Petre Giurma, camionista di 49 anni, ha perso la vita in un incendio nella cabina del suo camion a Milano, il drammatico incidente è avvenuto in via Toffetti
Una morte orrenda, nella cabina del suo camion dove stava riposando. Avviata una indagine per chiarire le cause della morte e dell’incendio nel quale ha perso la vita Petre Giurma, camionista di 49 anni, morto nella cabina del suo mezzo pesante.
L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 21.30 in via Vincenzo Toffetti, nella zona tra Rogoredo e l’Ortomercato. Il TIR, appartenente alla Fed Logistica, era parcheggiato lungo il ciglio della strada quando le fiamme hanno preso il sopravvento sorprendendo il camionista che stava dormendo.
Petre Giurma: il camionista che ha perso la vita
Secondo le prime ricostruzioni, Giurma si trovava nella cabina per riposare dopo aver scaricato il mezzo nel pomeriggio. Purtroppo, non ha avuto il tempo materiale di rendersi conto di quello che stava accadendo e di mettersi in salvo.
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La vittima era un camionista romeno che lavorava per l’azienda modenese di trasporti. Il titolare dell’azienda ha confermato che il 49enne aveva completato il suo lavoro e si era fermato in via Toffetti per la notte anche perché le norme gli impedivano di tornare ala base nel corso del fine settimana. Le indagini preliminari suggeriscono che l’uomo sia stato colto nel sonno dalle fiamme, senza possibilità di fuga.
Camionista ucciso nel rogo: soccorsi inutili
Il corpo di Giurma è stato trovato completamente carbonizzato dai soccorritori solo una volta che l’incendio è stato definitivamente estinto. La scena, descritta dai testimoni, è stata straziante, con la cabina di guida, andata completamente distrutta, trasformata in una trappola mortale.
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I primi ad accorgersi dell’incendio sono stati due agenti della polizia locale che, passando in pattuglia in via Toffetti, hanno notato il fumo e sono immediatamente intervenuti. Uno degli agenti ha tentato di salvare il camionista, sfondando il finestrino del lato guida per estrarlo.
Tuttavia, è stato colpito da un ritorno di fiamma che gli ha causato lievi ustioni per le quali è stato ricoverato in pronto soccorso. Entrambi gli agenti sono stati trasportati in codice verde all’ospedale Niguarda, dove sono stati dimessi con prognosi di uno e due giorni. Nonostante i loro sforzi, non è stato possibile salvare Giurma.
Le cause dell’incendio: l’ipotesi del pacco batteria
Le prime indagini dei vigili del fuoco e della polizia suggeriscono che l’incendio possa essere stato causato da un guasto al pacco batteria del camion. La batteria, posizionata sotto il sedile del conducente, avrebbe preso fuoco improvvisamente, generando una fiammata che si è rapidamente propagata all’abitacolo.
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Un testimone, un altro camionista presente nella zona, ha riferito di aver visto una fiammata partire dal lato anteriore sinistro del mezzo. Questa testimonianza coincide con la ricostruzione degli esperti, che hanno escluso l’ipotesi delle conseguenze di un incidente stradale così come con ogni probabilità di un rogo di origine dolosa.
La dinamica dell’incendio e i rilievi della Scientifica
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia. La strada è rimasta chiusa fino alle 3.40 per consentire alla Scientifica di effettuare tutti i rilievi necessari.
Secondo le autorità, il camion era parcheggiato regolarmente lungo il marciapiede, in un’area abitualmente molto frequentata dai mezzi pesanti in transito tra magazzini e capannoni industriali. Un elemento conferma l’ipotesi che si possa trattare di un incidente di natura accidentale.