Nel corso della partita di ieri tra Milan e Udinese, Maignan di nuovo al centro di un caso con gli insulti razzisti da parte di alcuni tifosi friulani
C’era un conto aperto tra Mike Maignan e i tifosi dell’Udinese la cui frangia più estrema ancora una volta si è segnalata per un atteggiamento assolutamente inaccettabile nel corso della partita in programma ieri a San Siro e vinta dai rossoneri 1-0 con gol di Chukwueze.
Purtroppo ancora una volta si deve parlare di episodi di razzismo: e il bersaglio torna a essere il portiere del Milan.
I tifosi friulani hanno nuovamente indirizzato insulti razzisti contro l’estremo difensore rossonero. Purtroppo, questo non è il primo episodio di questo tipo: già nella scorsa stagione, Mike Maignan era stato vittima di offese simili durante un incontro disputato allo Stadio Friuli di Udine.
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Insulti razzisti rivolti al portiere francese che in quell’occasione avevano costretto l’arbitro a sospendere momentaneamente il match, e la curva dei tifosi friulani era stata chiusa per due turni.
Da sottolineare che l’atteggiamento dei tifosi dell’Udinese, certo una minima parte tra quelli arrivati a San Siro per sostenere la squadra, non è stato causato da un qualche episodio di campo. È anzi sembrato evidente l’atteggiamento provocatorio in qualche modo addirittura predeterminato da parte dei tifosi friulani. Che si sono presentati a San Siro con uno striscione inequivocabile…”Oggi solo un saluto… a Udine il giusto tributo”.
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Come a dire che a Udine, in occasione della partita in programma nel girone di ritorno a Maignan potrebbe toccare un trattamento ancora più pesante e offensivo.
Anche se – va detto – alcune fonti ufficiali vicine al club friulano danno dello striscione una interpretazione completamente diversa. In questo senso il messaggio non sarebbe stato rivolto a Maignan – anche se la sua comparsa è coincisa con alcuni cori particolarmente pesanti – ma rappresenterebbe invece un omaggio a un ultras bianconero recentemente deceduto.
Per comprendere appieno la tensione tra Maignan e una parte della tifoseria dell’Udinese, è necessario tornare al gennaio scorso, quando il portiere fu vittima di cori razzisti nello stadio friulano. In quell’occasione, gli insulti – tra cui epiteti accompagnati dai versi di scimmie – costrinsero Maignan a lasciare il campo, seguito dalla squadra. La partita fu sospesa. La decisione del Milan di denunciare l’accaduto portò a severe sanzioni per l’Udinese: la curva dei tifosi friulani fu chiusa per due giornate, e uno dei responsabili fu identificato e punito grazie a un video diffuso sui social.
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Tuttavia, nonostante queste misure, sembra che l’ostilità nei confronti di Maignan non sia svanita. I cori offensivi nei confronti del portiere rossonero sono cominciati ancora prima dell’inizio della partita, quando le due squadre sono scese in campo per il riscaldamento. Insulti e cori irripetibili.
Anche gli episodi di quest’ultima giornata non sono passati inosservati, e le autorità competenti avrebbero già acquisito materiale e immagini per individuare i responsabili degli insulti rivolti a Mike Maignan.
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Al momento, non è chiaro quali misure verranno adottate per prevenire ulteriori incidenti durante il match di ritorno a Udine, previsto per metà aprile. Ciò che è certo è che la vicenda ha già suscitato numerose reazioni, sia da parte del Milan che di altri esponenti del mondo del calcio, tutti unanimi nel condannare il razzismo e le manifestazioni di odio sugli spalti.
La situazione resta delicata, e sarà fondamentale monitorare gli sviluppi nei prossimi mesi. Gli episodi di razzismo continuano purtroppo a rappresentare una piaga per il calcio italiano, e casi come quello di Maignan dimostrano che c’è ancora molto lavoro da fare per sradicare comportamenti inaccettabili dagli stadi.