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Cultura e Spettacolo

Taylor Swift straordinaria, Swifties superlativi: ecco cosa non ha funzionato

La doppia data di San Siro di Taylor Swift si chiude con un bilancio impressionante e la sensazione che la città abbia vissuto un momento davvero straordinario. Ma molte cose non hanno funzionato 

Prezzi esorbitanti, code interminabili per accedere alla metropolitana, qualche malore più che per l’attesa dello show, per lo stress di recuperare un mezzo. Diverse ragazzine in lacrime, all’una di notte, con la paura di non riuscire a salire sull’ultimo treno. Tanta confusione all’uscita. Dove tutto il personale che aveva fatto da cornice all’ingresso dei fan non c’era. Probabilmente già a casa.

Da Laura Pausini ad Annalisa, gli spettatori vip a San Siro (Milano.cityrumors.it) Ansa Foto

A ogni evento così importante ci si chiede se Milano, che si appresta a ospitare niente meno che un’Olimpiade, sia davvero una città adeguata e ospitale per appuntamenti così importanti. Anche il concerto di Taylor Swift consegna all’immagine pubblica qualche immagine non bella. E più di una sensazione di inadeguatezza.

Taylor Swift a Milano: un bilancio

L’assedio delle oltre 130mila persone arrivate in città per lo show porta dati estremamente concreti e importanti. Oltre il 70% dei biglietti sono stati venduti fuori Milano, almeno un quinto dei fan arrivava dall’estero: non solo Svizzera, Croazia e Slovenia. Ma anche Grecia, Marocco, Egitto con numerose famiglie americane che ne hanno approfittato per un fine settimana italiano. Venerdì a Venezia, sabato a Firenze e domenica a San Siro.

Alberghi completamente esauriti, non un posto letto in tutta la città e fuori. Un bilancio di occupazione dei posti disponibili di gran lunga superiore a quello di Salone del Mobile, Settimana della Moda o Gran Premio di Monza.

La cosa migliore del fine settimana è stata proprio il pubblico: educato, rispettoso, estremamente festoso ma ordinato e responsabile nel suo più che comprensibile entusiasmo. Il pubblico che rispetta le code, che attende il suo turno e che solidarizza. In un’empatia che la popstar americana caldeggia e rappresenta perfettamente.

L’Impatto economico e sociale

L’afflusso di fan intorno agli stadi ha anche un significativo impatto economico sulle città che ospitano i concerti. Hotel, ristoranti e negozi locali vedono un aumento degli affari grazie all’arrivo dei fan. Alcune città hanno persino iniziato a organizzare eventi paralleli per i fan senza biglietto, creando ulteriori opportunità per il turismo e l’intrattenimento. A Milano la vendita del merchandising ufficiale è stata impressionante: si parla di diversi milioni di euro che garantiranno all’artista un intro addirittura superiore a quello dei biglietti. Perché la sua percentuale sugli oggetti che portano il suo nome è di gran lunga superiore e con costi enormemente inferiori.

L’indotto milanese si augurerebbe eventi come questi ogni anno, più volte all’anno. I concerti di Taylor Swift hanno portato non meno di 150 milioni di euro di introiti agli esercenti cittadini.

Milano e Taylor Swift: cosa non ha funzionato

A parte la questione bagarini, un vero cancro nel settore dei concerti non solo a Milano ma a livello globale, un mercato odioso che le istituzioni non sembrano ancora in grado di comprendere né tanto meno di arginare e che oltre a danneggiare i fan crea un danno evidente anche in termini di entrate fiscali, i problemi non sono stati pochi.

Drammatica la situazione all’uscita del concerto tra disinformazione stazioni chiuse e una enormità dei fan che rispettosi dell’invito a usare i mezzi pubblici si sono recati verso la metropolitana. Malori, code, una congestione drammatica che si è smaltita dopo oltre due ore e che non ha avuto nulla a che fare con le rassicurazioni della vigilia. Solo il buon senso e la pazienza di fan, grati di essere stati testimonial di un evento straordinario, ha evitato conseguenze ancora peggiori. Ma il ritorno di immagine sui social per Milano è stato pessimo. Con commenti durissimi che hanno definito l’organizzazione e la logistica dello show l’esperienza di gran lunga peggiore di questo fine settimana.

