Secondo il report dell’Istat, la Lombardia è la prima regione in Italia dove la media delle vittime decedute in incidenti stradali è di una al giorno. I dati shock
Nel 2023, secondo i dati raccolti dall’Istat e diffusi nel rapporto annuale sulle vittime mortali di incidenti stradali, la Lombardia è la regione italiana in cui sono morte più persone in assoluto. Lo scorso anno, su una media nazionale di 3039 vittime di incidenti stradali, sono state 377 quelle nella regione Lombardia.
Ma, anche se la regione porta questo orrendo primato, bisogna considerare che la situazione è leggermente migliorata in riferimento al 2022 quando i morti erano stati invece 402 (-6.2%), e soprattutto rispetto al 2019, anno in cui i decessi registrati schizzarono addirittura a 438 vittime (-13.9%).
Mortalità stradale: il primato della Lombardia
Su 100mila abitanti, il tasso lombardo di mortalità stradale calcolato dall’indice Istituto statistico è stato del 3,8%, con un lieve calo percentuale (4%) rispetto al 2022. Un dato che apparentemente è inferiore rispetto alla media nazionale, ma che l’anno scorso (2023) si è attestato al 5,2%, mentre l’anno precedente era al 5,4%.
Se, quindi, quest’anno i decessi dovuti a incidenti stradali sono diminuiti in Lombardia, lo stesso non si può dire di Milano, dove, invece nel 2023 sono aumentati con 7479 incidenti su strade urbane e 338 su strade extraurbane e con 47 vittime (42 su strade urbane e 5 su strade extraurbane), a fronte delle 44 dell’anno 2022 (38 su strade urbane e 6 su strade extraurbane).
Un dato che colloca in questa classifica particolare la città meneghina al secondo posto in negativo. Prima del capoluogo lombardo, solo Roma ha registrato più morti (154, di cui 121 su strade urbane e 33 su strade extraurbane). Dunque, come riporta il rapporto Istat, il tasso si mortalità stradale a Milano è pari a 3,4, a fronte del 4,6 del 2022. Dall’Istat, come sottolinea anche la Repubblica: “Nel 2023 il numero delle vittime nei grandi Comuni è stato pari a 429 ed è purtroppo aumentato del 10% rispetto al 2022, in controtendenza rispetto alla diminuzione in Italia (-3.8%). Anche nel confronto con il 2019 si rileva un aumento del 22.2% (-4.2% in media nazionale)”.
I fattori di miglioramento
Non è facile attribuire il lieve miglioramento dei dati della regione Lombardia ad un solo fattore. Il calo dei morti sulle strade lombarde è probabilmente dovuto a un mix di altre variabili come per esempio la deterrenza esercitata dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine nonché dall’inasprimento delle multe per i trasgressori del codice della strada.
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La mortalità nelle altre regioni italiane
Le altre regioni d’Italia in cui si registra un tasso inferiore rispetto alla media nazionale sono, oltre alla Lombardia, anche la Basilicata, la Sicilia, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Campania e la Liguria. Dall’altro lato, invece troviamo altre regioni in cui la mortalità stradale è purtroppo superiore alla media; 13 regioni tra cui la Sardegna con 7% e l’Umbria con il 5,3%.
In conclusione, dall’Istat spiegano: “Le variazioni percentuali del numero delle vittime rispetto al 2022 e all’anno di benchmark 2019 mostrano un’ampia variabilità tra le regioni italiane. Anche osservando la distribuzione per ripartizione territoriale, a fronte di una diminuzione delle vittime a livello nazionale (-120, il che significa -3.8%), si registrano aumenti al Sud (+4.5%) e nelle Isole (+7.7%) e diminuzioni nel resto delle regioni, più consistenti nel Nord-ovest I tassi di mortalità per ripartizione territoriale nazionale si confermano più elevati nelle regioni del Nord-est”.