La prima della Scala | VIP, proteste e assenze al debutto

La Prima della Scala a Milano, appuntamento tradizionale che caratterizza la festa di Sant’Ambrogio, inaugura la stagione teatrale del teatro lirico con La forza del destino, presenti numerosi VIP, ma spiccano anche le proteste e le assenze di Sergio Mattarella e Giorgia Meloni

La Prima della Scala ha ufficialmente dato il via alla stagione del teatro lirico  milanese con uno degli appuntamenti più attesi della stagione che, come vuole la tradizione, cade in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio.

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Uno dei maxischermi allestiti per la Prima in Galleria

In cartellone La forza del destino di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Chailly, per la regia di Leo Muscato.

La prima della Scala: com’è andata

Da sottolineare che la prima, attesissima, è stata salutata con grande entusiasmo dal pubblico con oltre 12 minuti di applausi e una lunga serie di richiami sulla scena per tutti i protagonisti. Una cosa comunque non scontata considerando l’estrema esigenza del pubblico della Scala che ha affollato la piazza molto prima dell’inizio del tradizionale red carpet.

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Con una durata complessiva di 3 ore e 47 minuti, l’evento è stato proposto anche in televisione, e irradiato in streaming in diversi punti di ascolto diffusi in tutta Milano, altra iniziativa che ha ottenuto un riscontro notevole da parte di chi non ha voluto perdere la prima anche senza potersi garantire uno dei biglietti, esauriti da mesi.

Prima alla Scala: assenze e polemiche

L’opera, simbolo della tradizione italiana, è stata interpretata da artisti di fama internazionale, tra cui la soprano russa Anna Netrebko, la cui presenza ha però suscitato polemiche e una manifestazione di alcuni attivisti pro-Ucraina che si sono radunati dal teatro.

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Massiccio presidio di Forze dell’Ordine in centro a Milano per la prima della Scala

oni e striscioni di dissenso. Gli attivisti le contestavano non solo il sostegno politico al leader russo ma anche il sovvenzionamento di alcune organizzazioni coinvolte in eventi militari e paramilitari. Nessuna grave tensione fuori dal teatro, nessuno scontro. Solo un garbato dissenso con un sit-in organizzato a Porta Venezia mentre intorno al teatro la prefettura ha allestito una “zona rossa” con un imponente presidio delle forze dell’ordine.

Altre proteste

In precedenza un flash mob organizzato dal centro sociale Cantiere ha srotolato un tappeto rosso ricoperto di letame, con i volti della Premier Giorgia Meloni, del ministro Matteo Salvini e di Ignazio La Russa. Alcuni cartelli contro la guerra, il genocidio in Palestina e il governo sono stati esposti accompagnati da fumogeni e slogan.

Le assenze di Mattarella e Meloni e il palco reale al femminile

Quest’anno hanno fatto discutere le assenze del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Premier Giorgia Meloni, figure che tradizionalmente partecipano alla serata inaugurale. Il capo dello Stato e la premier, tuttavia, erano giustificatissimi essendo coinvolti nella visita istituzionale ufficiale a Parigi per la riapertura della cattedrale di Notre Dame.

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Sul palco reale, solitamente riservato al Presidente della Repubblica, a dominare la scena sono state tre donne: la senatrice a vita Liliana Segre, la compagna del sindaco di Milano Chiara Bazoli e Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa.

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Oltre a La Russa e al sindaco Beppe Sala, erano presenti altre importanti figure istituzionali come il governatore della Lombardia Attilio Fontana, la vicepresidente della Camera Anna Ascani, il ministro della Cultura Alessandro Giuli accompagnato dalla moglie Valeria Falcioni e il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia.

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Le proteste degli antagonisti in Porta Venezia

Prima della Scala: VIP e stelle in platea

La platea della Scala si è trasformata come di consueto in un vero red carpet, con personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura. Tra i presenti Achille Lauro elegantissimo nel suo completo Giorgio Armani, la coppia di étoile della Scala Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, il campione olimpico Gianmarco Tamberi, applauditissimo, l’attore Pierfrancesco Favino, Alessio Boni, l’architetto Stefano Boeri e i popolarissimi chef Bruno Barbieri e Davide Oldani.

Una immagine delle proteste fuori dalla Scala

VIDEO – La protesta contro la soprano russa Anna Netrebko

La voce di Ignazio La Russa ospite della Scala nel palco delle istituzioni

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