Il sindaco di Milano Giuseppe Sala deve fronteggiare una maggioranza divisa tra veti, accuse reciproche e pressioni di Azione.
Il gravissimo allarme sicurezza, l’emergenza abitazioni, le inchieste aperte sull’urbanistica e le Olimpiadi invernali in arrivo non sono i soli elementi ad agitare in questi giorni Palazzo Marino ed il sonno del sindaco Giuseppe Sala.
Al Comune di Milano, infatti, manca un assessore a seguito delle dimissioni di Giancarlo Tancredi la scorsa estate, causate proprio dalle indagini sul Sistema deviato dell’urbanistica e dell’edilizia. Dunque si prospetta un rimpasto di giunta che sta agitando non poco le forze di maggioranza. Azione, unico partito di maggioranza non rappresentato in giunta, continua a chiedere l’ingresso di un titolare della Sicurezza.
La delega da marzo è nelle mani del sindaco Sala. La controproposta che arriva dalla sinistra della coalizione prevede che all’eventuale nuovo assessore siano affidate le Politiche giovanili e l’inclusione sociale, mentre la Sicurezza potrebbe essere assegnata a un membro già presente in giunta. In pole ci sarebbe Marco Granelli, da cui Sala ha preso il testimone.
“La questione del rimpasto di giunta non riguarda le poltrone, ma la capacità di dare risposte ai cittadini. – ha dichiarato in una nota il consigliere Daniele Nahum di Azione – Oggi stanno prevalendo i ‘no’ ideologici del Partito democratico nazionale rispetto alle urgenze di Milano. Sembra che si preferisca l’immobilismo pur di non disturbare gli equilibri del campo largo. È un diritto di tutti, non un gioco di veti politici”.
Anche lo stesso leader di Azione Carlo Calenda ha ipotizzato veti da parte della segretaria del Pd Elly Schlein. Si tratta di “ricostruzioni fantasiose sulla discussione interna al centrosinistra milanese“, ha ribattuto il segretario del Pd di Milano Metropolitana, Alessandro Capelli. Quest’ultimo in una nota ha assicurato: “Non c’è stato nessun intervento diretto o indiretto della segreteria nazionale Elly Schlein nella discussione eventuale milanese su eventuale rimpasto”.
Il Pd, insomma, negli ultimi mesi si sarebbe sempre impegnato perché tutti i passaggi decisivi partissero da confronti di coalizione. “Abbiamo condiviso il fatto – ha continuato Capelli – che il confronto deve ovviamente partire dalle esigenze della città e dalle azioni amministrative e non dai posti. Azione, tra gli altri, ha posto un tema di attenzione alla sicurezza urbana su cui in diversi abbiamo dato disponibilità di ragionamento e sicuramente troveremo una sintesi anche su questo spunto”.
I rappresentanti delle forze di maggioranza che sostengono la giunta Sala torneranno a incontrarsi il prossimo primo dicembre. “La partita non è ancora chiusa, ma la direzione deve cambiare. – ha ribadito Nahum – Noi, in ogni caso continueremo a lavorare con il consueto pragmatismo. Non smetteremo di incalzare l’amministrazione affinché queste soluzioni vengano applicate. Perché la sicurezza è un diritto di tutti, non un gioco di veti politici“.