Stessa cosa per i costi lievitati a livelli assurdi: per un panino al prosciutto 8 euro. Una bottiglietta d’acqua 3 euro. Parcheggi anche a 20-25 euro. Niente di diverso rispetto agli altri show di San Siro e a quelli all’Ippodromo forse addirittura peggiori sotto l’aspetto di organizzazione, accesso e deflusso.

Gli Swifties fuori

Se il pubblico all’interno dello stadio ha dimostrato un affetto e una partecipazione davvero senza precedenti, il vero spettacolo è stato quello offerto sul piazzale antistante lo stadio, quando i gate erano ormai chiuso.

Dalle 20 in poi si è creato un secondo appuntamento riservato a tutti quelli che non sono riusciti a entrare. E che per motivi economici – i biglietti erano comunque carissimi – o semplicemente pratici, impossibile acquistarne uno vista la richiesta immensa, sono rimasti fuori.

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Fuori dallo stadio ma parte integrante dello spettacolo: si calcola che sabato ci fossero almeno 10mila persone fuori da San Siro a percepire gli echi dello show, cantando a squarciagola e ballando. Domenica gli Swifties che non sono riusciti a entrare e hanno festeggiato sul piazzale sembravano addirittura di più. Tra girotondi, balli e cori hanno partecipato con un entusiasmo davvero commovente. E a fare affari d’oro sono stati i punti vendita del merchandising ufficiale, che non hanno mai incassato così tanto, ma anche i titolari dei food truck.

Taylor Swift e Milano

Milano ha confermato quanto Taylor Swift sia molto più di una semplice popstar. Il suo concerto ha dimostrato che ormai si parla di un fenomeno culturale che ha saputo costruire un legame straordinariamente forte con i suoi fan. A dimostrarlo sono state proprio gli eventi al di fuori di San Siro dove in due giorni non meno di 20-25mila fan non hanno voluto rinunciare a vivere un’esperienza collettiva comunque unica nel suo genere.

I raduni di Swifties, del tutto spontanei, trasformano i dintorni degli stadi in veri e propri festival. I fan, molti dei quali viaggiano da lontano, si riuniscono per ascoltare la musica che filtra dagli stadi, per partecipare a eventi pre-concerto organizzati dai fan club o semplicemente per essere vicini al loro idolo.

Uno degli aspetti più interessanti di questi raduni è la creatività con cui i fan si preparano. Outfit sempre molto curato tra paillettes, occhiali, cerchietti colorati e gli immancabili braccialetti dell’amicizia.

Taylor Swift, il sostegno dei colleghi a San Siro (Milano.cityrumors.it) Ansa Foto

I braccialetti dell’amicizia

É stato proprio lo scambio di Friendship Bracelets uno degli aspetti più teneri dell’evento. Alcuni ragazzi sono arrivati con decine e decine di braccialetti pronti con l’hashtag #milano o #sansiro. Altri erano organizzati per preparare braccialetti al momento. Persino il ferrarista Leclerc, presente in tribuna VIP insieme a Pierre Gasly si è visto recapitare un braccialetto personalizzato che portava il suo nome – Charles – e il numero della sua Ferrari – la #16.

Una tradizione, ispirata da una canzone di Taylor, vede i fan creare braccialetti colorati con perline e poi scambiarli tra loro come segno di amicizia e unità. Questa attività non solo serve a rompere il ghiaccio tra sconosciuti, ma anche a creare ricordi tangibili di una notte magica.

Un altro elemento caratteristico di questi raduni è la presenza di karaoke spontanei e flash mob.

Durante numerose canzoni – in particolare All Too Well, You Belong to Me e Shake it Off – sono scattati balli di gruppo e girotondi indiavolati che hanno coinvolto anche genitori e fidanzati, loro malgrado trascinati in una esperienza davvero molto speciale.

Social Media dominati

In un’epoca dominata dalla tecnologia, i fan di Taylor Swift sfruttano appieno i social media per connettersi e condividere l’esperienza del concerto. Hashtag dedicati, come #SwiftiesOutside e #TaylorTown, sono diventati trend su Twitter e Instagram anche a Milano. Con migliaia di post e storie che documentano ogni aspetto dell’evento.

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Le dirette su Instagram e le storie su Snapchat permettono ai fan di trasmettere in tempo reale le loro emozioni e i momenti salienti, creando un senso di comunità globale che va oltre i confini geografici. Milano da sabato sera è stata in trend su tutti i social per 48 ore. Oggi i contenuti che riguardano lo show, dentro e fuori dallo stadio, sono tutti in tendenza. Milano nel corso di questo fine settimana, proprio grazie al passaggio di Taylor Swift da San Siro, è stata una delle città più evidenziate dal traffico di contenuti virali sui social network.

