Venticinque anni dopo la prima tappa milanese dei Backstreet Boys, Nick Carter torna a Milano con un ampio repertorio solista e della band
Gli anni del disimpegno e della festa a tutti i costi sono passati da un pezzo. Era il luglio 1999 e i Backstreet Boys suonavano per la prima volta a Milano in un Forum gremito all’inverosimile.
Non era il loro primo evento italiano. Avevano tenuto due show importanti, erano passati da Sanremo appena l’anno prima. Ma quel concerto fu quello che li definì in modo assoluto come la band più popolare e famosa del mondo.
In venticinque anni sono successe tante cose: non tutte buone, alcune addirittura tragiche. E il Nick Carter che si presenta al pubblico di Milano è molto lontano da quello di venticinque anni fa.
I Backstreet Boys esistono ancora. La band ha festeggiato i suoi primi trent’anni di attività lo scorso anno. I cinque, Nick, Howie Dourough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson che si sono separati, ignorati e riconciliati a più riprese, hanno festeggiato con alcuni giorni di vacanza e di concerti a Cancun, in Messico. Ma dei cinque Carter, 44 anni compiuti a gennaio, è ancora oggi il più popolare e anche il più attivo.
Il tour mondiale, due date in Italia – a Milano, giovedì sera al Teatro degli Arcimboldi, seguirà Roma – riporta l’iconico fondatore della band con un viaggio attraverso i suoi più grandi successi, sia come parte dei Backstreet Boys sia come artista solista.
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Una carriera che si estende ormai per oltre tre decenni e con la quale Carter ha collezionato una vasta gamma di hit che hanno segnato la vita di molti fan. Agli ultimi show c’erano almeno tre generazioni di fan, compresi a sorpresa numerosi giovanissimi per i quali Carter non è un illustre sconosciuto. Se non altro per osmosi e per ‘colpa’ dei genitori. Soprattutto madri.
Nick Carter dopo i Backstreet Boys e l’eterno successo di brani come I Want It That Way, Everybody (Backstreet’s Back) e As Long As You Love Me ha continuato a produrre e lavorare. Quattro album, tre in studio e una raccolta. Ma soprattutto è stato uno dei primi a puntare su un mercato trasversale che attraverso la TV diventò il primo esperimento di reality e talent che coinvolgesse superstar assolute.
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Casa Carter (House of Carters) fu un enorme successo per molti anni. Lui e suo fratello Aaron, non senza polemiche e incidenti di percorso anche piuttosto gravi, hanno fatto un sacco di soldi grazie a uno show che sdoganò un certo modo di proporre TV.
Doveva essere il modo di lanciare la sua carriera cinematografica: ma funzionò solo in parte e alla fine diventò anche una sorta di trappola. Perché la richiesta del pubblico era sempre meno artistica e sempre più trash. Una deriva che purtroppo con gli anni sarebbe diventata una triste costante anche in Italia.
Carter è apparso in diversi show televisivi e film. Ha recitato in Edward mani di forbice, in Dead 7 ma molto più sovente ha interpretato se stesso, special guest di numerosi programmi. Ha ballato in Dancing with the Stars in attesa che le cose andassero meglio e che la gente gli chiedesse semplicemente di fare musica. Paradossalmente ci è riuscito di nuovo proprio con i Backstreet Boys. Questo tour mondiale è sicuramente una grande scommessa personale anche per lui. In particolare dopo la tragica morte di suo fratello Aaron.
Nick Carter ha subito quello che avrebbe definito uno dei più gradi dolori della sua vita, la morte di Leslie, la sua sorella minore, stroncata da una overdose nel 2012. Tuttavia gli ultimi sono stati una tragedia continua…
Aaron Carter, anche lui una popstar di successo, una popolarità esplosa quando poco più che bambino doveva essere il sesto dei Backstreet Boys, è stato trovato morto nella sua casa a Lancaster, in California, il 5 novembre 2022. Aveva solo 34 anni.
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Una notizia che ha sconvolto l’industria musicale e ha lasciato la sua famiglia, incluso Nick, devastata. La causa della morte di Aaron è stata determinata come annegamento accidentale, probabilmente causata da problemi di abuso di sostanze che aveva combattuto per molti anni.
