Tra le cover band, quelle che rievocano gli show dei Pink Floyd sono tra le più richieste, e gli italianissimi Pink Floyd Legend in questo senso hanno ottenuto grandi riscontri, domani sera saranno di nuovo sul palco per una iniziativa speciale al Teatro degli Arcimboldi
Quando si parla di cover band una proposta che purtroppo spesso imperversa nei club e nei locali milanesi a scapito di gruppi che propongono musica originale e che avrebbero un disperato bisogno di spazi d’espressione, molti puristi storcono il naso.
In realtà ci sono anche moltissime cover band che hanno un pregio innegabile: quello di rievocare gruppi e concerti che diversamente sarebbe impossibile apprezzare di nuovo.
Alle spalle di band come i Pink Floyd Legend c’è un lungo lavoro di ricerca che consente di replicare, in modo molto fedele, spettacoli che sono diventati leggendari e che nessuno, nemmeno il gruppo originale, sarebbe mai in grado di riproporre.
LEGGI ANCHE – Matt Bianco torna al Blue Note: doppio spettacolo, oggi e domani
C’è uno studio accuratissimo dietro a ogni concerto che cerca di ricostruire in modo estremamente fedele gli spettacoli originali: e dunque strumentazione, arrangiamenti, scaletta. Ma anche palco ed effetti.
D’altronde i primi a sfruttare questa onda empatica e nostalgica sono stati proprio i musicisti originali della band. Nick Mason è appena passato dall’Italia con i suoi Saurceful of Secrets proponendo alcuni classici della prima era del gruppo. Roger Waters due anni fa ha riempito il Forum riproponendo tutto The Wall.
Il caso di Pink Floyd poi, in modo particolare, è davvero emblematico. La band si è separata molti anni fa realizzando un ultimo disco, The Final Cut, con la sua formazione a lungo termine, e dunque David Gilmour, Roger Waters, Richard Wright e Nick Mason. Dopo quel tour Waters si è separato proponendo solo musica per conto proprio e rifiutando qualsiasi proposta per riunirsi con i vecchi compagni.
LEGGI ANCHE – Taylor Swift e il suo messaggio d’amore a Milano: “Ci vediamo presto”
Il loro unico concerto risale a molti anni fa, un breve show celebrativo nell’ambito del Live Eight. La speranza era quella che Waters e Gilmour, finalmente, si riappacificassero per insieme una volta per tutte. Ma non è accaduto. Wright nel frattempo è scomparso. Le speranze di rivedere insieme i Pink Floyd così come il pubblico li ricorda quella formazione di The Wall sono praticamente tendenti allo zero. Quindi le cover band di una certa qualità e autorevolezza sono l’unica speranza di rivedere spettacoli diversamente impossibili.
Sotto questo aspetto i Pink Floyd Legend sono una delle miglior cover band in senso assoluto reduce da tre clamorosi sold-out consecutivi nella sempre agli Arcimboldi di Milano.
I Pink Floyd Legend, fondati nel 2005, sono più di una semplice cover band: sono un punto di riferimento per chiunque desideri rivivere la magia della musica della band britannica in tutta la sua autenticità.
LEGGI ANCHE – San Siro riapre al calcio ma pianifica già i concerti del 2025
Grazie a una cura maniacale nella riproduzione delle partiture originali e nell’attenzione ai dettagli scenografici, la band ha saputo conquistare sia la critica che il pubblico. Ogni loro spettacolo si trasforma in una vera e propria rievocazione dell’universo floydiano, capace di catturare il pubblico attraverso una perfetta fusione di musica, luci ed effetti visivi.
Negli ultimi quattro anni, i Pink Floyd Legend hanno attirato oltre 130mila spettatori con la propria proposta dal vivo. Un risultato che testimonia la loro crescente popolarità e il loro status di interpreti di rilievo dell’opera floydiana. Ogni tappa dei loro tour è una celebrazione della musica immortale dei Pink Floyd, con allestimenti e scenografie spettacolari che hanno reso omaggio agli album più iconici della band inglese. Il tutto in modo estremamente fedele: sia dal punto di vista musicale che scenografico.
LEGGI ANCHE – Paolo Liguori e l’informazione: “È cambiato tutto, non necessariamente in meglio”
La data degli Arcimboldi si intitola 50 Years in One Night ed è un omaggio alla scaletta più popolare della band. Una vera e propria esperienza immersiva che sarà interessantissima per i molti che purtroppo non hanno mai avuto la possibilità di vedere gli originali, considerando che i Pink Floyd, già senza Roger Waters da anni, hanno tenuto gli ultimi show ormai quasi trent’anni fa a promozione di The Division Bell.
