Uccise la moglie Rossella con un rasoio, ora l’assassino Alfredo Zenucchi potrebbe uscire dal carcere tra un mese. E’ stato ammesso il rito immediato con patteggiamento. E’ omicidio del consenziente anziché volontario
Ha ucciso la moglie Rossella Cominotti di 57 anni con una rasoiata al collo poi ha tentato di togliersi la vita. Alfredo Zenucchi 58enne, in prigione dai primi di dicembre dell’anno scorso potrebbe, a breve, ritornare in libertà.
Questa è la conclusione a cui è giunto il suo legale difensore, l’avvocato Alberto Rimmaudo, che assiste il 58enne di Cremona con il collega, l’avvocato Riccardo Balatri. Zenucchi ora è stato ammesso al rito immediato con patteggiamento. L’udienza è fissata per il prossimo 26 giugno.
L’avvocato dell’imputato Zenucchi, il legale Rimmaudo ha proposto al Gip Marinella Acerbi una condanna detentiva per il proprio cliente di 4 anni e 9 mesi che, ridotta di un terzo, arriverebbe ad appena 3 anni e 6 mesi di reclusione.
Se il giudice per le indagini preliminari Acerbi accetterà la proposta del legale difensore del 58enne ed emetterà questa condanna, Zenucchi tornerà libero già a fine mese prossimo.
Tutto accadde in una camera d’albergo il 2 dicembre del 2023 quando Alfredo Zenucchi uccide a colpi di rasoio la moglie Rossella ferendola mortalmente al collo. Poi sceglie di togliersi la vita allo stesso modo ma il 58enne non ci riesce. Prende l’auto e tenta di gettarsi in un dirupo. Anche qui il tentativo fallisce. In fine si fa arrestare.
L’accusa per l’uomo, originario di Cremona, è di omicidio volontario, che prevede la pena all’ergastolo. Ed è qui che entra in scena l’avvocato Alberto Rimmaudo che insieme al collega patrocinante va infondo alla vicenda. Assiste all’interrogatorio del reo confesso dichiarando come il suo assistito sia: “un uomo distrutto”.
Il legale difensore presenta la lettera scritta dalla donna dove si evince la volontà di farla finita insieme al marito. Così cerca di risollevare l’accusato che appare sempre più depresso, guardato a vista in carcere e messo in isolamento. Proprio le condizioni mentali e di salute di Zenucchi sono il primo traguardo della difesa. Dopo mesi di apatia, l’imputato inizia a riprendersi in carcere. Comincia a prendere parte a qualche lavoro, viene spostato in una cella con altri detenuti, insomma appare riprendersi poco alla volta.
LEGGI ANCHE: >>> Metallica in concerto all’Ippodromo La Mura: come raggiungerlo, orari metro
LEGGI ANCHE: >>> Allarme furti a Milano, dati allarmanti per i negozianti: come difendersi
Il lavoro del legale difensore Rimmaudo passa in Tribunale. L’avvocato riesce a convincere il giudice a cambiare il capo d’imputazione da omicidio volontario a omicidio del consenziente. Così facendo il detenuto può avere uno sconto di pena passando da 15 a 6 anni.
Il giudice per le indagini preliminari fissa il processo per settembre, ma sempre l’avvocato Rimmaudo chiede e ottiene di far giudicare il suo assistito con il rito immediato, che prevede, in tal caso, un ulteriore sconto di pena fino ad un terzo. Infine, propone al pubblico ministero una condanna finale a tre anni e sei mesi.
Dunque, se la sua istanza verrà accolta, Alfredo Zenucchi tornerà libero già a fine giugno avendo scontato, al momento del processo, oltre 6 mesi di detenzione in carcere. Mentre per gli altri 3 anni di reclusione, l’uomo potrebbe godere della libertà condizionale o dell’affidamento in prova.