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Cronaca

Inter, gli inquirenti svelano come gli ultras facevano pressioni su Simone Inzaghi su tattica e mercato. Le intercettazioni

Le intercettazioni trapelate nell’ambito dell’inchiesta sugli ultras dell’Inter aprono a sviluppi che riguardano anche la squadra e Simone Inzaghi

Le intercettazioni che via via stanno trapelando dalle indagini sull’inchiesta a carico degli Ultras di Inter e Milan rivelano uno spettacolo preoccupante con pesanti ingerenze su squadra e tecnico.

Inzaghi, sotto la pressione degl ultras dell’Inter – Credits ANSA (MilanoCityRumors)

Tattiche e mercato: i capiultrà pretendevano di dire la loro su qualsiasi cosa, cercando di influenzare scelte tecniche e strategie su acquisti e cessioni.

Inchiesta ultras Inter

Le indagini che sono ancora in corso e che potrebbero portare ad ulteriori clamorosi sviluppi ma che al momento hanno già portato a galla non solo episodi legati alla gestione della biglietteria e ai disordini da provocare fuori dallo stadio, ma anche tentativi di condizionare le scelte tecniche della squadra.

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Tra le carte giudiziarie, emergono conversazioni tra esponenti degli ultras nerazzurri e l’allenatore Simone Inzaghi, a partire dall’inizio del 2023, quando l’Inter faticava in campionato e i risultati non erano all’altezza delle aspettative.

Inter, gli ultras e Simone Inzaghi

In un momento di crisi, i leader della curva dell’Inter avrebbero cercato di farsi sentire, chiedendo un incontro con Inzaghi per esprimere il loro punto di vista sulle decisioni tattiche. In particolare, un episodio raccontato dagli atti svela il tentativo di suggerire all’allenatore di modificare la formazione quando la squadra rimaneva in inferiorità numerica, proponendo l’inserimento di due attaccanti.

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Nonostante le pressioni, l’incontro diretto con Inzaghi non sarebbe. mai avvenuto, grazie all’intervento del direttore sportivo Marotta, che ha evitato la visita degli ultras al centro sportivo di Appiano Gentile.

Le pressioni sul mercato

Le pressioni degli ultras, tuttavia, non si limitano alle scelte tattiche. Durante le indagini, è emersa anche la volontà di influenzare le decisioni di mercato della società. Uno degli episodi più rilevanti riguarda Milan Skriniar, ex difensore dell’Inter. I leader della curva avrebbero incontrato il giocatore in una birreria, lontano dagli occhi della stampa, per discutere il suo futuro.

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Gli ultras, convinti che Skriniar fosse destinato a lasciare il club, avevano espresso il loro disappunto sulla mancanza di fondi per il suo rinnovo e l’impossibilità di sostituirlo con Bremer, come inizialmente previsto dalla società.

Gli scambi tra i membri della curva e il giocatore, secondo gli inquirenti, dimostrano come i tifosi volessero avere voce in capitolo anche sulle trattative di mercato, cercando di far pressione affinché venissero rispettate le loro aspettative.

Le intercettazioni a carico degli Ultras pesano anche su Simone Inzaghi – Credits ANSA (MilanoCityRumors)

I biglietti per Istanbul

Un altro capitolo delicato riguarda la questione dei biglietti per la finale di Champions League a Istanbul. In vista della partita, gli ultras non avevano sostenuto la squadra nella finale di Coppa Italia come forma di protesta per il numero limitato di biglietti riservati per la finale europea.

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Questo sciopero, durato solo per i primi minuti della gara, aveva infastidito l’allenatore Inzaghi, che in una telefonata con Ferdico, uno dei capi ultrà, aveva espresso il suo disappunto per la scelta della curva.

“Ci parlo io”

La conversazione telefonica si era poi spostata sul tema dei biglietti. Ferdico aveva chiesto ad Inzaghi di intervenire presso la società per ottenere ulteriori 200 tagliandi, necessari per soddisfare le richieste della curva. Inzaghi, cercando di mediare, aveva promesso di parlare con i dirigenti, tra cui Marotta e Zanetti, per cercare una soluzione. Alla fine, la questione dei biglietti era stata risolta, permettendo agli ultras di ottenere quanto richiesto.

 

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.