Muore Daniele Mazzini, aveva creato l’unità cinofila dei Ghisa di Milano

Stroncato da un male incurabile a 59 anni, Daniele Mazzini era una persona molto amata e conosciuta a Milano per il suo impegno civile e sociale

Si terranno martedì 3 luglio alle 16 presso la casa funeraria San Siro di via Corelli le esequie di Daniele Mazzini, una vita in polizia municipale a Milano, sovrintendente capo morto ieri, domenica 30 giugno, al termine di una estenuante malattia.

Daniele Mazzini
Daniele Mazzini in posa con uno dei suoi cani – Credits Daniele Mazzini Facebook (milano.cityrumors.it)

Mazzini a Milano era quel che si dice una vera e propria personalità. Laureato in medicina veterinaria a Pisa aveva dedicato tutta la sua vita all’amore e alla passione per gli animali contribuendo in modo decisivo alla creazione del nucleo cinofilo della polizia municipale di Milano che lui stesso aveva fondato.

Chi era Daniele Mazzini

Aveva 59 anni ed era malato da tempo. I cani per lui erano qualcosa di più di una semplice passione personale, coltivata in anni di studio e di applicazione sia dal punto di vista medico che comportamentale. Mazzini aveva scritto moltissimi documenti importanti con pubblicazioni di notevole valore diffusi in Italia e all’estero.

In uno dei suoi libri – Argo è ancora vivo – lo si vede in foto abbracciato a un gigantesco cane lupo nero, una delle decine di esemplari che aveva educato e condotto.

I social nel corso delle ultime ore sono stati letteralmente invasi da moltissimi messaggi di cordoglio da parte di chi a Milano, magari perché padrone di un cane, lo aveva incrociato in una delle tantissime manifestazioni pubbliche cui il corpo cinofilo della polizia municipale, oltre venti anni di storia, aveva partecipato.

Il cordoglio dei colleghi

In piazza Beccaria dove ha sede il comando di polizia municipale, le persone che da anni lavoravano con lui erano preparate al peggio. Da tempo Mazzini stava molto male. La notizia si è diffusa in poco tempo e in un nulla la macchina del cordoglio si è messa in moto tra messaggi e telefonini. Chi aveva foto le ha postate, chi voleva ricordarlo lo ha fatto sotto la sua bacheca sui social, ovviamente costellata di scatti con i suoi cani.

“Lascia un grande vuoto – testimonia il segretario del sindacato di polizia locale Sulpl Daniele VinciniDaniele aveva creato da zero il nucleo cinofilo. Era una persona seria e competente, uno di quelli che teneva tantissimo al suo lavoro. Amava i colleghi ed era riuscito a creare un clima di grande collaborazione ed empatia. I risultati della sua attività erano sotto gli occhi di tutti…”

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La carriera di Daniele Mazzini

Il nucleo cinofilo della polizia municipale era nato nel 2000. Mazzini, entrato nel corpo di polizia municipale milanese nel 1989 dopo aver vinto il concorso, ne era stato uno dei promotori. Ma la sua carriera era iniziata molto tempo prima: come agente di quartiere e sulla strada. Aveva percorso con passione tutta la gavetta dedicandosi a un’altra grande passione, le moto. Agente dei motociclisti per quasi dieci anni aveva lasciato le due ruote per le quattro zampe. Il corpo dei cinofili era nato proprio con l’intenzione di sorvegliare in modo più attendo parchi e giardini in un momento particolarmente delicato per la metropoli in particolare sotto l’aspetto del traffico di droga.

Mazzini aveva fatto sua questa nuova missione. Forte di una laurea a Pisa e di numerosi corsi da addestratore Enci, si era iscritto al miglior corso cinofili italiano, quello dei Carabinieri che ogni anno abilita decine di agenti specializzati e al momento del diploma aveva ottenuto il punteggio più alto… primo del corso.

Il Corpo Cinofili: un orgoglio milanese

La polizia municipale di Milano è stato il primo corpo di polizia locale a dotarsi di una unità cinofila. E da allora Daniele Mazzini è stato un punto di riferimento non solo per Milano, dove il corpo cinofilo è una realtà consolidata da molti anni, ma anche per diversi altri corpi di polizia locale, in provincia di Milano, Como, Bergamo e Varese.

Daniele Mazzini
Mazzini al lavoro durante una delle sue dimostrazioni nelle scuole – Credits Daniele Mazzini Facebook (milano.cityrumors.it)

Mazzini era indubbiamente una personalità nel suo campo. Il lavoro di formazione dei colleghi più giovani proseguiva di pari passo con quello di educazione e di conduzione. Al suo fianco c’era sempre qualche cane. A volte bizzoso, a volte troppo timido, altre magari troppo vivace… “ma la colpa è sempre nostra, i cani si esprimono per quello che gli insegniamo noi…” diceva sempre.

Il parco cinofilo Forlanini

Oggi l’unità cinofila di Milano, la prima nata da una organizzazione di polizia locale, è una realtà tra le più importanti in Italia. Lo scorso anno sono arrivati nuovi cani, nuovi istruttori e nuovi programmi. Il Parco Forlanini, sede dell’unità, è sempre affollatissimo di studenti che vogliono vedere come questi cani giocano e lavorano. Ma i cani fanno sul serio.

Arrivano al Forlanini in quella che si può considerare una vera e propria accademia a due-tre mesi di vita. E qui diventano in poco tempo unità addestrate in grado di intercettare droga, armi, esplosivi. I cani in forza al nucleo cinofilo sono una dozzina. I cani destinati alla ‘pensione’ a volte rimangono in affido ai loro conduttori, che non vogliono più rinunciare alla compagnia del loro collega di lavoro dopo molti anni. E vengono sostituiti da cuccioli che nel frattempo passano tutte le prove di addestramento.

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Il lavoro di Milano è stato utilissimo anche per molti comuni di cintura. Sesto San Giovanni ad aprile aveva annunciato l’impiego di una unità cinofila per pattugliare giardini e aree pubbliche nel tentativo di arginare il fenomeno dello spaccio.

Un libro per pensare come un cane

Una testimonianza importante di quello che è stato il lavoro di Daniele Mazzini si può leggere in Argo è ancora vivo, una storia senza epilogo. Non un romanzo e nemmeno un tutorial quanto piuttosto esercizio introspettivo nel corso del quale Mazzini spiegava e i padroni di un cane come entrare in sintonia con il loro quattrozampe, entrare nei suoi occhi, immedesimarsi nel suo ruolo per conoscere qualcosa di più di lui. E forse anche di noi stessi.

I funerali di Daniele Mazzini

Quella di Daniele Mazzini è una famiglia di vigili urbani. Il padre, Eugenio è un ghisa ormai in pensione da anni. Agente di polizia municipale è anche la sorella, Cinzia.

Tra i messaggi di cordoglio anche quello dell’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi con cui Mazzini aveva collaborato: “Avevamo fatto tante cose insieme, una persona straordinaria. Ci mancherà”.

La camera ardente sarà allestita fin da oggi, in via Corelli 120/A dalle 12 alle 17.30 e resterà aperta anche dalle 8 alle 15.30 di martedì prima dei funerali.

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