Ancora un grave incidente a Milano che ha per vittima un ciclista, stavolta la vittima di una brutta caduta sul Monte Stella ha solo 15 anni
È ancora ricoverato in gravissime condizioni il giovanissimo di soli 15 anni caduto rovinosamente in bicicletta nel pomeriggio sulle pendici del Monte Stella, una delle aree verdi più amate dai milanesi.
Da ricostruire le cause dell’incidente che rende ulteriormente più grave il bilancio in una città che nelle ultime settimane ha visto intensificarsi in modo drammatico gli esiti di incidenti a bordo di bici e monopattini.
Milano, cade sul Monte Stella
Il Monte Stella, da sempre, è uno dei punti di riferimento della città per tutti gli appassionati di jogging e bicicletta. Caratterizzato dai suoi sentieri ampi e dalle grandi zone verdi la cosiddetta Montagnetta di San Siro soprattutto nelle ore meno calde di questa estate rovente è affollatissima da chi vuole distrarsi per qualche ora con una passeggiata a piedi o in bici.
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I percorsi sono ben segnati, il viavai di runner che si allenano è costante e continuo. Anche per questo i soccorsi nei confronti del giovanissimo sono stati – fortunatamente – tempestivi.
Milano, l’incidente sul Monte Stella
L’allarme è scattato poco prima delle ore 18. Un passante vede un ragazzino perdere il controllo della sua bicicletta e cadere rovinosamente a terra battendo la testa in modo molto violento. Scattano i soccorsi.
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Fin da subito si capisce quanto le conseguenze dell’incidente siano molto gravi. I presenti raccontano i primi soccorritori di aver provato a rianimare il giovane, a farlo parlare. Ma a quanto pare il quindicenne perde conoscenza quasi immediatamente, subito dopo l’impatto a terra.
I soccorsi
i primi ad arrivare sul posto sono due agenti della polizia locale che erano nei paraggi, subito dopo arrivano automedica e ambulanza che, viste le condizioni del ragazzino, chiedono al 118 l’immediato intervento dell’elisoccorso.
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È questione di pochi minuti: l’elicottero del 118 si alza in volo e raggiunge il punto d’atterraggio all’interno del parco per raccogliere il giovanissimo, che nel frattempo non ha ancora ripreso conoscenza, e trasferirlo d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda. Nel frattempo iniziano anche i primi rilievi per capire le circostanze di quanto accaduto.
Cosa è successo sul Monte Stella
Secondo la polizia locale, intervenuta sul posto per avviare una indagine e ricostruire la dinamica dell’incidente non sembrano esserci altri veicoli coinvolti. Si ipotizza dunque che la caduta possa essere stata causata da un’irregolarità della strada o da una distrazione. Nessuno ha saputo dire se il giovane stesse tentando un qualche trick, sono molti i ragazzi che anche al parco Monte Stella approfittano dei sentieri più scoscesi per qualche piccola sessione di downhill, certo non molto estrema considerando le pendici estremamente soffici e poco ripide.
Il ragazzo resta ricoverato in prognosi riservata: le condizioni, purtroppo, sono molto gravi.
Tanti altri incidenti a Milano
Purtroppo, quello del giovane ciclista al Monte Stella non è un caso isolato. Milano ha visto un incremento degli incidenti che coinvolgono ciclisti, un dato preoccupante che riflette la crescente diffusione della mobilità sostenibile in città, ma anche le sfide legate alla sicurezza stradale.
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Un altro episodio drammatico si è verificato poche settimane prima, quando un ciclista di 35 anni è stato investito da un’automobile in corso Buenos Aires, una delle arterie più trafficate di Milano. Il ciclista stava attraversando la strada quando un’auto, forse a causa della velocità e della scarsa visibilità, lo ha travolto. Il ciclista è stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime, e nonostante gli sforzi dei medici, è deceduto poche ore dopo.
Le piste ciclabili
Questo incidente ha suscitato una forte reazione tra i residenti e le associazioni di ciclisti, che hanno chiesto maggiori controlli ma soprattutto l’installazione di piste ciclabili maggiormente protette nel centro cittadino. Ma i casi sono stati numerosi.
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Anche a marzo, un incidente mortale ha scosso la città: una giovane donna, di ritorno dal lavoro in bicicletta, è stata investita da un camion in via Melchiorre Gioia. Nonostante fosse dotata di tutte le dotazioni di sicurezza, compreso il casco, l’impatto è stato fatale.
Qualche settimana fa altro incidente mortale in via Tunisia, non lontano da corso Buenos Aires: anche se in questo caso non è escluso che la causa dell’impatto tra i ciclista e un’automobile possa essere stato un malore.
Mobilità sostenibile
Quello della mobilità sostenibile è stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco Giuseppe Sala ma anche in considerazione di queste incidenti, purtroppo molto numerosi e gravi, alcune decisioni di trasformare strade della città estremamente trafficate in piste ciclabili è stato pesantemente messo in discussione.
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La situazione attuale evidenzia una contraddizione tra la promozione della mobilità sostenibile, di cui la bicicletta è un simbolo, e la realtà delle strade di Milano, spesso inadatte o pericolose per i ciclisti. Nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale per incrementare le piste ciclabili e migliorare la sicurezza, permangono diverse criticità che rendono la circolazione in bicicletta rischiosa.
Convivenza difficile
Uno dei problemi principali è rappresentato dalla coesistenza di ciclisti e veicoli a motore sulle stesse strade. Molte vie di Milano, soprattutto quelle centrali e altamente trafficate, non dispongono di piste ciclabili adeguate, costringendo i ciclisti a condividere la carreggiata con automobili e moto, mezzi pubblici e camion. Una convivenza che in mancanza di misure di sicurezza sufficienti può facilmente portare a incidenti, soprattutto nelle ore di punta, quando il traffico è più intenso.
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Inoltre, la conformazione stessa delle strade milanesi, con pavimentazioni spesso irregolari e buche che non vengono riparate tempestivamente, rappresenta un ulteriore rischio per i ciclisti. Non è raro che gli incidenti siano causati proprio da queste irregolarità, come si ipotizza possa essere accaduto nel caso del giovane ciclista al Monte Stella.
Parchi e aree verdi
Purtroppo come dimostrato dall’incidente al Monte Stella, anche i parchi e le aree verdi – che sono per definizione protette dal traffico cittadino – non sono esenti da rischi.
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All’interno di molti parchi non ci sono piste ciclabili: ma i vialetti interni sono utilizzati molto spesso da ciclisti per il transito. E questo porta a discussioni e potenziali incidenti con chi utilizza il parco con altre finalità: non solo runner, ma anche famiglie, mamme con bambini, utenti di aree cani.
Regole e buon senso
In molte città che hanno iniziato questa trasformazione ciclabile e sostenibile molto prima di Milano, su tutte Londra, esiste una sensibilità maggiore anche da parte degli stessi ciclisti.
Da molto tempo in altre città, anche per motivi di sicurezza, si parla di dotazioni obbligatorie per chi si sposta in bici, di rispetto del codice della strada ma anche di assicurazione. Cosa della quale in Italia, per il momento, non si parla assolutamente né per i ciclisti né per i monopattini e per altri mezzi leggeri.