Scene di ordinaria follia al centro sportivo comunale di Cinisello dove al termine di una partita del campionato Allievi Under 15 alcuni adulti hanno invaso il campo sferrando calci e pugni a giocatori e dirigenti, due persone in ospedale, ragazzini sotto shoc
Non ci si stupisce mai abbastanza della pessima piega che alcuni eventi sportivi, anche se si tratta solo di calcio giovanile se non addirittura infantile, possono prendere su un campo sportivo
Ma quanto accaduto al centro comunale Crippa di Cinisello Balsamo per la partita tra le giovanili Allievi Under 16 di Città di Cinisello e Ausonia Academy va molto al di là della cronaca.
Il campionato è appena iniziato, si tratta solo della seconda giornata del campionato provinciale Allievi Under 16, girone H. Si affrontano due squadre reduci da una prima giornata non straordinaria. L’Ausonia ha pareggiato in casa, il Città di Cinisello ha perso pesantemente – 6-0 – all’esordio sul campo del Macallesi.
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La partita è nervosa, con qualche episodio spiacevole e alcune discussioni tra i giocatori in campo. L’Ausonia pareggia 2-2 a tre minuti dalla fine su un’azione contestata e la partita finisce con qualche discussione di troppo. A pochi secondi dal termine un ragazzo dell’Ausonia resta a terra: in campo si scatena una discussione molto accesa sedata a fatica dai dirigenti e dall’arbitro che allontana due giocatori espulsi, uno per parte.
Al fischio finale succede di tutto. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni almeno due persone, pare genitori o comunque sostenitori della squadra di casa – in tutto c’erano una cinquantina di persone a vedere la partita – riescono ad entrare in campo scatenando il finimondo.
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Tre persone restano a terra, tra le quali anche uno dei giocatori, un sedicenne, colpito da una testata. In ospedale il preparatore atletico della società ospite colpito da un pugno, poi un dirigente. Due le persone costrette alle cure del pronto soccorso. Il preparatore dell’Ausonia Popescu finisce al Fatebenefratelli, trauma cranico e sette giorni di prognosi. Il dirigente Matteo Mattei al San Raffaele dove viene trattenuto in osservazione con un occhio tumefatto e una vasta ferita alla fronte.
La squadra ospite resta nel proprio spogliatoio per almeno due ore prima di lasciare il campo e tornarsene a casa temendo altre botte. Una brutta pagina che in serata è finita sul tavolo dei delegati del comitato regionale della Federcalcio di Lombardia che dovranno raccogliere i referti, le testimonianze, fare chiarezza e possibilmente individuare i responsabili: che al momento non hanno un nome.
Il tecnico dell’Ausonia Marco Lobrace si è detto sconcertato dell’accaduto: “Ho visto personalmente delle persone adulte entrare in campo, dove non dovevano stare, per inseguire dei ragazzini e cercare di picchiarli. I miei ragazzi erano spaventatissimi. Ho chiesto più volte ai dirigenti della squadra avversaria di identificare le persone che erano in campo, e mi hanno risposto che non le conoscevano. Sappiamo tutti che erano genitori o dirigenti e mi auguro che le responsabilità vengano accertate. Fatti come questo sono gravi e intollerabili”.
In ospedale anche uno degli accompagnatori dell’Ausonia, il preparatore Popescu: “Sicuramente tra i ragazzi c’è stato agonismo e molta tensione. Io ero in campo per separarli e calmare gli animi quando qualcuno sono stato aggredito da dietro. Ho ricevuto un gran pugno in testa, e quando mi sono rialzato ho visto uno dei nostri giovani colpito da una testata”.
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Come spesso accade quando è tornato alla calma nessuno ha saputo spiegare o capire: “Il presidente della Città di Cinisello ha detto che le telecamere di sorveglianza non funzionavano, anche se a me risulta il contrario – ha spiegato ancora Marco Lobrace – improvvisamente nessuno sapeva niente, nessuno conosceva le persone che sono entrate in campo per menare le mani”.
Il campionato giovanile 2024-25 non inizia dunque sotto i migliori auspici. Ma ogni anno si registrano episodi come questo, anche se stagione dopo stagione la sensazione è che il quadro generale peggiori.
Nel 2023, un episodio simile si è verificato a Rozzano, durante una partita tra due squadre giovanili locali. Anche in quel caso, alcuni genitori sono scesi dagli spalti per aggredire verbalmente e fisicamente l’arbitro, colpevole, secondo loro, di non aver gestito correttamente la partita. Il giovane direttore di gara, appena 19enne, ha subito diverse minacce prima di essere soccorso e accompagnato sotto shock fuori dall’impianto sportivo.
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Nel 2021, sempre a Milano, durante un incontro del campionato regionale Under 18 tra due squadre cittadine, alcuni tifosi hanno iniziato a insultare pesantemente i giocatori avversari scatenando una furiosa rissa sugli spalti. La partita è stata sospesa e solo l’intervento delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Ci furono dei feriti e due fermi.
Sulla vicenda di Cinisello ora faranno luce gli inquirenti: perché tutte le persone ferite hanno presentato denuncia, oltre alla scontata indagine dell’ufficio federale che potrebbe portare a punizioni sportive estremamente severe, molto più rapide della giustizia ordinaria.