Un derby infuocato e pieno di grandi emozioni da una parte e dall’altra con più di qualche giocatore che si è messo in grande evidenza
Una partita bella e spettacolare, ma anche vera e dura come lo sono i derby. Inter e Milan hanno dato vita a una grande gara con qualcuno che si è messo in luce e in grande evidenza, altri invece che hanno deluso le attese.
MAIGNAN E’ senza dubbio il migliore della partita, soprattutto per le due fantastiche parate che ha effettuato nel primo tempo, prima su Thuram e poi su Lautaro Martinez e poi il rigore neutralizzato a Calhanoglu. Entrambe parate prodigiose e spettacolari. La più difficile, perché vista all’ultimo, sull’avvitamento di testa da parte del francese nella piccola area, con il portiere rossonero che è letteralmente volato dalla parte opposta a dove stava e ha respinto il tiro. Sull’attaccante argentino l’ha toccata con la punta delle dita, deviando di quel che basta per mandarla sul palo. Interventi incredibili.
PULISIC Torna e segna nella gara più difficile e complicata. Non parte benissimo, quasi in sordina, ma cresce col passare dei minuti fino alla rete del vantaggio dove è stato bravo a seguire l’azione e soprattutto letale e preciso quando Sommer ha respinto e lui si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto. Ma non è solo il gol, bensì una prestazione di livello tecnico e tattico, correndo da una parte all’altra del campo, quasi coprendolo tutto. Una grande partita.
THURAM E’ elettrico e si sposta da una parte all’altra del versante d’attacco. La difesa del Milan fa molta fatica a tenerlo e lui non fa che proseguire su questa scia, attaccando a volte a destra, a volte a sinistra, tanto che non dà alcun punto di riferimento. Riesce a procurarsi anche un rigore ma Calhanoglu lo sbaglia in maniera clamorosa, facendosi ipnotizzare da Maignan. E’ un giocatore che, in un certo senso, predica nel deserto, è in serata ma qualche compagno non è in stato di grazia.
CALHANOGLU Non parte male anzi per quelle che sono le sue caratteristiche si mette nella posizione di poter essere uno dei più bravi, tanto che lui e Thuram sembrano avere un passo in più, ma è anche vero che se il francese gioca col fuoco dentro, il turco piano piano si spegne, forse per stanchezza o chissà cosa altro, tanto che non sembra essere un mistero quando si presenta dal dischetto e si fa respingere il tiro da Maignan. L’ha tirato come sempre, ma un po’ il portiere rossonero è stato bravo, ma un po’ Calha non ha tirato con la potenza di sempre. Chivu lo toglie a dieci dalla fine, forse ha accusato troppo lo sbaglio.
MODRIC Era uno dei più attesi della gara, ma il passo è un po’ troppo diverso rispetto sia a qualche compagno ma anche agli avversari nel reparto di competenza. Prova a distribuire il gioco e a far girare la squadra come può ma spesso viene anticipato e anche contrastato a dovere. E’ innegabile che sia uno degli osservati speciali e un po’ nel paga il dazio.
BONNY E’ entrato al posto di Lautaro Martinez e, da lì a poco, ha l’occasione per entrare nella storia e pareggiare un derby e una partita che per l’Inter era fondamentale. Il giocatore ha una grande occasione dal limite dell’area, con tutta la porta spalancata e la difesa del Milan schiacciata verso la porta e a una distanza di circa cinque metri, oro puro per un attaccante, ma lui spara alto, facendo arrossire San Siro.