Il maltempo in Lombardia e a Milano sembra aver dato una piccola tregua ma i danni causati dal nubifragio delle scorse ore sono catastrofici. Solo nel capoluogo lombardo si contano 220 interventi dei vigili. Le parole del sindaco Sala
Le conseguenze degli scorsi giorni del brutale nubifragio abbattutosi a Milano e in tutta la Lombardia sono inimmaginabili. E anche se ora il maltempo sembra essersi attenuato, i vigili del fuoco sono sempre al lavoro per concludere le operazioni di svuotamento delle cantine e delle autorimesse nei comuni più colpiti dalla pioggia.
In modo particolare i comuni tra Gessate e Bellinzago Lombardo, ritenuti epicentro del maltempo in Lombardia con decine di persone sfollate e interi palazzi e case sommerse da acqua e fango. Diverse sono state e sono attualmente in corso le segnalazioni dei cittadini per alberi caduti, tetti scoperchiati e allagamenti vari.
220 interventi di soccorso solo a Milano
Dalla mezzanotte di mercoledì i vigili del fuoco hanno effettuato nella Regione Lombardia più di mille interventi di soccorso tecnico urgente. Come riporta anche MilanoToday, secondo le informazioni raccolte dai pompieri, solo a Milano sono stati 220 gli interventi attuati da mercoledì.
Del totale, 86 sono stati dovuti ai danni causati dall’acqua, 27 per dissesti, 20 per alberi pericolanti e 87 i soccorsi a persone.
Le parole del sindaco Beppe Sala
Al termine del convegno “Abitare in città”, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha riferito in merito al maltempo che ha invaso la Lombardia: “Adesso la situazione è sotto controllo, la vasca di Bresso ha lavorato bene ma al contempo è chiaro a tutti che difronte a queste bombe d’acqua a cui dobbiamo abituarci anche la vasca di Bresso se la pioggia si prolunga non sarà sufficiente quindi c’è bisogno della collaborazione di tutti”.
Il primo cittadino ha poi continuato riferendo che alla data attuale ancora non ci sono stime per i danni causati dal nubifragio seppur, Sala ipotizza che “non saranno rilevantissimi”. Poi, il sindaco ha riferito ancora: “Ieri con il comandante dei Vigili del fuoco io e il prefetto abbiamo sorvolato le zone interessate, sia attorno a Gessate dove obiettivamente c’è stato un problema, che attorno alla vasca di Bresso e al Lambro, se avesse ripiovuto saremmo ricaduti nel problema quindi siamo sempre un po’ ancora al limite. Certo rispetto a un anno, fa prima della vasca di Bresso non è vero che non è cambiato nulla. E’ cambiato molto. La vasca svolge un lavoro molto importante”.
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Maggiore collaborazione tra sindaci
Il sindaco Giuseppe Sala ha poi riferito di aver parlato con Attilio Fontana, governatore della Regione Lombardia, il quale chiede “maggiore collaborazione da parte dei sindaci degli altri comuni”.
L’obiettivo comune è quello di costruire una vasca di laminazione anche per il fiume Lambro, vista che quella del fiume Seveso è stata considerata importantissima nelle ore più cruciali del nubifragio.
Se non fosse stata presente, come ha anche sottolineato l’assessore Granelli, “l’esondazione del Seveso sarebbe stata ancora più ingente e sarebbe durata molto di più causando danni decisamente più ingenti”. In conclusione, il sindaco Sala ribadisce: “A Milano arrivano le acque di tutto il Nord della Lombardia quindi noi dobbiamo essere aiutati”.