La rapina, poi la fuga con il bottino e la ricerca dei due aggressori che hanno seminato il panico in uno studio medico a San Giuliano Milanese. Vittime due donne: una dottoressa e una paziente
Un agguato in piena regola con pistola in mano e a volto scoperto. La rapina andata in scena nell’ambulatorio medico dell’Asst Meleganano e Martesana, al civico 20 di via della Vittoria a San Giuliano Milanese ha lasciato sconvolte le due vittime: una dottoressa e una paziente.
I due ladri sono entrati nello studio medico e hanno puntato la pistola contro le due donne, poi, bottino in mano, sono fuggiti via facendo perdere le proprie tracce. Il raid è accaduto lo scorso 12 luglio.
Secondo quanto si apprende, la rapina sarebbe avvenuta nel pomeriggio di sabato 12 luglio quando due uomini – entrambi a volto scoperto – si sarebbero presentati nell’ambulatorio medico, dove in quel momento era in servizio la dottoressa Tagliavini.
La coppia di ladri avrebbe minacciato con la pistola lei e una paziente che in quel momento era in sala d’attesa. Dopo aver rubato alle due vittime telefoni, portafogli e collane d’oro, i due uomini sono corsi via. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine che sono intervenuti nello studio medico e raccolto le testimonianze delle due donne, ancora sotto shock per quanto subito.
Fortunatamente entrambe le vittime non hanno riportato danni fisici ma solo tanta paura. Non è il primo caso che si registra di aggressione in uno studio medico. La cronaca racconta, purtroppo, di fatti simili sempre con maggiore frequenza e, spesso, anche con risvolti negativi. Da qui, l’Aila, associazione italiana lotta abusi, ha diramato un comunicato sul caso avvenuto nel milanese.
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L’Aila, associazione italiana lotta abusi, dopo l’ennesimo caso di aggressione ai danni della dottoressa e la paziente, ha espresso in una nota, come riporta anche MilanoToday: “profonda preoccupazione per l’accaduto e ribadito la necessità di tutelare la sicurezza di medici e pazienti”.
Poi la nota dell’associazione continua spiegando che: “Episodi di violenza come questo non possono essere tollerati. Occorre intervenire con urgenza per garantire un ambiente sicuro negli ambulatori medici, dove medici e pazienti devono poter svolgere il proprio lavoro e ricevere le necessarie cure senza timore di aggressioni”.
In ultimo la proposta della onlus per tutelare il personale medico da tali fatti violenti con “l’installazione di telecamere di sorveglianza negli studi medici come deterrente contro i malintenzionati e strumento utile per le indagini in caso di reati. Le immagini registrate possono essere utili per identificare i colpevoli e assicurarli alla giustizia, oltre a scoraggiare i potenziali aggressori. Invitiamo le istituzioni competenti ad adottare con urgenza misure concrete per garantire la sicurezza negli ambulatori medici”.