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Cronaca

Nuovo stadio San Siro, tra Olimpiadi e ricorsi c’è un nuovo via libera: è la Grande funzione urbana

Tra ricorsi, esposti e attesa per i Giochi olimpici, Milano è in attesa del via libera definito alla costruzione del Nuovo stadio San Siro. Ecco a che punto siamo.

Nei giorni scorsi, al momento della presentazione del “concept” della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026, il sindaco Giuseppe Sala ha parlato di “un tributo a San Siro”.

Nuovo stadio San Siro, tra Olimpiadi e ricorsi c’è un nuovo via libera: è la Grande funzione urbana (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

Il primo cittadino ha sottolineato che lo stadio è “un’icona di Milano” e che va “verso un’ultima fase della sua vita”. Pochi giorni dopo la giunta Sala ha dato il via libera allo schema di convenzione quadro e agli indirizzi operativi per il perfezionamento della compravendita del compendio immobiliare che comprende lo stadio Giuseppe Meazza, qualificato come “Grande funzione urbana San Siro”. L’esecutivo ha così recepito una delibera del consiglio comunale dello scorso 29 settembre.

Ma a che punto siamo con il progetto? Palazzo Marino ha pubblicato il bando per alla vendita o l’acquisizione dell’impianto attuale. L’iniziativa comprende la sostanziale demolizione dello stadio esistente per realizzare una struttura da oltre 71mila posti, nel quale ci sarà spazio anche per attività commerciali e spazi di intrattenimento. Si tratta di un’opera da 1,2 miliardi di euro la cui apertura è prevista per il 2031.

Gli obblighi delle società Milan e Inter nella trasformazione dell’area

Con il provvedimento approvato in giunta nelle scorse ore si disciplinano gli obblighi delle società Milan e Inter nella trasformazione dell’area. Nel documento, oltre alla parziale demolizione di San Siro anche la riqualificazione del tunnel Patroclo e la realizzazione di verde pubblico. Il vincolo del rogito di vendita dello stadio scatterà il prossimo 10 novembre, ma di mezzo ci sono una serie di esposti che le autorità stanno valutando.

Uno di essi è firmato dal Comitato SiMeazza che ha presentato un ricorso alla Corte dei Conti recentemente integrato con un’ulteriore memoria. Il presidente del Comitato Luigi Corbani ha contestato una “valutazione economica troppo bassa dello stadio San Siro e delle aree circostanti“. Al rogito di cui sopra, inoltre, dovrebbero partecipare in totale quattro società che si occuperanno del progetto: Blueco srl, Red Stadco srl, Nsm holding e Stadio San Siro spa. Corbani ha chiesto gli statuti e gli atti costituivi di tutte le aziende e i gruppi.

Gli obblighi delle società Milan e Inter nella trasformazione dell’area (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

C’è poi il caso della richiesta depositata dall’avvocato Gaetano Braghò alla Soprintendenza ai Beni culturali. L’obiettivo è verificare la sussistenza di un provvedimento di tutela per tutto lo stadio. Attualmente, infatti, solo il secondo anello dell’impianto è stato considerato meritevole dal punto di vista ingegneristico ed architettonico. Realizzato tra il 1954 ed il 1955 dall’architetto Armando Ronca e dall’ingegnere Ferruccio Calzolari, il secondo anello è la parte più iconica dell’impianto.

A mio avviso l’intero stadio Meazza è meritevole di tutela non solo il secondo anello – ha spiegato l’avvocato in una mail indirizzata al Consiglio notarile di Milano e al notaio che si dovrà occupare del rogito – visto che preserva la memoria della comunità nazionale e del suo territorio, ed è oggetto di utilizzo per la promozione dello sviluppo della cultura, si pensi anche alla cultura musicale“.