Anche il presidente della Regione Attilio Fontana (Lega) rompe il silenzio e sostiene il sindaco: “Ho parlato con lui. Ha la mia vicinanza”.
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana al fianco del sindaco di Milano.

Non è bastata la burrasca giudiziaria che ha travolto Palazzo Marino. Adesso è il tempo delle reazioni, delle alleanze trasversali, dei distinguo. E a sorprendere è il sostegno pubblico e convinto di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al sindaco Beppe Sala, indagato nell’inchiesta sull’urbanistica milanese.
Fontana, leghista, avvocato e già in passato bersaglio della magistratura, ha rotto il silenzio con una lunga intervista: “Ho sentito Sala due volte, venerdì e sabato. Gli ho voluto esprimere la mia vicinanza e il mio sostegno”. Un gesto forte, politico e umano, che attraversa la linea di faglia tra centrodestra e centrosinistra, almeno nel momento della crisi.
Le parole di Fontana su Beppe Sala
“Sono garantista da sempre – ha precisato Fontana – prima ancora che per convinzioni politiche, per formazione giuridica. Esiste la presunzione di innocenza. Sempre e per chiunque”.
LEGGI ANCHE – Beppe Sala non si dimette: “Le mie mani sono pulite, la mia maggioranza c’è e io ci sono”
È una posizione netta quella del presidente della Regione, che fa da contrappunto ai molti che, in queste ore, parlano già di responsabilità, dimissioni, colpe morali. Ma il governatore rilancia: “Quello che colpisce è la quantità di dettagli investigativi e di frasi intercettate che leggiamo sui giornali. Questa fuga di notizie non dovrebbe essere possibile”.
Fontana e Sala, tratti comuni
Un tema che Attilio Fontana conosce bene, visto il precedente che lo ha coinvolto: “Mi è capitato di scoprire dai giornali episodi che riguardavano mia madre, di cui non ero nemmeno a conoscenza. E nulla è cambiato, la situazione è sempre la stessa”.
LEGGI ANCHE – Tatiana Luter derubata sul Frecciarossa: bottino da quasi due milioni, tre arresti alla Centrale
Ma il cuore del ragionamento del presidente lombardo sta nella natura stessa dell’inchiesta: “Mi sembra che sia fondata su una teoria. Per ora abbiamo sentito solo la voce dell’accusa. Toccherà alla difesa farsi sentire. E poi, come è giusto che sia, deciderà una parte terza, ovvero i giudici”.
Un invito alla prudenza
Una presa di posizione che appare quasi come un invito alla prudenza, alla sobrietà e al rispetto dei ruoli: “Quello che accade adesso fa male a Milano e fa male alla Lombardia” dice ancora Fontana in una lunga intervista al Corriere della Sera.
LEGGI ANCHE – Milano, allerta meteo: settimana di temporali e rischio esondazioni
E a chi gli chiede se la solidarietà verso Sala sia figlia di una nuova intesa politica, Fontana risponde con chiarezza: “Io e il sindaco ci siamo spesso scontrati, ma abbiamo sempre collaborato sui temi istituzionali. Questo è il dovere di chi amministra”.
Fontana su Sala: “Milano è ostaggio della burocrazia”
Nelle parole del governatore c’è spazio anche per un’analisi più ampia del sistema urbanistico cittadino: “Milano corre perché tutto il resto del mondo corre. Sono politica e burocrazia che faticano a tenere il passo. E in questo labirinto normativo, chi vuole approfittarne trova spazio”.
LEGGI ANCHE – Erika Ferini Strambi trovata morta a Peschiera: il mistero della Mini nel fossato e dell’incontro con un uomo
Poi un affondo diretto sulle ricadute sociali: “Ho incontrato famiglie che hanno investito tutti i risparmi in un bilocale a Baggio, gente che sperava solo in una casa, non speculatori. E oggi si trovano nel limbo”.
“Spero finisca bene…”
Sul futuro giudiziario di Sala, Attilio Fontana non si sbilancia: “Spero finisca bene. Ma, da avvocato, direi che è uno di quei processi che mi piacerebbe affrontare. Perché un’indagine fondata su una teoria è, di per sé, una scommessa”.