Il presunto stupro di gruppo avvenne il 3 maggio del 2022 all’interno di un motel di Cornaredo, nel milanese. I tre giovani accusati dalla presunta vittima 23enne sono stati assolti
Il Tribunale di Milano ha emesso la sentenza definitiva assolvendo con formula piena i tre giovani accusati di stupro di gruppo ai danni di una 23enne di origini haitiane: Alvardo Agaraj, Xhentian Agaraj e Alfiol Quku. La presunta violenza sessuale di gruppo denunciata dalla ragazza avvenne il 3 maggio 2022 in un motel a Cornaredo in provincia di Milano.
Ai Carabinieri la ragazza aveva raccontato di essere stata picchiata e violentata per oltre 12 ore di fila dai tre uomini e di essere riuscita a chiedere aiuto solo una volta che il gruppo avevano abbandonato il motel. I tre, invece, avevano sempre sostenuto che la 23enne fosse consenziente.
I tre imputati sono stati tutti assolti dall’accusa di stupro di gruppo, perché – secondo i giudici del Tribunale di Milano – “il fatto non sussiste”. L’intero gruppo, tutti di origini albanesi, avevano trascorso una serata in alcuni locali di corso Como a Milano per poi spostarsi in un motel.
Saranno liberi dalle accuse il 23enne Alvardo Agaraj e i due 31enni Xentjian – fratello del 23enne – e il cugino Alfiol Quku. Per loro, la pm Rosaria Stagnaro aveva chiesto condanne rispettivamente a 13, 9 e 8 anni e mezzo di carcere. Inoltre, il più giovane del gruppo, Alvardo Agaraj è già stato condannato per l’omicidio di un uomo di origini marocchine avvenuto proprio nel comune milanese di Cornaredo.
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La vicenda è avvenuta il 3 maggio del 2022. La presunta vittima, allora 23enne, si trovava in un locale di corso Como. Qui avrebbe conosciuto il gruppo di tre ragazzi, accettando una prestazione sessuale a pagamento in un albergo di Milano. Ma l’intero gruppo si sposta però dal capoluogo meneghino a Cornaredo, in un motel.
Secondo il racconto della presunta vittima, è proprio nel motel di Cornaredo che sarebbero avvenute le violenze sessuali. Ma la sua versione dei fatti è stata giudicata dai giudici inattendibile.
Oltre al racconto poco credibile della 23enne, secondo l’accusa anche le consulenze mediche smentirebbero gli abusi sessuali subiti. Così tutti e tre i giovani sono stati assolti. A novembre di quello stesso anno (2022) i due fratelli accusati dalla ragazza, erano stati raggiunti precedentemente da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma il Riesame anche in questa caso, aveva revocato il provvedimento.