Prezzi troppo elevati per viaggi e soggiorni al punto tale che 1 lombardo su 10 rinuncia alle vacanze estive questa estate. Ma è boom di partenze tra gli under 30, ecco perché
La regione Lombardia rimane meta turistica e culturale molto apprezzata, non solo dagli italiani ma anche dagli stranieri che non rinunciano a visitare il capoluogo e le altre meraviglie che la regione offre loro. Ma, secondo l’indagine commissionata da Facile.it, il sito che confronta le offerte sul mercato nella fornitura di beni e servizi, la vacanza per ben 694mila lombardi (il 10%), è diventata un lusso.
Quest’anno a rinunciare al “bene di lusso” è almeno 1 lombardo su 10. Il 41% di chi rimane a casa (quasi la metà) ha giustificato tale rinuncia con ragioni di natura economica. Prezzi troppo elevati e aumenti improponibili per aerei e traghetti. Ma c’è chi, in barba ai costi sproporzionati, decide lo stesso di partire: sono i giovani sotto i 30 anni.
Vacanze estive, gli under 30 non ci rinunciano
Per il 50,4% dei lombardi che questa estate hanno deciso di non partire per le vacanze estive la causa è l’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità, mentre il 34,2% per i rincari subiti dalle destinazioni turistiche più ambite e dai mezzi di trasporto in generale. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Bilendi, 6,5 milioni di italiani non potranno permettersi le ferie estive, di questi 3,7 milioni per ragioni economiche.
Crescono, invece, coloro i quali pur non potendosi permettere la vacanza estiva non rinunciano comunque al mare o alla montagna pagando la cifra attraverso una richiesta di finanziamento. Nei primi cinque mesi dell’anno secondo i dati di Facile.it il tasso è cresciuto del 9% rispetto all’anno precedente a livello nazionale.
In Lombardia tale aumento ha raggiunto l’11%. Ma i vacanzieri che partono anche con il “debito” sono, a livello regionale, soprattutto i giovani. L’età media è 37 anni. Nel totale, oltre un terzo, ovvero il 36% della domanda è un under 30. L’importo medio chiesto per una vacanza è di 5.818 euro, 400 in più della media nazionale pro capite (5.416): il contratto prevede una rateizzazione del debito da estinguere in quattro anni (50 rate).
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L’offerta culturale della Lombardia
Nonostante anni di inflazione e la difficoltà a ripartire, la Lombardia rimane una tra le regioni italiane che richiama maggiormente i turisti con la propria offerta culturale. Calcolando vitto e alloggio negli hotel e nelle abitazioni private, i dati dell’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart) elaborati per l’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di Commercio registrano 142 milioni di presenze nel 2022 sul territorio nazionale:
- il 55% costituito da italiani (78,8 milioni)
- il 45% da flussi internazionali (63,6 milioni).
Mentre per il biennio 2023-2024 vede un incremento dell’11% negli ultimi due anni. In Lombardia, il canale online del turismo, come riporta anche il Giorno, chiuderà il 2024 con un fatturato di 5,1 miliardi. Il budget giornaliero di spesa per i turisti che arrivano in Lombardia prevede:
- 160 euro pro capite per l’alloggio;
- 120 euro per cene e ristoranti;
- 40 per le attività ricreative;
- 30 per musei e monumenti.
Infine, la permanenza media varia dai 3 giorni della provincia di Brescia, complice il bellissimo Lago di Garda, al dato inferiore alla giornata nella provincia di Cremona. L’istituto nazionale ricerche turistiche osserva: “Il dato più interessante è quello che vede il turista culturale fare tante escursioni e gite nella natura (57,1%), più del turista medio italiano (47%).