L’esordio contro il Liverpool del Milan è quanto di peggio si possa immaginare, rossoneri battuti in rimonta da un Liverpool che a tratti domina la scena concedendo pochissimo
Peggio di così non poteva andare. Milan battuto proprio nella partita che doveva essere il motivo di riscatto di una squadra fino a questo momento decisamente al di sotto delle aspettative.
E se c’era una minima ventata di ottimismo dopo la netta vittoria sul Venezia nell’anticipo di campionato, questa è stata spazzata via da una violentissima contestazione cui la squadra ha assistito a testa bassa sotto la curva.
Illusorio il vantaggio di Pulisic che ha esaltato la platea di San Siro. Ma da quel momento in poi si è visto solo il Liverpool che ha concesso davvero pochissimo impedendo al Milan qualsiasi reazione dopo ogni gol. Le reti di Konate e Van Dijk lanciano i Reds già nel primo tempo.
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Nel secondo quando ci si attenderebbe una reazione decisamente più concreta, anche in considerazione dell’uscita dal campo per infortunio di Maignan, il tracollo con il terzo gol di Szoboszlai. La violentissima contestazione dei tifosi al termine della partita è la logica conseguenza di una serata pessima che rischia di avere pesanti conseguenze e che arriva immediatamente prima del derby.
Dopo appena tre minuti i rossoneri sono già in vantaggio. Un lungo rilancio di Maignan trova Calabria pronto ad appoggiare Pulisic che sfrutta un errore di Konaté, scatta e infila Alisson con un bel diagonale. La partita del Milan dura solo 15 minuti: non appena il Liverpool comincia a organizzarsi la difesa rossonera mostra crepe già viste nel corso delle prime uscite stagionali.
La pressione del Liverpool comincia a farsi insostenibile e al 23’ i Reds pareggiano: Konaté sfrutta un calcio di punizione ben calibrato da Alexander-Arnold e approfittando di un’uscita sbagliata di Maignan, insacca. Il Milan non reagisce: il Liverpool dilaga.
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Al 41’ altro gol evitabile: calcio d’angolo perfettamente eseguito da Tsimikas con Van Dijk indisturbato nel colpire di testa il gol del vantaggio. Nella ripresa Maignan esce di scena: a quanto pare fisicamente già nel primo tempo il portiere lascia il terreno di gioco affidando la porta a Lorenzo Torriani, classe 2005. Il portiere francese se ne va in lacrime, cosa ulteriormente allarmante. I Reds riprendono il loro gioco tambureggiante cui il Milan non reagisce per nulla: e al 66’ è Dominik Szoboszlai a chiudere le marcature concretizzando un assist perfetto di uno scatenato Gakpo.
La superiorità del Liverpool è stata evidente in ogni fase del gioco. La squadra di Klopp ha vinto quasi tutti i duelli individuali, dominando fisicamente e tecnicamente. Salah ha colpito due traverse, Gakpo ha creato numerose occasioni e, in generale, il pressing degli inglesi ha letteralmente stordito il Milan. I rossoneri, incapaci di costruire trame di gioco efficaci, hanno subito costantemente la pressione alta dei Reds, perdendo anche un gran numero palloni pericolosi senza mai riuscire a trovare soluzioni per uscire dal pressing avversario.
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Anche i cambi effettuati da Fonseca non hanno portato i risultati sperati. L’inserimento di Abraham, ad esempio, ha aggiunto poco alla manovra offensiva del Milan, mentre Emerson Royal, entrato al posto di Calabria – anche lui infortunato – ha faticato a contenere le incursioni avversarie. La squadra è sembrata priva di idee ma soprattutto di reattività, quasi incapace di reagire agli eventi del match.
La sconfitta ha scatenato una dura contestazione da parte dei tifosi, che hanno fischiato la squadra a lungo a fine partita. I cori di protesta hanno fatto eco in uno stadio San Siro deluso e frustrato quando ormai gran parte dei tifosi se ne erano già andati.
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A contestare pesantemente è stata la curva che ha richiamato la squadra sotto gli spalti: i giocatori, quasi tutti, hanno assistito ai cori di sfogo dei supporter prima di rientrare negli spogliatoi. Ma non è sfuggita ai più l’immagine di Leao che si allontanava dal campo. Il portoghese è stato anche il primo a lasciare lo stadio passando davanti alla zona mista senza concedere alcuna dichiarazione.
Gakpo impressionante, davvero imprendibile in una difesa in completa balia delle sue accelerazioni. Crea tantissime occasioni dimostrando una continuità di azioni straordinaria. Immediatamente dietro di lui Graveberch, sempre nel vivo dell’azione, recupera un gran numero di palloni concedendo pochissimo e tenendo sempre il piede sull’accelerazione.
Se nel Milan si salva solo Maignan, nonostante qualche responsabilità sul primo gol del Liverpool, prontamente bilanciata da alcuni miracoli, tutto il resto è quasi completamente insufficiente. Con qualche nota pessima che riguarda in particolare Calabria, davvero in balia di un Gakpo scatenato, e Tomori piantato per terra in diverse occasioni decisive ma soprattutto in occasione del secondo e del terzo gol.
MILAN-LIVERPOOL 1-3
3′ Pulisic, 23′ Konate, 41′ van Dijk, 67′ Szoboszlai
Milan (4-2-3-1) – Maignan (52′ Torriani); Calabria (70′ Emerson Royal), Tomori (84′ Gabbia), Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek (70′ Abraham), Leao; Morata (84′ Okafor). All. Fonseca
Liverpool (4-2-3-1) – Alisson; Alexander-Arnold (79′ Gomez), Konate, van Dijk, Tsimikas; Mac Allister (90’+ Endo), Gravenberch; Szoboszlai, Salah (90’+ Chiesa), Gakpo (68′ Luis Diaz); Diogo Jota (68′ Nunez). All. Slot
Ammoniti: Calabria, Fofana, Mac Allister, Fonseca, Konate.
Arbitro: Espen Eskas (Norvegia)