Da un normale controllo di routine da parte della Polizia Ferroviaria alla Stazione Centrale di Milano, due persone segnalate per diversi reati finiscono in carcere
Tre arresti nel corso di un banalissimo controllo di routine da parte degli uomini della Polizia Ferroviaria alla Stazione Centrale di Milano.
Quello dei controlli tra binari, treni in partenza, biglietterie e spazi comuni sta diventando qualcosa di più di una semplice attività di routine per gli uomini della Polfer considerando il gran numero di arresti effettuati nel corso delle ultime settimane.
Nella sola giornata di ieri Polfer e Polizia di Stato hanno ufficializzato la notizia di tre arresti, due dei quali particolarmente significativi perché a carico di due cittadini, entrambi irregolarmente in Italia e già segnalati con numerosi precedenti, e subito trasferiti a San Vittore.
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Il fermo più significativo è quello a carico di un uomo di origine marocchina di 43 anni, da tempo irregolarmente in Italia e con numerosi precedenti penali. L’uomo era condannato a due anni e otto mesi di reclusione ma in qualche modo era riuscito a sfuggire alla cattura e al cercare e girava liberamente da latitante cercando di eludere controlli e arresti. Gli agenti della Polfer lo hanno visto particolarmente nervoso: e lo hanno fermato.
Una volta presentati i documenti gli agenti della ferroviaria hanno riscontrato che sul 43enne pesava un mandato di cattura firmato alcuni mesi fa dopo una condanna a otto mesi e due giorni di carcere per alcuni reati commessi due anni fa.
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Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’uomo era stato coinvolto in gravi episodi di violenza commessi a Roma nel 2022. I reati contestati comprendono rapina e lesioni personali aggravate e in concorso con alcuni complici. Arrestato in flagranza, mentre gli altri membri del suo gruppo erano riusciti a darsi alla fuga, era scattata la condanna.
Tali accuse avevano portato il Tribunale a emettere una condanna, ordinando la detenzione in carcere che l’uomo è riuscito in qualche modo a eludere.
Stavolta il fermo è risultato decisivo. Dopo l’arresto, il 43enne è stato trasferito a San Vittore, dove sconterà la pena stabilita dal Tribunale. Si tratta di uno dei numerosissimi arresti che caratterizzano piazze, come la Stazione Centrale, ma anche Porta Garibaldi e tutte le principali piattaforme di partenza dei bus di linea gran turismo.
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È proprio da qui che molto spesso cittadini in Italia senza fissa dimora e al centro di indagini se non addirittura oggetto di mandati di cattura, cercando di spostarsi evitando l’arresto. Un flusso che viene contrastato solo grazie al lavoro di monitoraggio e controllo nei centri di transito, come le stazioni ferroviarie.
Un altro arresto molto significativo è stato effettuato a carico di un altro cittadino marocchino di 25 anni accusato di furti a danno di persone anziane. Sul giovane pesava un mandato di cattura emesso dal Tribunale di Genova dopo una serie di furti aggravati.
L’uomo aveva collezionato una serie di colpi concentrati soprattutto a Rapallo, sulla Riviera ligure di Levante, dove era riuscito a fare collezione di portafogli e carte di credito, molte delle quali utilizzate tra esercizi commerciali e sportelli automatici. Riconosciuto da una foto segnaletica diffusa attraverso la scansione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, il 25enne è stato fermato con parecchi contanti in tasca e diverse carte di credito. Al momento è in carcere a San Vittorie in attesa del processo per direttissima.