Milano, è morto in ospedale il ciclista vittima di un incidente con un auto in viale Tunisia | Cosa è successo

Mentre infuriano le polemiche su molte piste ciclabili allestite in città e oggetto di problemi di sicurezza, Milano registra un’altra vittima, un ciclista

Quello delle piste ciclabili sta diventando un tema estremamente sensibile a Milano. É stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del sindaco Beppe Sala e in qualche caso il loro allestimento ha fatto discutere.

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Ciclista di 63 anni morto in pieno centro a Milano – Credist ANSA (milano.cityrumors.it)

Perché molte di queste corsie preferenziali sono nate su strade ad altissima densità di traffico, in qualche caso stringendo marciapiedi e rosicchiando manto stradale. La sicurezza resta un tema estremamente forte: anche perché gli incidenti sono all’ordine del giorno. E quello che si registra oggi, purtroppo, è mortale.

Milano, un ciclista vittima della strada a Milano

La vittima di questo ennesimo incidente stradale è un ciclista, un uomo di 63 anni deceduto poco dopo il ricovero all’ospedale Fatebenefratelli dove l’uomo era giunto in condizioni disperate.

Teatro dell’incidente è viale Tunisia, una delle trafficatissime strade che circondano la stazione Centrale, a pochi metri da corso Buenos Aires, dove in più occasioni si sono già verificati incidenti anche estremamente gravi.

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È poco prima di mezzogiorno. Siamo in una delle strade più frenetiche del centro milanese, soprattutto nelle ore del mattino tra consegne, pony e delivery. I ciclisti e i rider in scooter come ogni mattina sono migliaia in questa zona che oltretutto in questi giorni, a scuole chiude e in pieno periodo di svendite, è punto di riferimento anche dello shopping.

Secondo alcune testimonianze raccolte dai vigili urbani dell’infortunistica che sulla vicenda ovviamente hanno aperto un fascicolo che ora diventerà oggetto di indagine della magistratura, l’uomo era alla guida della sua bicicletta nella corsia indicata come ciclabile ma non delimitata da cordoli. A proteggerla solo una striscia bianca a terra, molto spesso invasa sia dalle auto che da monopattini e moto.

La dinamica dell’incidente

Non è chiaro che cosa sia accaduto. Secondo alcuni testimoni l’uomo avrebbe urtato una macchina che gli stava transitando su un lato, secondo altri sarebbe stato il ciclista a cadere finendo addosso alla vettura.

Potrebbe essere stato un incidente della strada, ma anche un malore a provocare lo scontro. La traiettoria del ciclista era lungo viale Tunisia verso corso Buenos Aires mentre l’auto proveniva da via Franchelli. É stata questione di pochi secondi. Il ciclista è finito a terra. E il primo a porgergli assistenza è stato proprio lo stesso automobilista coinvolto nell’incidente, aiutato da alcuni passanti.

Ciclista vittima a Milano
Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

 

Aperta una inchiesta

Inevitabile a questo punto il ricorso all’esame post-mortem. Solo l’autopsia sarà in grado di stabilire se il ciclista sia deceduto a causa di un malore che abbia provocato l’incidente o se siano state le conseguenze dell’urto ad ucciderlo.

Sarà la magistratura a evidenziare eventuali responsabilità in quello che comunque è l’ennesimo incidente stradale che ha per soggetto un ciclista.

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Il tema a Milano è estremamente attuale anche in considerazione della riforma viaria che in tutto il capoluogo ha portato un accento particolarmente sensibile sulla strutturazione e in qualche caso la creazione da zero di piste ciclabili. L’idea era quella di dotare tutta l’area B e C, e dunque il doppio cerchio delimitato da circonvallazione interna ed esterna di piste esclusivamente dedicate alle biciclette. Il tutto incentivando l’uso dello sharing che a Milano funziona ormai da anni, sia per le bici che per i monopattini leggeri e scooter elettrici che in città sono estremamente numerosi e disponibili quasi in ogni angolo del centro.

Milano, ciclisti e piste in crescita esponenziale

La popolazione dei ciclisti a Milano è cresciuta in un modo estremamente considerevole. Molto meno rilevante invece è l’educazione stradale della stragrande maggioranza di ciclisti che si muovono in città. Spesso senza casco, protezioni, senza luci.

É frequentissimo in città vedere ciclisti, in particolare rider, che attraversano incroci senza alcuna luce, vestiti magari di scuro. Un altro tema oltre alla sicurezza è quello della prevenzione: non solo abbigliamento e protezione, ma anche assicurazioni. Nel pieno centro cittadino di Milano è conseututine vedere ciclisti che attraversano sulle strisce pedonali, o sfrecciano sui marciapiedi. Poi però sulla strada, nonostante le cosiddette piste, sono purtroppo oggetto di frequentissimi incidenti: perché le corsie per quanto possano essere considerate preferenziali non sono assolutamente protette e quasi ovunque manca una delimitazione fisica e ben precisa che protegga i ciclisti dalle auto e i pedoni, dagli uni e dalle altre.

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