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Inzaghi dopo Inter Torino: “Thuram è una preoccupazione in più”

Il tecnico dell’Inter commenta la vittoria contro il Torino ammettendo gol subiti e una certa preoccupazione per l’infortunio occorso a Thuram

Simone Inzaghi è soddisfatto. Ma non troppo. L’infortunio di Marcus Thuram ovviamente preoccupa. Ma anche la strana attitudine dell’Inter di subire gol evitabili e di complicarsi la vita in partite che sembrano già vinte non lo lascia tranquillo.

Simone Inzaghi commenta la terza vittoria di fila dell’Inter – Credits APLapresse (Milano.CityRumors.it)

Il tecnico dell’Inter, ancora obbligatoriamente in silenzio sulla vicenda inchiesta che è sicuramente un altro elemento di tensione, dedica gran parte delle sue dichiarazioni a margine della vittoria sul Torino proprio a questi due elementi di riflessione.

Inter-Torino, parla Inzaghi

Su Thuram: “Ha preso un colpo sul tendine a fine primo tempo, si lamentava ma ha deciso di restare in campo. Poi ha chiesto il cambio, l’ho lasciato negli spogliatoi che era sul lettino con la borsa del ghiaccio. Ovviamente contento per la vittoria e la tripletta, forse un po’ preoccupato. Aspettiamo la valutazione dei medici. Non posso non essere preoccupato: se un giocatore come lui, gioca come gioca, fa tre gol e mi chiede il cambio vorrei vedere…”

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Quanto invece ai gol subiti… “Ci sono stati errori, non c’è dubbio. È una cosa sulla quale dobbiamo lavorare con impegno e attenzione. Ma se guardo l’aspetto più rilevante dobbiamo dire che abbiamo ottenuto tre vittorie in una settimana dopo un derby perso. La squadra ha lavorato bene, in questo momento per quanto riguarda la fase difensiva dobbiamo crescere”.

“La partita era già chiusa”

Luci e ombre in una prestazione comunque di alto profilo: “Per come abbiamo giocato e vinto queste tre partite, oltre all’ottimo approccio, non posso che essere contento. Abbiamo trovato una squadra che domenica scorsa era prima in classifica. ll Torino è un’ottima squadra che è rimasta in dieci e nonostante questo non ha mollato. Abbiamo creato tantissime occasioni: ed è un altro elemento di soddisfazione. Certo, se guardi il risultato il 3-2 non rispecchia quanto abbiamo fatto in campo. Certe partite vanno chiuse. Non possiamo correre rischi dopo un dominio del genere…”

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Oltre a Thuram manca anche Barella che salterà gli impegni con la Nazionale: “Vedremo il suo recupero giorno per giorno. Sono due settimane che non lo vedo. Segue le sue terapie ma non è ancora tornato in campo. Sono passate due settimane, ne servivano tre: è un giocatore che aspetto, sappiamo l’importanza che ha per noi e sta cercando di recuperare il prima possibile”.

Marcus Thuram., tripletta e infortunio alla caviglia – Credits APLapresse (Milano.CityRumors.it)

Thuram, gol e botta

In realtà l’infortunio di Thuram arriva già al 20’ nell’episodio che costa l’espulsione a Maripan: “Una gran botta, tanto dolore. Quando ho visto il sangue sul calzettone mi sono preoccupato ma ho deciso di stringere i denti. Dopo tre gol, quando il dolore cominciava ad aumentare, ho chiesto il cambio. Ora valuteremo. Certo, il dolore dopo che sono uscito è aumentato…”

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Tripletta d’autore quella di Marcus Thuram: “Fare gol a San Siro è fantastico, ma vincere è sempre la cosa più importante. Non è cambiato niente rispetto allo scorso anno. Con Lautaro lavoriamo benissimo, c’è intesa e soddisfazione reciproca. A volte tocca a lui, a volte tocca a me. Lavoriamo molto uno per l’altro. Questa è stata una serata davvero speciale che porterò nel cuore”

Inter-Torino, Vanoli striglia Maripan

Il Torino ha avuto il merito di non crollare sul 2-0 e in dieci uomini: “Non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi sotto l’aspetto della determinazione e della dedizione. Certo… alcuni errori si pagano”.

Il riferimento è ovviamente all’espulsione di Maritan? “Un giocatore della sua esperienza non può fare un errore simile, ci ha messo in grande difficoltà. Per il resto faccio grandissimi complimenti alla mia squadra. Anche se dobbiamo migliorare nell’attenzione alle marcature in area. Lo spirito è stato comunque eccezionale. È una squadra che ha dei valori anche se c’è lavoro da fare considerando le tante novità in organico. Ma la prestazione di San Siro certifica che la strada è quella giusta. Anche in dieci i ragazzi hanno dimostrato attenzione, pensiero e idee”.

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.