria dei rossoneri, a cinque lunghezze dal Napoli che si presenta alla sosta da capolista.