Camarda è il più giovane – appena 15 anni – a esordire in Serie A. Pioli l’ha fatto debuttare nel corso di Milan-Fiorentina: il retroscena.
Stavolta Danny Cannon, Jaume Collet-Serra e Andrew Morahan non c’entrano niente. Il merito è tutto del Milan e di Stefano Pioli. Vietato sapere se abbia visto davvero Goal – Il Film, ma quando Francesco Camarda è entrato in campo sembrava seriamente di assistere a una scena da prima visione.
Jovic abbandona il terreno di gioco, al suo posto Camarda che guarda San Siro come fosse un tempio. Sorriso beffardo, tra il teso e l’incredulo, poi entra. Un bacio al campo e via. Assaggia la Serie A: San Siro è come un tempio. Il suo tempio. Quello che guardava dalla televisione e dalla tribuna fino a poco tempo fa, poi la panchina.
Camarda, il campione umile: l’iniziativa per il suo esordio
I cori e l’accoglienza della tifoseria rossonera. Quell’urlo al suo ingresso in campo lo ricorderà per tutta la vita: l’esordio con i colori del cuore e un record che sa di storia. È lui il più giovane della Serie A ad esordire. Un’aspettativa grande che non cambia il cuore: la mentalità è quella sognatrice, ma le radici sono ben salde.
Francesco Camarda, che sapeva di poter giocare, per la sua prima volta alla Scala del Calcio non ha voluto favoritismi. Il ragazzo ha parlato con la società: “I biglietti per la mia famiglia e gli amici li compro io a Casa Milan”, anche se avrebbe potuto averne quanti ne voleva. Tifoso e “operaio” fino all’ultimo.
I posti per la famiglia erano già pronti, quelli per gli amici no. Così ha comprato un tagliando per ognuno. Sorridono i tifosi, sorridono i familiari e sorridono anche le casse del Milan: i rossoneri hanno trovato un campione il cui talento più grande è l’umiltà. Non si vede subito, ma fa la differenza.