Il ragazzo si era addormentato nella vasca da bagno: aveva bevuto e preso qualche pillola. Ed è stato trovato morto così.
Nick e Aaron avevano avuto una relazione complessa, spesso molto tesa, segnata anche da lunghi periodi di allontanamento a causa delle lotte di Aaron con la dipendenza e i problemi di salute mentale. Nonostante queste difficoltà, Nick ha sempre espresso il suo amore per Aaron e il suo desiderio che suo fratello trovasse pace e serenità. La perdita di Aaron è stata un evento profondamente doloroso per Nick.
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In una dichiarazione commovente dopo la morte di Aaron, Nick Carter ha detto: “Il mio cuore è spezzato. Anche se io e mio fratello abbiamo avuto una relazione complicata, il mio amore per lui non è mai svanito. Ho sempre sperato che in qualche modo, un giorno, volesse percorrere una strada sana e trovare l’aiuto di cui aveva così disperatamente bisogno. A volte vogliamo dare la colpa a qualcuno o a qualcosa per una perdita. Ma la verità è che la dipendenza e la malattia mentale sono i veri cattivi…”
Nel dicembre scorso un’altra tragedia. Muore anche Bobbie Jean sua sorella. Aveva 41 anni. Una morte mai completamente chiarita ma probabilmente dovuta a un abuso di sostanze che avevano già caratterizzato la sua prima esperienza pubblica in Casa Carter. Dei quattro fratelli Carter, BJ era quello che le era più vicino. Lo seguiva in tour lavorando per lui come truccatrice e assistente personale.
La vita di Nick Carter non è stata priva di sfide. Oltre al complicato rapporto con Aaron, popolarissimo anche lui in Casa Carter, Nick ha affrontato le proprie battaglie, tra cui problemi di abuso di sostanze – soprattutto medicinali. Negli ultimi mesi sono venute fuori anche accuse di molestie e abusi sessuali legate al suo primo periodo, con la band.
I Backstreet Boys con la loro immensa fama gli hanno dato tanto, e tolto moltissimo: tranquillità soprattutto. Non c’è stato uno dei cinque ragazzi che non abbia avuto a che fare con momenti drammatici e abusi.
Il percorso di Nick verso la sobrietà è stato testimonianza di un cammino molto lungo e difficile che è culminato finalmente con un rapporto appagante e una bella famiglia.
Nick Carter è sposato con Lauren Kitt e insieme hanno tre figli. La sua famiglia è stata una fonte di forza e stabilità per lui, soprattutto dopo la morte di Aaron. Nick condivide spesso momenti della sua vita familiare sui social media, mostrando un lato più personale e privato di sé stesso lontano dai riflettori.
Lo show è in programma giovedì sera alle ore 21 al Teatro degli Arcimboldi a Milano. Biglietti ancora disponibili on line e ai botteghini.
La scaletta propone due ore di spettacolo molto americano e gradevole dal quale trapela la qualità di Carter come interprete. Un po’ come se il cantante si raccontasse attraverso le sue canzoni preferite con una scaletta estremamente variegata nel corso della quale i Backstreet Boys pesano almeno quanto i suoi singoli ma nel corso della quale spiccano moltissimi brani famosi che rendono lo show una sorta di greatest hits pop degli ultimi venticinque anni.
* Larger Than Life (Backstreet Boys)
* Everybody Wants to Rule the World (Tears for Fears)
* Sunglasses at Night (Corey Hart)
* Get Over Me
* Don’t You (Forget About Me) (Simple Minds)
* I Got You
* Shape of My Heart (Backstreet Boys)
* I Need You Tonight (Backstreet Boys)
* Do I Have to Cry for You
* Superman
* Help Me
* Wonderwall (Oasis)
* Wanted Dead or Alive (Bon Jovi)
* Just Want You to Know (Backstreet Boys)
* Blow Your Mind
* Show Me the Meaning of Being Lonely (Backstreet Boys)
* We’ve Got It Goin’ On (Backstreet Boys)
* 19 In 99
* Quit Playing Games (With My Heart) (Backstreet Boys)
* Made for Us
BIS
* As Long as You Love Me (Backstreet Boys)
* I Want It That Way (Backstreet Boys)
* Everybody (Backstreet’s Back) (Backstreet Boys)