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Cronaca

Milano, scatta l’allarme benzinai: sempre meno in città. Tutta colpa dell’Area C

A Milano l’allarme è concreto, secondo quanto riferisce il Sindacato dei gestori carburanti: in città stanno scomparendo i benzinai. La colpa è da attribuire all’Area C, ecco perché

Il capoluogo lombardo rischia di rimanere quasi senza benzinai nonché di assistenza per gli automobilisti. L’allarme, secondo la Figisc –  Sindacato dei gestori carburanti (aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) – è da attribuire agli “inasprimenti previsti” dal Comune di Milano per l’Area C.

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L’appello lanciato dal Sindacato in una nota è che a Milano, nell’arco di poco tempo, si rischia concretamente di avere solo poche stazioni di servizio e quasi tutte automatizzate.

L’allarme di Figisc sull’assenza di benzinai

Nella nota comunicativa divulgata dalla Figisc vengono spiegate le motivazioni secondo le quali a Milano, nel giro di poco tempo, la possibilità che i benzinai spariscano fisicamente sul territorio meneghino sia reale. Il Sindacato dei gestori carburanti, come riporta anche MilanoToday, danno la “colpa” all’Area C sostenendo:

Milano, scatta l’allarme benzinai: sempre meno in città. Tutta colpa dell’Area C

“Se l’amministrazione comunale continuerà con queste politiche di disincentivazione all’uso delle automobili a Milano, oltre a poter esserci meno autoveicoli in circolazione, sicuramente a breve si rischia di avere anche una città a zero benzinai“. In modo particolare la Figisc accusa:

“Le prossime misure previste sempre più penalizzanti su Area C aggraveranno la situazione, le stazioni carburanti in centro città, oramai si contano sulle dita di una mano. A Milano, nell’arco di poco tempo, si rischia concretamente di avere solo poche stazioni e quasi tutte automatizzate, ovvero in modalità self service, senza la presenza di personale adibito all’assistenza agli automobilisti.

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La fascia di automobilisti più colpiti

Il problema sollevato da Figisc si inserisce in un dibattito sul futuro della mobilità urbana a Milano molto più ampio. Infatti, se da un lato le misure adottate dal Comune meneghino sono atte a ridurre l’inquinamento e a promuovere una mobilità più green e sostenibile, dall’altro il rischio di creare vuoti commerciali in settori fondamentali per la vita quotidiana di molte persone è evidente.

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Infatti, lo stesso Sindacato conclude la comunicazione a riguardo spiegando: “E’ un altro tassello al processo di desertificazione commerciale: i più colpiti anziani e disabili che possono  avere necessità di assistenza durante il rifornimento”.

Solo a dicembre dello scorso anno, (2023) erano già 400 i distributori self service attivi a Milano. Il dato, a distanza di un anno e mezzo, è cresciuto notevolmente e – purtroppo per la categoria – non tenderà a diminuire.