Sciopero a Milano, le conseguenze su trasporti e metropolitana

Mercoledì a Milano quarta giornata di sciopero indetta da alcune organizzazioni sindacali del trasporto pubblico, si prevedono notevoli disagi

A distanza di tre settimane dall’ultima agitazione, quarta giornata di sciopero indetta da AI Cobas che rischia di provocare alcune serie conseguenze al trasporto pubblico su tutta la rete di trasporto urbano di Milano: bus, tram e metropolitana.

Sciopero Trasporti Milano
Nuovo sciopero di ATM a Milano mercoledì 26 giugno – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

L’agitazione di 24 ore è stata indetta per mercoledì 24 giugno e coinvolgerà il personale e le linee della ATM.

Milano, sciopero dei trasporti mercoledì

Sono giornate calde per quanto riguarda il trasporto urbano milanese. La discussione riguarda non più soltanto contratto di lavoro e aspetti economici: ma la gestione stessa di alcune attività manageriali di ATM e soprattutto la sicurezza dei trasporti per i dipendenti, in particolare i conducenti delle linee.

Nel corso degli ultimi mesi sotto questo aspetto il dibattito è stato particolarmente vivace anche in considerazione di alcuni episodi che hanno inevitabilmente fatto notizia.

Il problema sicurezza

Alcune linee di Milano sono state oggetto di rapina. Veri e propri assalti in piena regola da parte di baby gang molto organizzate che approfittano di una sosta per salire a bordo e cogliere di sorpresa i passeggeri più sprovveduti. Obiettivo anche solo il telefonino.

Un altro problema che non riguarda direttamente i conducenti o il personale ATM è quello del taccheggio, davvero selvaggio, che negli ultimi mesi è diventato uno dei motivi di maggiore preoccupazione su alcune linee della metropolitana.

I social sono letteralmente invasi di video in cui viene denunciata la presenza di giovani borseggiatrici, soprattutto donne, giovanissime e spesso incinte, che salgono e scendono dai convogli nel tentativo di raccattare portafogli e borsellini. Un problema sicurezza che viene vissuto con molta urgenza dagli utenti abituali di ATM che si sono organizzati con pattugliamenti, gruppi di sorveglianza e un costante e continuo flusso di informazioni attraverso i social.

I motivi dello sciopero

L’agitazione, indetta per mercoledì 26 giugno, è stata proclamata dal sindacato Al Cobas e durerà 24 ore.

La motivazione dello sciopero è “manifestare contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal gruppo ATM e per chidere la ‘reinternalizzazione’ dei servizi in appalto e subappalto, contro il progetto ‘Milano Next’, per la trasformazione di Atm S.p.A. in azienda speciale del comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità”.

Sciopero Trasporti Milano
Si teme una ampia adesione per lo sciopero dei trasporti di mercoledì – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Oltre alle strategie aziendali di ATM contestate dai sindacati, ci sono poi altre rivendicazioni che riguardano più specificatamente i conducenti. Che chiedono “il ripristino del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri” – così come accadeva durante la pandemia – “una maggiore pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti e la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi”. 

Milano in sciopero, i servizi garantiti

Il personale viaggiante e di esercizio garantirà il servizio fino alle 8.45 di mercoledì quando comincerà l’adesione allo sciopero che potrebbe provocare forti disagi sia al traffico sotterraneo che di superficie fino alle 15. Seconda fascia di agitazione sarà dalle 18 fino al termine del servizio.

Tra i molti temi oggetto di rivendicazione da parte dei sindacati ci sono anche questioni economiche che riguardano ferie, un nuovo piano di assunzioni e la trasformazione dei numerosi contratti a termine o part-time in contratti a tempo pieno e indeterminato.

Quello di mercoledì è il quarto sciopero organizzato da Al Cobas nel giro di poche settimane dopo le agitazioni di 22 marzo, 6 e 31 maggio che avevano provocato alcuni ritardi e rallentamenti nella regolarità del servizio.

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