Milan, l’attacco resta un enigma: i rossoneri il futuro ce l’hanno in casa, ma la situazione Camarda è ancora in via di sviluppo.
Francesco Camarda, 16 anni e non sentirli. Il baby centravanti dei rossoneri ha già esordito a San Siro. Non una cosa da poco: in quota alla Youth League assaggia la Serie A perchè Pioli crede in lui. Gioca bene, brucia le tappe e dimostra che il calcio è fatto per chi non ha mai smesso di sognare. Il ragazzo ha sempre voluto vestire il Diavolo.
Ci sta riuscendo e si sta guadagnando gli spazi che merita. Ora bisogna capire cosa lo aspetta: Camarda vorrebbe restare a Milano, ma il rinnovo resta un rebus. I rossoneri avrebbero già un accordo di massima con il ragazzo: contratto di tre anni e salto nei professionisti.
Naturalmente al termine di un percorso di accompagnamento ben preciso con adeguamento contrattuale: anno dopo anno, step dopo step. Il giovane – tra le altre cose – gode anche della stima di Zlatan Ibrahimović. L’attaccante svedese, ora, è dirigente: riconosce i suoi simili e su Camarda è pronto a scommettere.
Bisogna capire se lo farà anche la società. Gli accordi dovrebbero formalizzarsi a luglio: il Milan aspetta, ma il ragazzo no. Su di lui ci sono diversi club europei pronti a fargli la corte. Se la Premier preoccupa di meno perchè – vista la giovane età – il salto di categoria in quel campionato è meno facile e immediato, a destare qualche grattacapo sono gli altri contesti: in primis la Spagna che dopo averlo visto giocare con l’Under 17 se ne sarebbe innamorato.
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Alcuni club di Liga sono su di lui. Il tempo passa, ma non le ambizioni. Il ragazzo sogna Milano, ma tiene di più a fare il calciatore. Quindi, se il Milan trova l’accordo in tempo utile (e procede alla chiusura) bene, altrimenti Camarda sarà costretto a guardarsi intorno. E la fila non manca.