Giallo sulla morte di un uomo di 52 anni deceduto tragicamente a Milano sul divano di casa pochi minuti dopo essere rientrato con due piccole ferite e colto da malore, l’indagine non esclude l’omicidio
Non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella dell’omicidio, per ricostruire un episodio drammatico e ancora avvolto nel mistero avvenuto consumato nella tarda serata di ieri – sabato 16 novembre – in via Giovanni Ameglio, zona Certosa, a Milano.
Un uomo di 52 anni è morto dopo essere rientrato nella sua abitazione con due ferite sul corpo. La polizia sta lavorando per chiarire le circostanze di questa tragedia e al momento gli inquirenti si escludono né l’ipotesi di un’aggressione così come quella di un incidente.
Secondo la ricostruzione dei fatti acquisita con la testimonianza della compagna dell’uomo, la prima a fornirgli i primi soccorsi e a chiamare l’ambulanza poco dopo le 22, il 52enne è rientrato a casa presentando due ferite: una lieve sopra il sopracciglio destro e una più seria sulla tibia destra, vicina a una vena varicosa.
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Sulla base delle prime analisi medico-legali sarebbe stata proprio questa ferita alla gamba a provocare un’emorragia tale da causare un arresto cardiocircolatorio. Dopo essersi seduto sul divano, l’uomo ha perso conoscenza ed è deceduto poco dopo, sotto gli occhi della compagna.
Sul posto l’ambulanza, ma il primo soccorso non ha potuto far altro che prendere atto del decesso dell’uomo. Poco dopo le pattuglie della Polizia di Stato che hanno effettuato i primi rilievi all’interno dell’appartamento e poco lontano, sulla base del racconto della compagna della vittima.
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A poca distanza dal portone di casa della coppia gli agenti hanno trovato alcuni elementi potenzialmente utili alle indagini: una chiazza di sangue e alcuni cocci di bottiglia sporchi di tracce ematiche. Dettagli che suggeriscono che l’uomo possa essersi ferito durante un litigio, un’aggressione o forse a causa di un incidente.
La scena, tuttavia, non chiarisce se le ferite siano il risultato di un’aggressione intenzionale o di una caduta accidentale. E soprattutto queste tracce vanno ricondotte alla vittima di quello che al momento non è ancora chiaro se sia un malore causato da un banale incidente o da qualcosa di più grave.
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La polizia scientifica, insieme al medico legale e alla squadra mobile della Questura di Milano, ha proseguito nella raccolta di rilievi ed elementi necessari a ricostruire quanto accaduto ascoltando diverse persone sia all’interno del caseggiato che sulla strada.
Il periodo chiave di quanto avvenuto è quello immediatamente precedente al rientro dell’uomo a casa. Le ferite sembrano diverse sia per entità che in termini di tempi. Potrebbero essere state provocate da una caduta, magari causata da uno scivolamento su superfici bagnate o dall’impatto con i cocci di bottiglia. Allo stesso tempo, non si può escludere l’ipotesi di un’aggressione, che potrebbe aver avuto luogo a pochi metri dall’abitazione.
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La compagna della vittima, ascoltata dagli investigatori, ha dichiarato che l’uomo era uscito di casa poco prima del tragico rientro, ma non avrebbe fornito altri dettagli utili per ricostruire gli eventi.
Dalla Questura fanno sapere che sono “in corso accertamenti per attribuire eventuali responsabilità”. Gli agenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona, nel tentativo di individuare testimoni o elementi decisivi.
In attesa degli esiti ufficiali dell’autopsia, le autorità non escludono nessuna pista, cercando di fare luce su un caso che ha preoccupato un quartiere già al centro di episodi di violenza e di risse e lasciato sul campo diverse domande ancora senza risposta.