Il primo sciopero nella storia dei lavoratori della Borsa di Milano. Ecco il motivo

Sciopero in Borsa a Milano il prossimo 27 giugno. È il primo della storia, ecco quali sono le motivazioni dei vari sindacati

Il prossimo 27 giugno, in piazza Affari a Milano, le braccia saranno incrociate e i computer saranno spenti. Si tratterà del primo sciopero nella storia dei lavoratori della Borsa di Milano e, a proclamarlo, sono state le organizzazioni sindacali di settore di Fisac Cgil, First Cisl e Fabi contro il gruppo Euronext che fa capo alla Borsa di Parigi.

Sciopero in Borsa a Milano
Sciopero in Borsa a Milano: è il primo della storia (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Denunciamo il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del Gruppo Euronext, e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane” annunciano i sindacati in merito allo sciopero del 27 giugno, aggiungendo anche di essere consapevoli del ruolo fondamentale della Borsa italiana come “volano per la crescita dell’economia reale“. Ecco nel dettaglio tutte le rivendicazioni.

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La denuncia dei sindacati

Secondo le parole di chi ha indetto lo sciopero, sono quattro le materie di rivendicazione sindacale. La prima è la preoccupazione delle organizzazioni insaccali per la tenuta occupazionale sul territorio nazionale. I progetti di delocalizzazione di intere aree di attività fuori dall’Italia, infatti, i posti di lavoro diventano sempre più precari e le aziende diventano incapaci di fornire garanzie e percorsi di tutela.

Il secondo motivo è quello salariale. Nonostante il recente aumento dell’inflazione e quindi del costo della vita, la scelta di non corrispondere gli aumenti salariali previsti dal rinnovato Ccnl del settore di credito “evidenzia la volontà del gruppo di non voler proteggere il potere di acquisto dei lavoratori italiani“.

Sciopero in Borsa a Milano
Sciopero in Borsa a Milano: è il primo della storia (milano.cityrumors.it / ansafoto)

La terza motivazione riguarda l’organizzazione del lavoro e il frequente ricorso al lavoro straordinario, di sabato o di domenica, nei festivi e in orario notturno con un’ingente richiesta di reperibilità. Tutto ciò, secondo le organizzazioni sindacali, mette a rischio la salute psicofisica dei lavoratori.

Infine, il quarto motivo è legato al tema della governance e della progressiva “perdita di autonomia direzionale e strategica” del gruppo Borsa italiana. I ruoli apicali, infatti, vengono progressivamente spostati in altre aree geografiche del gruppo Euronext e anche l’indirizzo strategico del gruppo è stato spostato fuori dall’Italia.

I dettagli dello sciopero

Giovedì 27 giugno, quindi, i lavoratori della Borsa di Milano si fermeranno nelle ultime due ore della giornata lavorativa, se lo vorranno. Altre forme di astensione saranno organizzate fino a fine luglio e potranno concretizzarsi in altri scioperi come quello degli straordinari o della reperibilità.

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