Alla luce di nuovi incidenti, alcuni dei quali purtroppo fatali, il tema delle piste ciclabili diventa uno degli argomenti più caldi e attuali per la politica locale di Milano
Il problema delle piste ciclabili sta diventando davvero estremamente importante per tutta la cittadinanza di Milano.
Molti gli incidenti che si sono verificati nel corso degli ultimi mesi, alcuni dei quali purtroppo fatali l’ultimo dei quali la settimana scorsa, in pieno centro, in viale Tunisia. Un ciclista è finito a terra dopo una collisione con un’auto ed è deceduto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli.
Piste ciclabili e bici: Milano discute
L’uso dei mezzi leggeri a Milano è cresciuto in modo esponenziale in tutta la città, anche in considerazione del fatto che i servizi di noleggio di biciclette e monopattini hanno considerevolmente aumentato il numero di mezzi a disposizione di un pubblico sempre più ampio.
Ma anche le vendite di biciclette sono lievitate nel corso degli ultimi anni rendendo la due ruote, in particolare nella sua versione elettrica, una vera alternativa all’uso dell’auto e dei mezzi pubblici. Ci sono poi da registrare i rider che a Milano sono un autentico esercito. Pony che lavorano in orario d’ufficio per distribuire plichi, pacchi e corrispondenza personale. E moltissimi rider che lavorano per i servizi di catering e delivery. Sono un autentico esercito. Difficile stabilire quanti: ma la stragrande maggioranza di loro usa biciclette e scooter rendendo le piste ciclabili sempre più dinamiche e affollate.
I problemi di traffico
Quello delle piste ciclabili e del ricorso a mezzi leggeri ed ecologicamente non impattanti è un meccanismo che dovrebbe essere considerato virtuoso, che è esattamente quello che le istituzioni si auguravano.
L’esigenza a Milano era quella di creare un sistema di circolazione che fosse meno problematico per il traffico ma soprattutto meno impattante per l’ambiente. Il tutto in un quadro purtroppo estremamente compromesso per il capoluogo. I dati su polveri sottili e monossido di carbonio sono diventati un vero motivo di grandissima preoccupazione.
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Negli ultimi anni, in modo particolare proprio con la Giunta del sindaco Sala, c’è stata un’autentica corsa alle piste ciclabili. Quelle esistenti sono state ampliate, ne sono state create di nuovo a volte anche in passaggi stradali particolarmente problematici e ad alto scorrimento. Ed è stata proprio questo uno dei fattori che hanno portato a un aumento delle statistiche degli incidenti. Un traffico costantemente in aumento a fronte di condizioni di sicurezza non sempre rispettate.
Qual è il tema delle discussioni
Ma quali sono i problemi individuati a fronte di questi numeri preoccupanti? Purtroppo sono molti e non tutti facilmente né immediatamente risolvibili.
Il primo fattore di rischio quando avvengono incidenti sembra essere la oltre a una certa improvvisazione di chi si pone alla guida di una bicicletta.
Manca una vera e propria cultura dell’uso della bicicletta, ma quasi sempre manca anche il rispetto delle più elementari norme della strada. Chi si sposta in bici non si preoccupa molto di regole e norme. Vuole andare da A a B e cerca di farlo seguendo la strada più veloce e più semplice possibile.
Il mancato rispetto del codice
Attraversa sulle strisce, cosa che non è contemplata dalle norme della strada che sostiene che i ciclisti dovrebbero scendere dalla loro bici percorrendo le strisce a piedi. Raramente chi utilizza una bici a noleggio fa uso di casco, spesso utilizza anche il marciapiede, spessissimo circola in senso contrario alla marcia diventando un rischio in particolare per i pedoni. E poi c’è il problema, sempre più serio, delle corsie non protette.
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In molte città europee le corsie ciclabili sono difese da cordoli o piccoli marciapiede. La cosa, un po’ per la conformazione delle nostre città un po’ perché alcune strade sono davvero molto limitate per auto e mezzi pubblici, questa cosa non è stata prevista.
L’evoluzione delle piste ciclabili a Milano
Negli ultimi anni, Milano ha investito molto nella creazione di piste ciclabili. L’amministrazione comunale ha realizzato nuovi percorsi e potenziato quelli esistenti, con l’intento di rendere la città più sostenibile e vivibile. Questo sforzo ha portato a una rete ciclabile che si estende per centinaia di chilometri, collegando diverse zone della città e permettendo ai ciclisti di muoversi con maggiore facilità e sicurezza, almeno in teoria.
Nonostante le buone intenzioni, i numerosi incidenti che coinvolgono i ciclisti a Milano hanno messo in discussione l’efficacia delle piste ciclabili. Secondo dati recenti, il numero di incidenti che coinvolgono biciclette è in considerevole aumento. Si potrebbe dire aumento esponenziale…
Un progetto non adeguato
Molti hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza delle piste e sulla loro progettazione. Molte delle piste ciclabili sono state criticate per essere mal progettate, spesso condividendo spazi con pedoni e veicoli, creando situazioni di pericolo.
Ad esempio, alcune piste ciclabili attraversano incroci trafficati senza adeguati semafori o segnalazioni, mettendo a rischio la sicurezza dei ciclisti. Inoltre, la presenza di veicoli parcheggiati illegalmente sulle piste ciclabili costringe spesso i ciclisti a deviare sulla carreggiata, esponendoli a ulteriori pericoli.
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Uno dei problemi principali riscontrati è il mancato rispetto delle regole da parte di tutti gli utenti della strada. I ciclisti, i pedoni e gli automobilisti sono soggetti in costante relazione tra loro. Ma spesso nessuna di queste tre categorie rispetta le norme di circolazione più elementari, creando situazioni di caos e pericolo. Molti ciclisti non seguono le regole della strada, attraversando incroci con il semaforo rosso o pedalando sui marciapiedi. Questo comportamento non solo mette a rischio la loro sicurezza, ma anche quella dei pedoni.
L’indotto della mobilità leggera
La crescita delle piste ciclabili ha anche avuto un impatto significativo sull’indotto economico della città. Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento delle vendite di biciclette e accessori, nonché all’apertura di nuovi negozi specializzati. Inoltre, il noleggio di biciclette e l’uso di servizi di bike sharing sono aumentati esponenzialmente, dimostrando un crescente interesse per la mobilità leggera.
Tuttavia, questo sviluppo positivo è accompagnato da problemi di regolamentazione e sicurezza. Le biciclette elettriche, in particolare, hanno sollevato preoccupazioni per una velocità spesso eccessiva, alcune vengono potenziate al di là delle regole e del consentito con batterie supplementari, e il loro uso improprio. Senza una regolamentazione chiara, questi mezzi rischiano di diventare un pericolo per la sicurezza stradale.
Piste ciclabili a Milano: un vuoto normativo
In attesa che nascano leggi in grado di accompagnare questa evoluzione in modo più sicuro, mancano anche garanzie, tutele e obblighi – per esempio – di carattere assicurativo, si attendono norme che possano rendere questa interazione meno problematica e più omogenea.
Una priorità è sicuramente la realizzazione di campagne di sensibilizzazione per una maggiore attenzione al codice e alle norme della strada, inclusi anche programmi di educazione stradale che potrebbero aiutare a creare una cultura della sicurezza stradale più solida.