Milano, la presunta vittima racconta nuovamente la violenza sessuale subita dal calciatore: “È stato lui…”

La presunta vittima ha di nuovo raccontato ciò che ha subito e nelle sue parole c’è la conferma di quanto aveva già detto: si tratta di lui

La vicenda affonda le sue radici nel lontano ottobre 2023 quando, nel parco Wanda Osiris di via Veglia a Milano, un calciatore di Serie D avrebbe avvicinato una ragazza di 19 anni, approfittandosi della sua fragilità, per poi indirizzarla verso un’area cani nelle vicinanze e violentarla. A distanza di mesi, la presunta vittima ha di nuovo raccontato la sua versione dei fatti davanti al gip di Milano, Alberto Carboni.

Violenza al parco
Violenza al parco: la vittima conferma, è stato il calciatore (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Secondo le sue parole, il calciatore 25enne l’avrebbe tirata in inganno indicando diversi punti in comune con la vittima e facendole credere, sulle prime, che quello che stavano vivendo fosse un incontro come un altro, dal quale sarebbe potuta nascere addirittura un’intesa. A un certo punto, però, tutto sarebbe precipitato e la donna, non consenziente, sarebbe poi riuscita a denunciare tutto quanto. Da quel momento è partita l’indagine: ecco, nove mesi dopo, a che punto siamo.

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L’incidente probatorio

A distanza di nove mesi, la 19enne è stata sentita in incidente probatorio e qui ha fornito la medesima versione che aveva dato nella notta tra il 22 e il 23 ottobre. Anche in questa sede è stata ritenuta credibile: secondo le sue parole, quella sera lei sarebbe uscita di casa dopo una lite con i genitori e, all’interno del parco Wanda Osiris, avrebbe incontrato Stanislav Bahirov, un calciatore 25enne di Serie D.

Violenza al parco
Violenza al parco: la vittima conferma, è stato il calciatore (milano.cityrumors.it / ansafoto)

I due, che non si erano mai visti prima di quel momento, avrebbero quindi iniziato a chiacchierare quando, a un certo punto, lui avrebbe lanciato una sfida: “Se bevi tutta la bottiglia di Vodka ti regalo 5 euro”. La 19enne quindi avrebbe accettato ma, pochi secondi dopo l’assurda sfida, sarebbe stata costretta a un rapporto non completo, sul quale non era consenziente. I suoi ricordi, però, si fermano qua poiché pochi istanti dopo è svenuta, nel medesimo parchetto.

L’ha riconosciuto

A distanza di nove mesi, la 19enne ha riconosciuto il presunto aggressore ed ha confermato ancora una volta che, secondo i suoi ricordi, si tratterebbe del calciatore ucraino di Serie D. L’uomo, che a gennaio era stato portato in carcere per stupro e violenza con l’aggravante di averle fatto perdere i sensi, è stato poi scarcerato un mese dopo poiché i test del DNA eseguiti sulla 19enne non avevano trovato tracce riferibili a lui. Nel frattempo, comunque, Bahirov continua a proclamarsi innocente.

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