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Cronaca

Sala e la nuova Giunta: il rebus Urbanistica tra equilibri politici e superconsulenze

Slitta a settembre la nomina del nuovo assessore all’Urbanistica. In arrivo Federico D’Andrea come superconsulente.

La macchina politica di Palazzo Marino riparte, ma con cautela. Dopo le dimissioni di Giancarlo Tancredi, l’assessorato all’Urbanistica di Milano rimane scoperto e il sindaco Beppe Sala sceglie la via della prudenza.

Beppe Sala sul nodo della nomina del nuovo assessore all’urbanistica dopo Tancredi – Credits ANSA (Milano.CityRumors.it)

La nomina del nuovo assessore, inizialmente ipotizzata entro l’estate, prima della chiusura tecnica prevista per le ferie di agosto, verrà rinviata a settembre.

Sala e la Giunta, i nomi per l’assessorato all’urbanistica

Nel frattempo, però, si fa largo una figura di peso: quella di Federico Maurizio D’Andrea, che stando a voci sempre più autorevoli provenienti dal Comune sarebbe già pronto a ricoprire il ruolo di superconsulente con compiti specifici di natura tecnico-finanziaria.

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La strategia è duplice: da un lato evitare nomine affrettate che potrebbero compromettere l’equilibrio della coalizione di centrosinistra, dall’altro garantire comunque continuità e solidità nella gestione di un settore delicatissimo come quello urbanistico.

Sala e la Giunta, equilibri in bilico

Il nuovo assessore, infatti, dovrà rappresentare una sintesi tra le anime della maggioranza, dal Pd ai Verdi, passando per Azione e le diverse declinazioni della sinistra. Un’impresa tutt’altro che semplice, che spinge Sala a ragionare con lungimiranza.

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Nel frattempo, le deleghe all’Urbanistica restano affidate alla vicesindaca Anna Scavuzzo. Ma la vera novità è la figura di D’Andrea, ex colonnello della Guardia di Finanza durante l’era di Mani Pulite, e manager di lungo corso con esperienze in aziende come Leonardo, BPM e Amsa. Recentemente nominato presidente di Principia (ex Arexpo), D’Andrea è da tempo vicino a Sala e già membro del Comitato per la legalità e la trasparenza guidato da Gherardo Colombo.

Chi è D’Andrea

Il suo nome è emerso con forza nel vertice di ieri tra il Partito Democratico e gli alleati della maggioranza. La proposta di farlo entrare in campo già nelle prossime settimane come superconsulente sembra trovare consenso, soprattutto perché l’incarico non risulterebbe incompatibile con la presidenza di Principia, al contrario di un eventuale ruolo da assessore.

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Il modello di riferimento, anche secondo ambienti interni alla Giunta, è quello adottato in passato con Franco Gabrielli per la Sicurezza: una figura più tecnica che politica ma con competenze mirate e una intesa di fondo con la giunta, capace di affiancare l’amministrazione nel governo delle trasformazioni urbanistiche.

A D’Andrea spetterebbero infatti le questioni legate ai conti e alla governance, lasciando all’assessore futuro la gestione operativa delle politiche urbanistiche. Resta da capire se una figura accademica o professionale di prestigio accetterà di condividere il mandato con un altro nome forte.

L’inchiesta prosegue

Nel frattempo, il clima a Palazzo Marino resta teso ma costruttivo. La maggioranza discute, il sindaco ascolta, e il dossier Urbanistica resta aperto tra esigenze politiche e ricerca di equilibrio. La parola d’ordine, per ora, è non sbagliare.