Nell’azienda di trasporti pubblici milanese mancano 350 autisti, così Atm offre vantaggi ai futuri dipendenti: case in housing sociale e turni di lavoro migliori. L’accordo con i sindacati
Un approccio diverso sui turni di lavoro attraverso una collaborazione diretta con i dipendenti, case calmierate, messe a disposizione da Atm a prezzi bassi. Tutto per rendere la vita degli autisti il più possibile vicino al loro interesse.
Questi sono i due punti base proposti dall’azienda di trasporti meneghina durante il tavolo di confronto che si è aperto ieri, venerdì 13 settembre con i sindacati. Atm è disposta a metterci non solo i soldi ma soprattutto la faccia per tentare un nuovo approccio di fronte alle tantissime criticità emerse negli ultimi periodi. Il punto di partenza del tavolo di confronto è la necessità per Atm di assumere 350 autisti che da troppo tempo mancano all’appello.
Per agevolare i dipendenti Atm mette a disposizione oltre 150 appartamenti in housing sociale. Le case saranno ricavate nell’area di proprietà di Atm tra viale Zara e viale Stelvio, a Milano, entro fine anno. Inoltre altre 30 case saranno ricavate grazie a Fondazione Atm, e infine circa 70 appartamenti tramite Aler Milano.
Per un totale di ben 260 case a prezzi bassi. La proposta è stata pensata dall’azienda di trasporti pubblici milanesi proprio perché molte persone rinunciano a lavorare in Atm a causa del caro affitti a Milano.
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Sul tavolo di confronto anche il secondo punto a favore dei dipendenti che entreranno a far parte di Atm, ovvero nuove turnazioni lavorative. L’azienda diffonderà un questionario con l’obiettivo di costruire turni sempre più vicini alle esigenze dei suoi autisti. L’amministratore delegato AD Arrigo Giana, come riporta anche MilanoToday, ha affermato: “Quello che noi vorremmo cercare di fare è la costruzione di una turnistica legata alle esigenze delle persone che lavorano in azienda: l’obiettivo è quello di conciliare la loro vita personale con quella lavorativa”.
In conclusione, l’AD di Atm Milano ha detto: “Da parte di Atm c’è l’apertura totale a discutere e rivedere qualsiasi accordo pregresso: dobbiamo dare risposte nuove perché gli approcci tradizionali non sono più sufficienti”. Giovanni Abimelech, segretario generale lombardo della Fit Cisl, ha commentato a riguardo: “Il posto fisso oggi non basta più. Serve un aiuto economico sulla produttività e devono migliorare i tempi di vita e lavoro”.