Milano-Cortina, assunzioni figli Vip tutto archiviato: nepotismo malsano ma non reato

Tanto rumore per nulla per l’inchiesta sull’arrivo nella Fondazione delle Olimpiadi di alcuni parenti di personaggi politici

Tanto rumore per nulla. Molto chiasso venne fatto mesi fa per le assunzioni nella Fondazione Milano-Cortina per alcuni figli di personaggi importanti. Era arrivata una segnalazione, denuncia e la Guardia di Finanza si era attivata, andando a sollevare un bel polverone, tanto che pure la procura di Milano ha voluto vederci chiaro su quanto stava avvenendo. Ma poi, indagine effettuata, non ha portato a nulla e la decisione è arrivata nella tarda serata.

Il momento in cui viene accesa la fiaccola olimpica
Milano-Cortina, assunzioni figli Vip tutto archiviato: nepotismo malsano ma non reato (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Alla fine, la stessa Procura di Milano ha chiesto di archiviare il famoso filone dell’inchiesta su presunti appalti truccati ma anche su possibili tangenti nella gestione dell’evento delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. Tutto era collegata al fatto che potessero esserci assunzioni di persone che erano collegate in qualche modo al mondo della politica nella Fondazione Milano-Cortina 2026. E tra queste c’erano personaggi di spicco, non in quanto tali, ma per essere parenti ad esempio dell’ex premier Mario Draghi, con la nipote Livia, e Lorenzo Cochis La Russa, il secondogenito del presidente del Senato.

Alla fine c’è stata solo un’istanza che è stata inviata al gip e quasi come conseguenza per gli atti anche trasmessa alla Corte dei Conti per accertare se ci siano stati o meno eventuali danni erariali,  che avrebbero a che fare 35 assunzioni individuate dalle Fiamme Gialle. Quello che conta però è che gli eventuali reati a carico di ignoti sarebbero stati l’abuso d’ufficio, che non esiste più perché è stato abrogato, e la turbativa d’asta ma che in questo caso, non trattandosi di beni immobili, non può essere applicato.

“Mancano trasparenza e imparzialità”

Secondo quanto è stato scritto e riportato c’è una “carente applicazione dei principi” di “trasparenza, pubblicità e imparzialità” per quel che riguarda il reclutamento del personale e tutto questo secondo quanto riportato ha “alimentato, a partire dagli organi di informazione, sin dai primi mesi di operatività, i dubbi circa malsani fenomeni di favoritismo, nepotismo o clientelari“.

A scrivere questo è il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano che annota nel suo documento che seppur nella “pagina web della Fondazione riproponga notizie afferenti l’individuazione delle figure” che sono state ricercata per questo impiego nella Fondazione, allo stesso tempo non ci sarebbe la giusta “consultazione degli esiti delle procedure selettive che restano allo stato riservate, né i meccanismi oggettivi e trasparenti su cui la selezione dovrebbe fondarsi“. Ci sono alcune situazioni che non si possono vedere, né verificare.

Un intervento della Guardia di Finanza al palazzo della Fondazione Milano-Cortina
“Mancano trasparenza e imparzialità” (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

La Procura diretta da Marcello Viola ha individuato “mancanza di trasparenza” in oltre 30 contratti, ma allo stesso tempo i pm hanno chiesto al gip Patrizia Nobile di archiviare il fascicolo a carico di ignoti, considerato che l’abuso d’ufficio “non è più previsto dalla legge come reato“. Questo è quanto.

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