Ancora una festa illegale nella zona dell’Idroscalo, ma stavolta la polizia è intervenuta ancora prima che iniziasse la musica anche a causa di alcuni gravi incidenti avvenuti negli ultimi mesi
Gli organizzatori si aspettavano non meno di 3-400 persone. Ma prima ancora che la musica cominciasse a risuonare all’interno dei grandi spazi abbandonati della vecchia cartiera Fedrigoni di Peschiera Borromeo, poco lontano dalle sponde dell’Idroscalo, gli agenti delle forze dell’ordine hanno fatto irruzione, sgomberato la zona e allontano almeno un centinaio di persone.
Nottata di lavoro per gli uomini della polizia che hanno condotto l’operazione e per gli agenti della Polizia locale di Peschiera e Mediglia ma anche dei carabinieri della compagnia di San Donato intervenuti con uomini e mezzi.
L’allerta è scattata intorno alle 3.30, quando gli agenti hanno notato un gruppo di giovani dirigersi verso il grande edificio abbandonato. Da una rapida occhiata era evidente che il rave party sarebbe iniziato nell’arco di pochissimo tempo. Amplificazione pronta con un numero di giovani in aumento che stavano arrivando lungo la Paullese.
Grazie a un rapido dispiegamento di forze, i poliziotti sono riusciti a bloccare l’inizio della festa, evitando così l’afflusso di ulteriori partecipanti, tutti bloccati sulla strada, all’accesso dell’area industriale.
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La decisione di intervenire è stata motivata non solo dalla necessità di prevenire disordini, ma anche dalla memoria di un tragico incidente avvenuto in passato proprio in questo stesso capannone, dove un giovane di 21 anni aveva perso la vita cadendo da un lucernario proprio durante un rave.
Questo blitz si inserisce in una serie di operazioni mirate che le autorità stanno portando avanti per contrastare l’organizzazione di eventi illegali, specialmente in spazi abbandonati della zona.
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A tal proposito, è utile ricordare che solo un mese fa, nella notte tra il 10 e l’11 agosto, si era tenuto un altro rave a San Bovio, che aveva coinvolto oltre 400 persone. Anche in quella occasione, l’intervento delle forze dell’ordine era stato tempestivo, contribuendo a riportare la situazione sotto controllo.
Le immagini di un rave party che in un capannone industriale a Modena, nell’ottobre di due anni fa, aveva mobilitato migliaia di giovanissimi avevano fatto il giro del mondo. Gli agenti sono riusciti a interrompere la festa senza incidenti dopo una lunga trattativa…
Negli ultimi anni, i rave party illegali sono diventati un fenomeno sempre più diffuso in Lombardia, con numerosi eventi segnalati non solo a Milano, ma anche nei comuni limitrofi. Spazi abbandonati, come ex fabbriche, cantieri e cascine, vengono spesso scelti come location per queste feste non autorizzate, attirando giovani in cerca di svago e musica a volumi altissimi.
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Tuttavia, le conseguenze di tali eventi possono essere gravi, con rischi non solo legati a problemi di ordine pubblico, ma anche alla sicurezza dei partecipanti. È purtroppo ormai conclamato che l’organizzazione di questi rave comporta uno smercio industriale di droghe sintetiche. LSD, allucinogeni… Anche in questo senso in passato ci sono state moltissime segnalazioni di malori, anche estremamente gravi, messi in relazione con feste illegale organizzate in zone abbandonate, senza alcun permesso.
Oltre agli incidenti già citati, nel corso del 2023 diverse operazioni hanno portato all’interruzione di rave in vari punti della città. Ad esempio, nel marzo 2023, un rave party organizzato in un ex capannone industriale a Milano ha visto l’intervento della Polizia di Stato, che ha disperso un gruppo di circa 200 persone. Anche in quel caso, il timore per possibili incidenti e l’assenza di autorizzazioni ha spinto le autorità ad agire rapidamente.
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Di fronte a questa crescente ondata di rave illegali, le autorità locali hanno intensificato le operazioni di monitoraggio e controllo del territorio. La Polizia Locale di Milano ha attuato strategie di prevenzione, aumentando le pattuglie nelle aree a rischio e collaborando con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza pubblica.
In aggiunta, gli enti locali stanno lavorando per sensibilizzare i giovani riguardo ai pericoli legati a tali eventi, promuovendo alternative sicure e legali per la socializzazione e il divertimento. Nonostante gli sforzi, l’attrattiva dei rave illegali continua a rappresentare una sfida per le autorità, che si trovano a dover bilanciare il diritto al divertimento con la necessità di garantire la sicurezza di tutti.