Il capoluogo lombardo è riuscito a entrare nel famoso Guinness dei record grazie a un’infrastruttura che impreziosisce una delle zone in via di sviluppo della città
Milano da alcuni anni sta affrontando un cambiamento architettonico che l’avvicinerà sempre di più alle città più importanti d’Europa. L’ultima grande notizia, che potrebbe modificare ancora di più il quartiere interessato, è la decisione della Giunta comunale di poter vendere lo stadio San Siro ai due club di calcio più importanti della città per dargli così la possibilità di costruire un altro impianto più grande, più moderno e quindi più funzionale. Le Olimpiadi invernali del 2026, poi, hanno permesso di migliorare e ampliare anche la rete dei trasporti e la viabilità in generale.
Ma forse molti non sanno che Milano vanta anche un record mondiale, entrato di diritto anche nel famoso libro del Guinnes. Infatti in uno dei parchi più belli anche dal punto di vista architettonico della città, quello del Portello, a due passi da City Life e dalla “vecchia” zona Fiera, è stata costruita la panchina più lunga al mondo, un manufatto che ha superato abbondantemente la storica panchina di Ginevra conquistando così il titolo mondiale secondo i dati ufficiali.
Una volta veniva identificata con lo slogan “una Milano da bere”, simbolo dei ruggenti anni 80 quando il boom economico del capoluogo lombardo l’aveva fatta considerare la capitale economica d’Italia a dispetto di quella politica, come veniva invece etichettata Roma. Oggi il capoluogo lombardo è tornata a splendere con importanti interventi a favore dei cittadini sia sul piano urbanistico, con la nascita di nuovi quartieri per lo più green, sia su quello delle infrastrutture e trasporti, grazie anche all’importante impulso economico arrivato dalle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina che si apriranno con la cerimonia d’apertura allo stadio San Sirto nel febbraio del prossimo anno.
Ora il capoluogo lombardo viaggia spedito verso un futuro sempre più moderno e funzionale. Nelle varie zone della città non mancano opere urbanisticamente particolari che sono state realizzate proprio per dare quel tocco di stravagante modernità, per poi metterle a disposizione della collettività. Una di queste riguarda il rifacimento del Parco del Portello situato in quello che una volta era il quartiere Fiera, sotto al Monte Stella, la storica collina artificiale realizzata nel dopoguerra. Un parco diverso dagli altri, con sculture moderne ad adornare il piccolo laghetto che invita a rilassarsi in quella che è una vera e propria oasi al centro della città.
Ma il parco è noto anche per ospitare la panchina più lunga al mondo. Un serpentone sinuoso di legno Douglas che circonda proprio il laghetto, e con i suoi 208 metri è entrato di diritto nel libro dei record superando di gran lunga altre storiche “sedute” come quella di Ginevra, o quella situata in un parco di Mosca, o quella di Moss in Norvegia e altre sparse negli Stati Uniti, tutte poco più lunghe di cento metri. Per costruirla sono servite 500 gambe di ferro, 1800 stecche da 4 metri di legno ciascuna e più di 25000 viti, oltre al genio degli ingegneri della ditta Pacchiarini, un’azienda italiana leader nella progettazione e produzione di arredo urbano, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni e materiali ecosostenibili, sicuri e in armonia con l’ambiente.
I suoi 208 metri sono su una circonferenza che non ha sempre lo stesso raggio a causa della forma che segue l’andamento del parco ed è stato possibile raggiungere il profilo solo grazie a un legno molto malleabile come quello americano, in grado tra l’altro di resistere anche allo sbalzo di temperatura che la città lombarda subisce in estate e poi in inverno.