Empatia e connessione

La tecnologia non solo facilita la connessione tra i fan, ma anche tra i fan e Taylor stessa. Taylor Swift è nota per la sua interazione attiva sui social media, spesso con qualche like o commentando i post dei fan, talvolta persino inviando messaggi privati. Questo livello di accessibilità e interazione diretta rafforza il legame personale che lega i fan alla cantante, rendendo ogni incontro, virtuale o fisico, ancora più speciale.

I fan diventano protagonisti dello spettacolo. Il simbolico atto del 22 Hat con il quale Taylor Swift regala un cappello durante la canzone 22 a uno dei suoi fan, è solo uno dei tanti momenti che evidenziano la connessione davvero unica nel suo genere tra la popstar e il suo pubblico.

Taylor Swift, gruppi sponatnei

Oltre alle attività spontanee, molti fan club organizzano eventi più strutturati e complessi. Questi eventi includono meet-up pre-concerto in caffè o parchi vicini, dove i fan possono incontrarsi, scambiarsi merchandise e discutere delle loro canzoni preferite. Alcuni fan club vanno oltre, organizzando veri e propri mini-festival con giochi, quiz su Taylor Swift, concorsi di cosplay e persino esibizioni live di band che eseguono cover delle sue canzoni. A Milano è successa la stessa cosa. Moltissimi fan che su telegram e snapchat si sono accordati per fare la strada assieme raggiungendo San Siro in gruppi estremamente numerosi.

Questi eventi richiedono una notevole quantità di pianificazione e coordinamento, dimostrando una straordinaria creatività. Ma anche una sincera e spontanea volontà di interazione.

Gli Eventi Fan

Ogni fan di Taylor Swift ha una storia da raccontare, e molti di questi racconti sono profondamente personali e toccanti. Per alcuni, essere parte della comunità dei fan ha significato trovare amici veri per la prima volta, per altri è stato un modo per superare momenti difficili della vita. Le storie di amicizie nate nei parcheggi degli stadi, di proposte di matrimonio durante i concerti e di fan che si supportano a vicenda in momenti di bisogno sono innumerevoli.

Queste storie dimostrano che l’impatto di Taylor Swift va ben oltre la musica. La sua capacità di creare una comunità di fan che si sostengono a vicenda e che trovano gioia e conforto nella sua musica è una delle ragioni principali per cui è così amata. I raduni fuori dagli stadi diventano così non solo un modo per vivere la musica di Taylor, ma anche un’opportunità per i fan di celebrare e rafforzare questi legami.

La scaletta di Taylor Swift a San Siro

Lover
*  Miss Americana & the Heartbreak Prince
*  Cruel Summer
*  The Man
*  You Need to Calm Down
*  Lover
Fearless
*  Fearless
*  You Belong With Me
*  Love Story
Red
*  22
*  We Are Never Ever Getting Back Together
*  I Knew You Were Trouble
*  All Too Well
Speak Now
*  Enchanted
Reputation
*  …Ready for It?
*  Delicate
*  Don’t Blame Me
*  Look What You Made Me Do
Folklore / Evermore
*  Cardigan
*  Betty
*  Champagne problems
*  August
*  Illicit affairs
*  My tears ricochet
*  Marjorie
*  Willow
1989
*  Style
*  Blank Space
*  Shake It Off
*  Wildest Dreams
*  Bad Blood
THE TORTURED POETS DEPARTMENT
*  Female Rage: The Musical
(contains elements of “MBOBHFT”, “WAOLOM”, “loml”, “So Long, London” and “BDILH”)
*  But Daddy I Love Him / So High School
*  Who’s Afraid of Little Old Me?
*  Down Bad
*  Fortnight
*  The Smallest Man Who Ever Lived
*  I Can Do It With a Broken Heart
Surprise Songs Sabato
*  The 1 / Wonderland
*  I almost Do / The Moment I Knew
Surprise Songs Domenica
*  Mr. Perfectly Fine / Red
*  Getaway Car / Out of the Woods
Midnights
*  Lavender Haze
*  Anti-Hero
*  Midnight Rain
*  Vigilante Shit
*  Bejeweled
*  Mastermind
*  Karma

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.