Lo show di Milano è un omaggio ai cinquanta anni di carriera dei Pink Floyd, che vedrà l’esecuzione di tutti i brani più celebri del gruppo britannico in oltre due ore di musica ininterrotta. Tuttavia, la serata non si limiterà solo al concerto. Gli appassionati avranno l’opportunità di partecipare a incontri con esperti e ammirando la collezione di esperti del mondo floydiano, esplorando l’affascinante mostra tematica curata dal collettivo The Lunatics.
LEGGI ANCHE – Dal PalaLido all’Allianz Cloud: il tempio del rock torna a fare musica
La mostra presenterà rarità discografiche, poster, locandine e memorabilia originali, offrendo uno sguardo ravvicinato sulla storia e l’evoluzione dei Pink Floyd.
Indubbiamente tra le molte proposte che rievocano la leggendaria band britannica, i Pink Floyd Legend rappresentano un evento autorevole. La band ha appena riportato in scena lo spettacolo di Atom Heart Mother, dove coro e orchestra hanno dato vita alla celebre suite in modo fedele e avvolgente. L’esperienza musicale è stata ulteriormente amplificata dall’utilizzo di strumenti vintage, come nel caso del leggendario film Live at Pompeii che di tanto in tanto torna a fare capolino sulle reti specializzate. Un vero caposaldo dell’era psichedelica e della produzione della band subito dopo la drammatica uscita di scena di Syd Barrett.
LEGGI ANCHE – Massimo De Luca e lo sport: “Non c’è niente così forte e bello da comunicare, saperlo fare è un’altra cosa…” | ESCLUSIVA
I Pink Floyd Legend hanno dato vita a vere e proprie esperienze: il tour dedicato ai 40 anni di Animals ha visto la ricostruzione in 3D della famosa Battersea Power Station, simbolo dell’album, proiettata su un gigantesco schermo di oltre 15 metri, con vapori reali che fuoriuscivano dalle quattro ciminiere bianche per tutta la durata dello spettacolo.
Non meno affascinante è stato il progetto Shine Pink Floyd Moon, un’opera rock ispirata all’universo floydiano creata dal coreografo Micha van Hoecke, che ha portato sul palco la fusione tra musica e danza, con la partecipazione di Raffaele Paganini e della Compagnia Daniele Cipriani.
La storia dei Pink Floyd Legend è arricchita da collaborazioni con artisti che hanno avuto un ruolo centrale nella carriera dei Pink Floyd originali. Durante i loro concerti, la band ha condiviso il palco con figure di rilievo come Guy Pratt storico bassista dei Pink Floyd dal 1987, Ron Geesin, Gary Wallis oltre alle voci di Durga McBroom e Claudia Fontaine i cui assoli durante le esecuzioni dal vivo di The Great Gig in the Sky sono diventate un dei simboli stessi della band.
LEGGI ANCHE – Milano città Olimpica, il presidente del Coni ci avverte : “Dobbiamo correre” | Esclusiva
Nel gennaio scorso la band si è esibita al Teatro Olimpico di Roma con Harry Waters figlio di Roger Waters, in occasione della Pink Floyd Legend Week, dove hanno eseguito l’album The Final Cut, in un omaggio commovente a Eric Fletcher Waters, nonno di Harry, morto durante lo sbarco di Anzio nella Seconda Guerra Mondiale.
L’attuale formazione dei Pink Floyd Legend comprende alcuni dei più talentuosi musicisti della scena italiana, capaci di restituire con precisione e passione ogni sfumatura del suono floydiano: Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere) Paolo Angioi (chitarre, basso e cori) ed Emanuele Esposito (batteria).
LEGGI ANCHE – Club Dogo a San Siro: il rap italiano è davvero diventato grande, superospiti e folla
A completare la band ci sono le coriste Giorgia Zaccagni, Daphne Nisi Mete e Claudia Marss con il sassofonista solista Maurizio Leoni che aggiunge un tocco distintivo a brani inconfondibili come Money e Shine On You Crazy Diamond.
Nel corso degli anni, i Pink Floyd Legend hanno portato la loro musica in luoghi suggestivi e prestigiosi, sempre con un successo straordinario. Dai concerti al Sferisterio di Macerata dove hanno eseguito Atom Heart Mother con una orchestra di 140 elementi, fino alle serate sold-out a Roma e Milano per il tour dedicato ai 40 anni di Animals, ogni performance ha dimostrato la dedizione della band nel riproporre l’autentico spirito dei Pink Floyd.