Milano, ancora una settimana di freddo: cosa dicono le previsioni meteo

Il freddo e le temperature gelide continuano a pervadere Milano. Quando durerà ancora l’aria artica sulla Lombardia? Le previsioni meteo nei prossimi giorni

La colonnina di mercurio non si appresta a salire nella città di Milano. Da qualche settimana il capoluogo Lombardo è pervaso da drastiche temperature che non arrivano alla doppia cifra. E la situazione, secondo i meteorologi di 3Bmeteo, continuerà a interessare la città meneghina.

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Aria fredda su Milano. Cosa succederà nei prossimi giorni. Le previsioni meteo (ansa) milano.cityrumors.it

Nei prossimi giorni il cielo su Milano sarà grigio e sporadiche perturbazione saranno ancora presenti. Ma, il freddo gelido di gennaio non preoccupa gli esperti che assicurano: è il tempo tipico invernale.

Il freddo di Milano

Non si arresta il freddo a Milano che, da ormai alcune settimana, invade ogni angolo della città con temperature artiche. Come riporta l’esperto meteorologo di 3Bmeteo, Carlo Migliore:Aria molto fredda di matrice artica continua ad affluire dal Mare del Nord verso l’Europa centro occidentale mentre correnti miti, sub tropicali, risalgono dalle Isole Canarie verso la Penisola Iberica e il Mediterraneo”.

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Aria fredda su Milano. Cosa succederà nei prossimi giorni. Le previsioni meteo (ansa) milano.cityrumors.it

“L’Italia si troverà tra queste due influenze risentendo in una prima fase di quella più mite che porterà delle piogge anche abbondanti e poi in una seconda fase di quella più fredda che si concluderà nel weekend, ma andiamo con ordine. Tra la giornata di lunedì e quella di martedì saremo attraversati da un impulso instabile che si mostreranno più attivo sulle regioni meridionali e su parte del Centro. Il nord resterà in gran parte sottovento alla barriera alpina e seppur in presenza di foschie e nubi basse non vedrà precipitazioni. Il fronte sarà guidato da un veloce flusso di correnti occidentali che causerà anche un aumento delle temperature ma prevalentemente al Centro e al Sud”.

Poi il meteorologo Migliore continua concludendo: “Si farà sempre più decisa l’azione di un vortice di bassa pressione attualmente sul comparto atlantico-iberico tra mercoledì e giovedì prossimo. Questa depressione verrà agganciata da un flusso di correnti artiche che dal Regno Unito punteranno verso sudovest, subirà una notevole intensificazione e si sposterà rapidamente verso la Francia trasportando una perturbazione anche sull’Italia”. E’ previsto un nuovo flusso di correnti fredde nella giornata di venerdì.

La temperatura ideale da tenere in casa

In inverno e con le temperature gelide è quasi una consuetudine che in casa si tengano i termosifoni ad una temperatura molto al di sopra del limite giusto. Per quanto la sensazione di calore sia un fattore personale, si ritiene, in linea di massima, che una temperatura ambientale sotto i 19/20° gradi generi una sensazione di freddo.

Per tale motivazione è giusto sapere che in casa la temperatura da tenere in inverno, dovrebbe aggirarsi intorno ai 20°C e un’umidità tra il 55% massimo. Gli esperti consigliano che non è corretto alzare troppo il termostato superando i 25 gradi. Questo perché andrebbe ad incidere, negativamente, sulla salute di chi abita nelle quattro mura domestiche.

Come riporta anche il sito Now Irsap: “I parametri sulla temperatura giusta in casa d’inverno sono fissati dalla normativa nazionale. È prevista una soglia massima di 20 gradi, con una tolleranza di due. L’indicazione vale sia per le abitazioni private che per gli uffici pubblici e le scuole”. Una temperatura di 20° durante il giorno non solo permette di raggiungere un ottimo comfort climatico ma anche incidere di meno sull’inquinamento ambientale poiché a tale temperatura si riduce in modo significativo la produzione di PM10 nell’atmosfera.

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Il tasso di umidità

È di estrema importanza valutare anche il tasso di umidità dell’aria negli spazi vissuti. Sulla base del suo valore (50-55%), possiamo capire se il riscaldamento è troppo elevato o, al contrario troppo basso.

Quando questo valore è sotto il 50%, indica che l’aria in quell’ambiente è troppo secca e che, dunque, il riscaldamento ha temperature troppo alte. Per regolare il tasso di umidità è opportuno usare appositi umidificatori.

Allo stesso tempo, un livello di umidità superiore al 60-70% favorisce la nascita e la proliferazione di microrganismi, come muffe e acari della polvere e, conseguentemente lo sviluppo di allergie, dannosi per la salute umana.

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