Le scuse del killer di Carol Maltesi sono arrivate durante il processo d’Appello in corso nell’aula del tribunale di Milano. Il procuratore generale ha chiesto l’ergastolo per il reo confesso Davide Fontana. La sentenza nel pomeriggio conferma: condannato all’ergastolo
L’assassino reo confesso è crollato davanti a tutti nell’aula del tribunale milanese dove è in corso il processo d’Appello per l’omicidio di Carol Maltesi, la ragazza morta ammazzata nella propria casa da Davide Fontana la notte tra il 10 e l’11 gennaio del 2022 a Rescaldina, provincia di Milano.
Un delitto agghiacciante che ha sconvolto l’opinione pubblica nazionale per la crudeltà del killer nei confronti della 26enne, mamma di un bimbo piccolo e attrice hard. “Vorrei chiedere ancora scusa a tutti per la cosa terribile che ho fatto. Vorrei chiedere scusa a genitori di Carol”.
Le scuse di Davide Fontana
In aula si è lasciato andare l’omicida di Carol Maltesi e, davanti a tutti ha chiesto scusa per l’atrocità compiuta. Davide Fontana, accusato per il delitto della 26enne, ha detto: “So che posso sembrare distaccato quando parlo, ma in realtà dentro di me provo dolore. Ripenso a quel giorno e a ciò che ho commesso e provo grande sofferenza”.
“Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alla mie azioni. Vorrei precisare solo che dei soldi non mi è mai interessato nulla. Non so se potrò mai essere perdonato per quello che ho fatto. Darei davvero la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri e riparare”.
La procura generale, rappresentata dal sostituto procuratore generale Massimo Gaballo, ha chiesto per il killer reo confesso l’ergastolo. Alla richiesta del sostituto procuratore si è aggiunta anche la parte civile del figlio di Carol, chiedendo 100mila euro di risarcimento per il bimbo. La sentenza della Corte conferma le richieste: Fontana è stato condannato all’ergastolo. Riconosciuta dai giudici la premeditazione e crudeltà.
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Il delitto di Carol Maltesi
In primo grado il Tribunale di Busto Arsizio, nonostante l’accusa avesse avanzato richiesta di ergastolo, Davide Fontana era stato condannato a 30 anni. La Procura aveva chiesto l’ergastolo con due anni di isolamento diurno per i reati di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.
Ma i magistrati non hanno riconosciuto tre delle aggravanti contestate, ovvero la premeditazione, la crudeltà e i motivi abietti e futili. Quello che, invece, i giudici hanno riconosciuto sono le attenuanti generiche equivalenti alle residue aggravanti. La 26enne Carol Maltesi era stata uccisa nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 2022 a Rescaldina, nel Legnanese, dove la donna abitava. Il suo vicino di casa era Davide, food blogger e bancario di 44 anni.
I due avevano avuto per un breve periodo di tempo una relazione intima ma la vittima aveva deciso di lasciare il paese per trasferirsi altrove. Decisione che Fontana non prende bene, ossessionato com’era da Carol. Così quella notte dell’11 gennaio, come poi confesserà alle forze dell’ordine, prende a martellate in testa Carol durante un gioco erotico. Poi con un coltello la sgozza e fa a pezzi il suo corpo che mette in un congelatore a pozzetto acquistato in rete prima del delitto. Il corpo della 26enne rimane lì per quasi due mesi, prima di essere caricato in auto dal killer e gettato in un dirupo nel Bresciano.