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Politica

Beni confiscati alla mafia, al Comune di Milano 267 unità immobiliari: come saranno riutilizzati appartamenti e terreni

Lotta alla mafia, il Comune di Milano ha a disposizione centinaia di unità confiscate alla criminalità organizzata che ha imperversato sul territorio. Ecco i dettagli.

Ci sono beni che un tempo appartenevano alla ‘ndrangheta, a Cosa nostra, alla camorra e ad altre organizzazioni mafiose nell’elenco delle strutture confiscate alla criminalità organizzata a Milano.

Beni confiscati alla mafia, al Comune di Milano 267 unità immobiliari: come saranno riutilizzati appartamenti e terreni (FACEBOOK FOTO) – MilanoCityrumors.it

Al momento, stando ai dati forniti in queste ore da Palazzo Marino, sono 267 le unità immobiliari assegnate al Comune, per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro. Le strutture comprendono 140 appartamenti, 31 locali commerciali,13 magazzini e 9 terreni. Il numero è in continua crescita negli ultimi anni e il trend si conferma anche nel 2025. Le statistiche sono state diffuse in occasione della XII edizione del Festival dei Beni confiscati che si tiene a Milano dal 27 al 30 ottobre 2025.

L’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé ha parlato di “simboli di legalità che testimoniano la verità delle parole di Giovanni Falcone: ‘la mafia non è un fatto invincibile’. Ogni volta che un immobile o un terreno usati per scopi criminali vengono restituiti alla collettività quelle parole dimostrano tutta la loro potenza. E noi non dobbiamo smettere di raccontarlo”.

Radici di mafia, primo evento del Festival a Milano

La prima giornata si è aperta al teatro Franco Parenti con Radici di mafia, un confronto tra esponenti dell’Antimafia, associazioni e politici per fare il punto sulle trasformazioni delle associazioni criminali attive nel capoluogo lombardo. Il teatro è stato affollato da una platea di 500 studenti e studentesse di oltre dieci istituti di Milano e Provincia.

Nel corso del dibattito è emerso che il Comune di Milano ha infatti manifestato l’interesse ad acquisire 14 nuovi immobili confiscati da parte di Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata). Se la procedura dovesse andare a buon fine, il numero degli immobili confiscati potrebbe arrivare a 281. I beni confiscati possono essere utilizzati direttamente dagli Enti locali a cui vengono assegnati oppure essere dati in concessione a titolo gratuito.

L’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé (FACEBOOK FOTO) – MilanoCityrumors.it

Secondo un report di Libera, l’associazione contro le mafie, intitolato Mafia e corruzione a Milano, “la Lombardia è tra le regioni con il maggior numero d’immobili sequestrati e confiscati”. Il territorio lombardo è quinto in Italia per immobili destinati e sesto per le aziende, la maggior parte delle quali, però, sono state destinate. I clan che risultano maggiormente attivi a Milano e in provincia sono: i Serraino-Di Giovine, i Barbaro-Papalia-Trimboli-Sergi, i Guzzardi-Di Marco, i Molluso, i Carollo, e i Morabito-Palamara-Bruzzaniti-Talia.

Tornando ai dati, sono attualmente 138 le unità immobiliari date in concessione e sono in corso di assegnazione, attraverso un avviso pubblico, 36 unità immobiliari più 12 pertinenze, tra immobili in scadenza e liberi. 29, invece, le unità gestite direttamente dalla Direzione Welfare e Salute del Comune per servizi e attività di tipo sociale, mentre 17 sono in gestione alla società partecipata Mm come edilizia residenziale pubblica.